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Elecrolux, la dignità calpestata e quello che possiamo fare

di Valter Carasso 04 Febbraio 2014

QUELLO CHE SI DEVE FARE

Fai che questa battaglia per la vita, il lavoro, la famiglia, la dignità, SERVA A TUTTI.
Quello che oggi si presenta come un problema grave che ti riguarda direttamente, in realtà colpisce tutti. Solo tu puoi FARE IN MODO che gli altri se ne rendano conto.
L’Electrolux afferma che il COSTO DEL LAVORO è troppo alto (oneroso). Il lavoratore della stessa azienda afferma che già con l’attuale stipendio fa fatica ad arrivare a fine mese. Figuriamoci con trecento euro in meno ogni mese in busta paga. Queste posizioni, così distanti, questa classe politica e questo sistema che dall’alto (Governo dell’Europa) detta le regole ai nostri politici, NON POTRANNO DARE UNA BUONA SOLUZIONE A VOI e una BUONA SOLUZIONE ALL’ELECTROLUX.

LA GRANDE OCCASIONE

I fari dei Media, televisioni, radio, giornali, sono puntati su di voi. Dipendenti e Manager dell’Electrolux. Questo ancora per poco tempo. OCCORRE FARE IN FRETTA.
Convocate quanti più lavoratori possibili e date loro questo volantino, fate in modo che esista un cordone di sicurezza affinché sia garantita ai Manager dell’azienda, la loro totale incolumità e rispetto, e organizzate al più presto una grande riunione interna all’azienda.

LA SOLUZIONE

Alla grande riunione che si svolgerà dentro l’azienda, si dovrà ASCOLTARE, COMPRENDERE, i perché ENTRAMBE LE PARTI hanno le loro ragioni. L’intermediario o moderatore non sarà un politico, ma la SOLUZIONE, sapendo che non può essere quella che può andare bene alla politica europea e a questa classe politica che subisce i diktat di FUNZIONARI TEOCRATICI. Il politico italiano dovrà essere invitato al tavolo per ascoltare, ma essendo obbligato dal SISTEMA, ad obbedire, non potrà dirci la verità in caso volesse intervenire prendendo la parola. Per questo il suo intervento non sarà accettato, solo perché NON PORTEREBBE UN CONTRIBUTO ALLA SOLUZIONE. Un politico non può essere un rivoluzionario, VOI SI e forse anche l’Electrolux.

