STORIA BREVE 5 - IO CANCELLO. IN UN FLUSSO CONTINUO, DIEGESI
di Matteo Gallello
Diciamo e disdiciamo.
Neghiamo, fluttuiamo.
Enigma e metafora.
Materia e antimateria.
Infinite catene di segni possibili, parallelismi e “sensi lati”.
Convinzioni e contraddizioni. Parole su parole.
Sempre oblii giocando con le parole.
Oblio costruttivo, possibilità.
Senso di rinascita, spazio incontaminato.
Meravigliosamente in potenza.
Verginità produttiva.
Ghiaccio fertile.
Calma apparente, silenzio armonico.
Distorto se percepito.
Incendio che annulla e crea migliori prospettive.
Erba rigogliosa da terra nera e cenere.
Piena di fiume che non teme lo spazio concesso,
forzato e obbligato in argini labili.
Distruzione ciclica.
Splendida, terrorifica necessità.
Preferisco non impararmi.
Non c'è da identificare.
Non c'è un “chi”.
Traguardi illusori, attese temporanee di nuovi affanni?
Distacco, emancipazione?
Assenza. Discreta. Eclatante.
Annuncio bisbigliato?
Urlato?
Cambiamenti di entità.
Categorie su categorie di categorie.
Strutture.
Costanti cicli aperti.
Oggettivi poi.
Arrivo all’essere, a capofitto e mi accorgo che non sono.
Produco per sentirmi vivo, quasi fossi un’entità esterna.
Inglobata nel circostante.
Voragine eterna.
Confuso e lieto.
E’ pertinente.
L’esito umano. Un suono.
Riflesso incondizionato violento.
Prossemica.
Etologia.
Ossessioni.
Neu! - Neu! 1972 (Astralwerks)