DALLA RETE ALLA ELABORAZIONE CONDIVISA
E' ormai nota la
teoria di Rifkin riguardo all'era dell'accesso. In pratica
si tratta di una visione, condivisa e condivisibile per alcuni aspetti, del
mondo ricodificato rispetto ai criteri economici oggi vincenti.
Rifkin propone una sostituzione del mercato con la rete e della proprietà
con l'accesso. In pratica destruttura l'approccio capitalistico moderno declinando
i suoi parametri fondamentali in nuove configurazioni. Al posto del mercato
diventa centrale la rete. Al posto della proprietà l'accesso.
In questo contesto le transazioni sono esclusivamente legate ai rapporti inter
rete, perciò non è che il concetto di mercato sia superato. Meglio
sarebbe dire che è ricostituito a partire da modalità diverse
di scambio.
Analogamente la proprietà viene destrutturata a favore di una deregolazione
del possesso. Non si possederà più come prima ma si usufruirà
solo di servizi a tempo. Dal possedere un bene materiale si passa ad affittare
beni fruibili virtualmente nel mercato-rete che non dovrebbe più sottostare
alle logiche di monopolio o oligopolio proprio per la diffusione dei concetti
di rete e accesso.
Aldilà della riconfigurazione del capitalismo mondiale la tesi di Rifkin
interessa soprattutto per la volontà di mettere la rete al centro dello
sviluppo economico dei prossimi anni. Cosa fra l'altro non molto originale ma
che trova nella trattazione di Rifkin una prima necessaria e ampia catalogazione
in modalità, sistemi, visioni di un futuro che è dietro l'angolo.
Oltre Rifkin però si aprono scenari ben più rivoluzionari nella
forma e nel contenuto. Un passo fondamentale in questa direzione è fatto
con la progettazione di sistemi ISOS (ovvero Sistemi Operativi su Scala Internet).
Si tratta di sistemi operativi che utilizzano la potenza di calcolo dei computer
connessi alla rete commerciale dividendo il lavoro di elaborazione fra tutti
i PC. In pratica una qualsiasi operazione di calcolo viene scomposta fra tutti
gli operatori connessi che ne elaborano separatamente i dati. A loro volta i
dati elaborati vengono poi ricongiunti con un protocollo di sintassi da un server
o da più server, a seconda dei dati elaborati e della configurazione
da raggiungere.
Diverso dal World Wide Web, che invece è un protocollo standard per lo
scambio dei dati all'interno della rete, un ISOS è un programma operativo
completo che consente di far lavorare insieme e sincronicamente i computer connessi
al www, cioè ne sfrutta le risorse non semplicemente per scambiarsi informazioni
ma per elaborarle.
La struttura dell'ISOS è quella, in via di definizione, di un agente
che gira su diversi host (i computer dei singoli utenti della rete) in modo
tale da rendere tutti partecipi di un enorme elaborazione di dati distribuita.
Parlo di progettazione perché notoriamente non esiste ancora un ISOS
in grado di omologare la rete delle reti ma sono in fase di sviluppo diversi
approcci al problema.
Si tratta di agenti ISOS già operanti che sono in giro per la rete e
funzionano per il calcolo diffuso su particolari argomenti.
Uno dei più famosi e forse affascinanti è il sistema SETI@home
(Search for Extratererstrial Intelligence) Si tratta di un sistema ISOS che
distribuisce con un veloce dowload migliaia di dati su computer privati nelle
più sperdute periferie del mondo come nei nodi nevralgici del sistema
economico mondiale.
Questi dati non sono altro che tracce di rilevazione di telescopi elettronici
sparsi per il mondo che continuamente registrano quello che vedono nello spazio.
Le tracce sono elaborate dal sistema SETI per scoprire anomalie nella radiazione
di fondo dell'Universo che registri la probabile presenza di forme di vita extraterrestrie.
Per la cronaca la possibilità di scoprire forme di vita in questo modo
equivale alla possibilità di scoprire un ago non in uno ma in almeno
un migliaio di pagliai.
Tornando al tema che interessa l'elaborazione è una immensa quanto semplicissima
ricognizione sulle tracce. Per evitare di elaborare tutto in un grosso computer
centralizzato i progettisti si sono inventati questa modalità di elaborazione
dividendo il calcolo per milioni di computer connessi ad Internet con una sistema
operativo omogeneo per questi tipi di calcolo.
Si tratta di un sistema semplice e primordiale ma si fonda sul concetto di calcolo
diffuso attraverso un sistema operativo su scala Internet.
Da qui a trovare la giusta "lingua" per far parlare sistemi operativi
diversi come Windows e Unix o Linux in una sorta di comunione di calcolo coordinata
da un sistema operativo di raccordo, ce ne vorranno di anni ma il concetto del
ISOS è senza dubbio uno dei più importanti aspetti della telematica.
Con un ISOS funzionante le teorie di una ristrutturazione del mercato e della
proprietà potrebbero veramente trovare una risposta operativa.
Nell'epistemologia dell'accesso alla Rifkin non si distingue un rivoluzionario
modo di esistenza legato al concetto di vivere differentemente la proprietà.
Con un ISOS l'operatività dei PC di tutto il mondo sarà a disposizione
di tutti in modo tale da configurare approcci economici e di conseguenza esistenziali
diversi dallo standard di proprietà e possesso.
Il fornitore di film digitali, per esempio, erogherà i suoi bit dietro
corresponsione di un canone di affitto ma allo stesso tempo, per effetto dell'elaborazione
diffusa, pagherà ad altri clienti o allo stesso cliente, una affitto
per il posizionamento dei suoi bit sulle loro macchine.
Analogamente chi volesse scaricare musica da Internet pagherebbe per farlo da
un server contenitore che a sua volta paga altri utenti per allocare i propri
bit in una sorta di riconfigurazione del rapporto fornitore cliente.
Un sistema del genere consentirebbe la creazione di circoli virtuosi dove lo
scambio di bit sarebbe pagato dal cliente ma anche dal fornitore entrambi membri
di una comunità di interessi legata ad un argomento specifico.
Non si arriverebbe sicuramente alla ridefinizione economica della società
nel suo complesso ma perlomeno nell'ambito di alcuni servizi ci sarebbe una
riclassificazione della modalità di fare business verso modalità
di gestione centrate sulla rarefazione del sistema della proprietà.
Bibliografia.
J. Rifkin, L'era dell'accesso. La rivoluzione delle new Economy, Mondadori, Milano, 2000.
D.P. Anderson e J. Kubiatowicz, Il Worl Wide Computer, Le scienze n. 408, Agosto 2002.
N. Negroponte, Essere digitali, Sperling e Kupfer, Milano, 1995.
Note:
Jeremy Rifkin "L'era dell'accesso.
La rivoluzione della new economy", Mondadori, Milano, 2000.