COME ARRIVARE ALLA SOLUZIONE
Accettare 800 euro mensili come stipendio erogato dall’Electrolux, significa permettere all’azienda di mantenere attivo il proprio insediamento produttivo, perché congruo con quanto costerebbe alla medesima, produrre le stesse cose in Polonia. La Fiat produce in Polonia, in Serbia etc. lo fa perché applica lo stesso ragionamento. Le aziende produttive oggi sono MULTINAZIONALI, e queste regole, costringono loro ad agire nel solo modo loro concesso DAL SISTEMA POLITICO MONDIALE. Per non fallire, se vogliono competere con i mercati mondiali, dove operano le MULTINAZIONALI, devono produrre dove costa meno. Il problema è che l’UNIONE MONETARIA EUROPEA obbliga gli Stati Europei a comportarsi come se tutti, IN PATRIA, sostenessero lo stesso costo della vita. MA IN EUROPA ESISTONO PROFONDE DIFFERENZE STORICHE che hanno determinato diversi gradi di sviluppo sociale e conseguente costo della vita. Lavorare in qualunque luogo al mondo significa realizzarsi, dimostrare il proprio valore, contribuire a creare un mondo migliore. Ma esiste un prezzo per il lavoro che è variabile in ogni Paese Europeo o del mondo, perché è una risultante del grado di benessere e ricchezza accumulato nella storia del Paese medesimo. Oggi in Italia, abbiamo leggi, servizi, mutui, rette scolastiche, sistema sanitario, assistenza etc. che ci obbligano a restituire soldi ogni mese al sistema. Ma questo solo in parte accade con la stessa misura negli altri STATI MEMBRI EUROPEI. L’assistenza negli asili nido in Francia è diversa dall’Italia, in Germania le autostrade non sono quasi mai a pagamento e la disoccupazione è gestita in modo diverso. I Paesi dell’Est Europa solo da pochi anni stanno conoscendo lo sviluppo che in Italia abbiamo visto negli anni ’60 e ’70. Pagare il giusto è un obbligo per trovare nel lavoro la ricchezza (il denaro) per pagare questo prezzo alla collettività. QUESTO PASSAGGIO è MOLTO IMPORTANTE: Quindi, se per una MULTINAZIONALE 800 EURO sono il giusto prezzo, lo Stato Italiano sa bene che i contributi che incasserà con le attuali regole e leggi, saranno all’incirca la stessa cifra IN MENO che andrà al dipendente dell’azienda. Il risultato è che lo STATO ITALIANO incassando meno tasse dal lavoro si vedrà aumentare il DEBITO PUBBLICO. Oltre a dover dare assistenza alle famiglie che con 800 euro al mese in ITALIA NON CAMPANO e quindi trovarsi costretto a mettere altre tasse per assistere i nuovi disoccupati. Ma se i lavoratori dell’Electrolux e i Manager dell’azienda stessa, suggerissero una soluzione rivoluzionaria alla politica, forse TUTTO POTREBBE ESSERE RISOLTO. Se il GOVERNO ITALIANO si riappropriasse della propria sovranità nazionale e si mettesse a stampare EUROLIRE, potrebbe aggiungere in busta paga, oltre agli 800 EURO + CONTRIBUTI offerti dall’Electrolux come condizione per NON CHIUDERE LO STABILIMENTO, altre 800 EUROLIRE, moneta nazionale che si potrà spendere su tutti quei beni e servizi integralmente prodotti in ITALIA.
L’AGRICOLTURA ITALIANA deve tornare a sfamare il POPOLO ITALIANO, LO STATO ITALIANO DEVE AVERE UNA DOPPIA MONETA. Pane, acqua, verdure, carne, pesce, se tutti questi cibi che consumiamo, permettiamo che siano prodotti e venduti ESCLUSIVAMENTE DA MULTINAZIONALI, per noi tutti sarà la fine, avrà vinto l’attuale sistema che ci porterà allo scontro civile, alla perdita di ogni dignità ed etica sociale. Ma se per molti alimenti e servizi erogati dallo STATO ITALIANO noi potessimo pagare con soldi defiscalizzati e sovrani, ecco che avremmo 800 EUROLIRE al netto delle imposte da spendere ogni mese per pagare i servizi comunali, (vedi IMU – Tares etc.), per comprare il pane, la frutta e la verdura, l’acqua. Per alimentare un VOLANO ECONOMICO NAZIONALE utile alla sopravvivenza di tutti.

