BLOOM! frammenti di organizzazione
Pubblicato in data: 27/02/2006

METAFORA DI RITORNO

di Emanuele Fontana

Coaching, problem solving, mentoring, learning by doing, ecc, ecc. I metodi e le tecniche proveniente dalla pratica psicologica, dalla ricerca sociologica e dal buon senso comune, sono da anni giunte a lambire i confini austeri della aziende. E’ noto che imprese grandi e piccole adottino programmi, metodi, orientamenti di questo filone di studi. Servono, indubbiamente, a motivare le persone, gestire i conflitti, ecc, ecc.

Detta tutta probabilmente i menzionati tecnicismi psico-sociali sono una delle maggiori fonti di reddito della gran parte di coloro che scrivono su Bloom. Tecniche, metodi, stili che migliorano le persone o, parola grossa, le completano sono il nostro pane quotidiano, quello che facciamo per vivere. E ne discutiamo, abbondantemente. Lo dimostrano gli interventi in questo spazio parallelo alla vita di tutti i giorni.

Addirittura qualche buon tampone, il sottoscritto su tutti, si azzarda anche a proporre parallelismi, arditi o meno, fra tecniche motivazionali proprie del bagaglio professionale di un buon consulente di sviluppo organizzativo e metafora sportiva. Se non altro è un tentativo di dar colore a realtà troppo spesso grigie. Punto.

A tal proposito sono rimasto colpito dall’uscita, più o meno approfondita, secondo la quale la nota squadra di calcio A.C. Milan sperimenta, con l’aiuto di un consulente, tecniche di coaching e gestione del groppo.

Colpito e disorientato dal fatto che le tecniche adottate in azienda, provenienti dalla ricerca e spesso tuffate e rielaborate con la metafora di altri mondi, fra cui appunto lo sport, ritornino incredibilmente nella metafora. Un processo autoreferenziale che tende a porre problemi interpretativi, per chi se li vuol porre ovviamente, e persino epistemologici, circa il suo utilizzo, la sua comprensione, la sua giustificazione.

Usiamo il coaching dicendo che proviene dallo sport, utilizziamo parallelismi, gestiamo battute e approfondimenti provenienti sempre dallo sport e poi che succede? Il Milan spiazza tutti e riporta tutto dentro lo sport dicendo che le tecniche del coaching provengono dall’azienda. Un casino.

O Ancelotti non ha capito come fare l’allenatore e quale sia il ruolo dell’allenatore o qualche buon tampone, credetemi io non c’entro nulla, è riuscito a prendere una cosa proveniente dalla metafora sportiva bagnarla nell’austera proceduralizzazione aziendale e riportare la stessa cosa in campo sportivo. Come a dire prendo la pizza napoletana, la porto in america e la faccio divenire un must del consumo fast food, e fin qui bene. Poi, senza colpo ferire, la riprendo dall’America, ci metto su una bella scatola con bandiera a stelle e striscie la farcisco in maniera impropria (compresi conservanti e coloranti) e la riporto in Italia vendendola come la vera pizza americana. Il problema è costituito dal fatto che qualcuno la compra veramente e la consuma…

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