ITALIANI POVERI NON NE DEVONO ESISTERE

La soglia di povertà sta gradualmente erodendo il benessere conquistato dai nostri padri negli ultimi 70 anni di STORIA ITALIANA. Prima che sia troppo tardi dobbiamo REAGIRE ED AGIRE. Se lo STATO stampasse e distribuisse le EUROLIRE non avrebbe altri costi sociali da sopportare per il disagio sociale, la cassa integrazione, l’assistenza. Questo risparmio consentirebbe alla STATO medesimo di potersi accontentare dei contributi derivanti dagli 800 euro mese proposti dall’Electrolux, contro i 1.200 euro mese giudicati insostenibili. Il lavoratore si vedrebbe aumentare il proprio stipendio perché avrebbe MAGGIORE POTERE DI ACQUISTO e si sentirebbe MENO VESSATO FISCALMENTE. Anche i tecnocrati europei vendendo IL DEBITO PUBBLICO ARRESTARSI e IL CONTRIBUTO ITALIANO CONTINUARE A GIUNGERE ALLE CASSE FAMELICHE DELLA BANCA EUROPEA (privata), sarebbero costretti ad ammettere che l’UNIONE MONETARIA può essere agganciata alla standardizzazione del costo industriale solo in presenza di una doppia moneta circolante all’interno del singolo Paese Europeo.
UNITI SI VINCE
Solo se l’azienda e i lavoratori si uniranno proponendo UN NUOVO PARADIGMA, un modello sociale che OBBLIGHI I POLITICI NAZIONALI ad essere i primi a dire all’europa dei tecnocrati: ORA BASTA! Il lavoro è un diritto come il profitto dell’azienda è un diritto.
Ma non può esistere un profitto senza giusta ricompensa. CHI HA CONQUISTATO NELLA STORIA IL PROPRIO GRADO DI SVILUPPO SOCIALE HA IL DOVERE E IL DIRITTO DI
CONTINUARE A LOTTARE PER VEDERLO CRESCERE. Nell’interesse di tutti.
Che Dio vi aiuti e che questo Papa ci dia la forza politica per attuare LA RIVOLUZIONE.
Ps. se mi vorrete all’incontro, sarò lieto di partecipare e dare il mio contributo.

NON ABBIATE PAURA DEL TEMPO

Chi pensa che il tempo necessario per una rivoluzione sia incompatibile con le proprie esigenze impellenti, in questo caso il lavoratore che sta per perdere il lavoro, e l’azienda che, visti i costi del lavoro, non può permettersi di attendere oltre, è in errore.
Il tempo è di chi sceglie di fare qualcosa in prima persona non di chi aspetta. Oggi non è tempo di aspettare proprio perché non abbiamo più alibi per vivere.

COSA OTTENERE SUBITO

La sottoscrizione di un documento, un manifesto che affermi un principio.

IL LAVORO E IL PROFITTO DEVONO ESSERE COMPATIBILI CON UN SISTEMA SOCIALE IN GRADO DI GENERARE LA SODDISFAZIONE DI TUTTE LE PERSONE ALL’INTERNO DI UN’AZIENDA OD ORGANIZZAZIONE, OVUNQUE NEL MONDO.
OGNI STATO DEVE ESSERE GIUDICATO PER LE AZIONI CHE SVOLGE PER ALLINEARE LA PROPRIA CONDIZIONE DI RICCHEZZA E CRESCITA SOCIALE VERSO IL MODELLO DI MAGGIORE EFFICIENZA RAGGIUNTO DA UNO DEGLI STATI MEMBRI. PERTANTO NON SI CONSIDERA AIUTO DI STATO L’INTERVENTO PUBBLICO VOLTO A MANTENERE IN EQUILIBRIO LE PARTI SOCIALI PROPORZIONALMENTE AL PROPRIO GRADO DI EVOLUZIONE E PROGRESSO SOCIALE. L’EURO, PUR ESSENDO DI PRINCIPIO UNA SOLUZIONE EUROPEA PER LA DOMANDA DEI MERCATI GLOBALIZZATI, DEVE AVERE UN SUO ALIAS SPENDIBILE UNICAMENTE ALL’INTERNO DELLA SINGOLA NAZIONE E AGGANCIATO A QUEI BENI E SERVIZI PRODOTTI DIRETTAMENTE AL SUO INTERNO, PER MANTENERE LIVELLI PERCENTUALI MOLTO BASSI O NULLI NELLA SCALA SOCIALE CHE SI RIFERISCE AI POVERI E INDIGENTI.
IL DEBITO DI UNA NAZIONE SI DEVE MISURARE NON SOLO IN DENARO MA ANCHE IN SENSO ETICO E RESPONSABILE.

Questo manifesto deve essere sottoscritto POSSIBILMENTE:
dai lavoratori e dalle sigle sindacali – dalla Confindustria a tutela del sistema industriale italiano – da tutti gli attori politici locali, provinciali, regionali, nazionali che riconoscono come diritto universale la dignità del lavoro e della persona – dalla Chiesa.

A CHI DEVE ANDARE QUESTO MESSAGGIO

Ai Media nazionali ed Internazionali affinché si eserciti una pressione politica nazionale ma in particolare a livello europeo.

QUALE SPERANZA POSSIAMO TRARNE

Che si continui a tenere aperto lo stabilimento con sacrifici molto limitati da parte di tutti per un periodo di 12 mesi, per avere il tempo di raccogliere le forze per una sollevazione pacifica e civile dei cittadini dell’Europa contro i TECNOCRATI CHE VOGLIONO GOVERNARLA SOTTO DETTATURA DI QUELL’1% DELLA POPOLAZIONE MONDIALE CHE DA QUESTO SISTEMA HA TROVATO UNA STRAORDINARIA FONTE DI ARRICCHIMENTO E POTERE.
Deve esistere un modello capitalista che oltre al denaro, consideri il tempo e la felicità delle persone che lavorano un bene comune da difendere. A QUALSIASI PREZZO!

WIRED
Il problema non è Fiat, ma le mille aziende che se ne vanno in silenzio
L’azienda italiana per antonomasia è definitivamente, irrevocabilmente una multinazionale. Ma il punto non è questo….
IL SOLE 24 ORE
Electrolux, pesante taglio dei salari e chiusura in Friuli. Sindacati: ora dal premier
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IL FATTO QUOTIDIANO
I licenziamenti alla Omsa e alla Fini Compressori…
per parlare di dumping sociale e delocalizzazione selvaggia

LINKIESTA
Aiuti di Stato per 1,5 miliardi ma Alcoa se ne va lo stesso
Alcoa di Porto Vesme nel Sulcis stanno protestando davanti al ministero dello Sviluppo economico

LINKSICILIA
Bassi salari e alto costo della vita: anche in Italia gli homeless americani
per invertire la tendenza bisognerebbe raddoppiare le retribuzioni, eliminare la precarietà e puntare sulle aziende pubbliche.

NONOPRESS ECONOMIA
Made in Italy addio: tutte le aziende italiane vendute all’estero
i gruppi stranieri hanno speso circa 55 miliardi di euro per portare a casa i marchi italiani, ma sono soldi che vanno alle vecchie proprietà, non portano valore aggiunto alla comunità e, in ogni caso, non valgono certo la perdita dei gioielli di famiglia.

REPUBBLICA
Il Paese che perde i suoi giovani
Il problema non è che i nostri “cervelli” se ne vanno. Ma che non ritornano. E poco si fa per indurli a rientrare. O per attirarne altri di eguale qualità. Importiamo lavoratori poco qualificati. Ed esportiamo i nostri figli

ARCIVESCOVO NOSIGLIA
«Senza lavoro non esiste dignità e non c’è futuro»
«La Chiesa non ha potere di fronte alle multinazionali, ma Dio è con i poveri»
lecrtolux

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Fondatore di Italia Etica Sociale movimento di opinione che si occupa di promuovere l’impegno etico a favore del bene comune. Ethics Officer riconosciuto e iscritto all’albo di Assoetica. Facilitatore della Stewardship e membro di Stewardship Italia, associazione che promuove il principio etico basato sulla partecipazione, la valorizzazione del potenziale umano, professionale ed economico, per lo sviluppo degli individui e delle comunità, il rispetto e l’inclusione delle diversità. Componente del Core Team di RL-Italia (RL-IT) un’associazione non profit che ha lo scopo di diffondere i principi, i metodi e la cultura dell’apprendimento riflessivo e di favorire lo sviluppo di modelli di azione a carattere partecipativo orientati alla valorizzazione delle risorse individuali, professionali e collettive presenti in diversi contesti organizzativi.

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