BLOOM! frammenti di organizzazione
Pubblicato in data: 03/12/2007

Riccardo Paterni

L'ELOQUENZA DELL'AUTENTICITA', OVVERO UN MODO DI ESSERE DEMOCRATICI

recensione di:
Sanford D. Horwitt

Feingold. A new Democratic Party

Simon & Schuster, 2007.

Russ Feingold è un Senatore federale dello stato del Wisconsin conosciuto negli Stati Uniti per le sue prese di posizione cristalline e spesso controcorrente rispetto alla massa del ‘politichese’ sempre ricco di retorica, populismo e vuoto nei fatti (anche qua negli USA come in Italia). L’espressione “l’eloquenza dell’autenticità“ rende parecchio l’idea del personaggio e del suo modo di lavorare.
Ho avuto opportunità di assistere alla presentazione di questa sua biografia da parte dell’autore Sanford D.Horwitt (scrittore e consulente ad organizzazioni pubbliche e non-profit che intendono promuovere un reale coinvolgimento delle persone nelle scelte democratiche) e lui ha efficacemente sintetizzato il personaggio e il suo lavoro con tre parole chiave: intelletto; integrità; indipendenza.

Tre valori guida e messi in pratica: intelletto, integrità, indipendenza
Mettiamo da parte i colori politici (Feingold è Democratico, ma si capirà subito perché è semplicissimo farlo) e prendiamo alcune sue famose prese di posizione per verificare questi valori. Ad esempio, Feingold è stato l’unico senatore a votare contro il Patrioct Act (la legge antiterrorismo attuata su tutto il territorio statunitense a seguito degli eventi dell’11 settembre 2001) e lo ha fatto in un contesto che lo ha visto esposto a pesanti attacchi da più parti (compreso il suo stesso partito) con l’accusa di scarso patriottismo (se non peggio: cospirare con i terroristi). Feingold ha preso la sua decisione non facendosi semplicemente trascinare dall’emotività del momento ma bensì applicando intelletto: analizzando il contenuto del Patrioct Act e affermando che si trattava di limitazioni troppo pesanti nei confronti dei cittadini. Eventi, fatti, riscontri e opinione pubblica gli hanno poi dato ragione (ma a distanza di alcuni anni).

L’integrità: Feingold ha rischiato di perdere la rielezione al senato per rifiutarsi di utilizzare ingenti finanziamenti da parte di aziende e corporations, anche se formalmente legali (aggirando in modo astuto la legge). Ancora una volta ha dato forza con la concretezza dei fatti alla retorica contro detti finanziamenti; retorica alimentata anche da colleghi che peraltro continuavano ad utilizzarli per i propri spot propagandistici. Altro esempio di integrità che ha destato scalpore a Washington: quando anni fa ha iniziato il suo primo mandato di Senatore sono stati in molti a restare stupiti quando hanno visto regali e omaggi ritornati al mittente da parte sua e del suo staff e non lo ha fatto semplicemente all’inizio della sua carriera senatoriale per mettersi in vista (come molti detrattori avevano previsto) lo sta facendo tutt’oggi a distanza di dieci anni. Nel far questo Feingold si è mostrato totalmente irriverente rispetto a ‘usi e costumi’ della capitale e lo ha fatto con serietà e serenità perché é innegabile che per lui i soldi e l’accumulo di beni materiali “non siano una delle priorità in cima alla lista” come lui stesso afferma.

Indipendenza: in svariate occasioni il Senatore si é trovato a non supportare scelte del suo partito (pur ribadendo il suo profondo attaccamento alle tradizioni e ai valori dei Democratici; lui è cresciuto con il mito di JFK a guidare la sua carriera). Fuori dal coro senza problemi, illustrando il perché della scelta, assumendosene le piene responsabilità in prima persona. Spesso non è tanto il credo politico che lo guida quanto la pragmaticità della causa; Feingold si è trovato in varie occasioni a collaborare con rispetto e stima reciproca con figure politiche del partito Repubblicano (con il Senatore McCain ad esempio ha firmato proprio la legge di regolamentazione del finanziamento a partiti e candidati), da qui sono venute fuori, sul serio, alcune famose leggi propriamente bipartisan. Leggi che hanno fatto bene alle persone, al sistema politico e alla politica in generale.

Il dialogo vero con le persone: metterci veramente la faccia
Il libro è molto coinvolgente nel seguire il percorso di maturazione personale e professionale di Feingold (cresciuto a Janesville, una cittadina del sud del Wisconsin da sempre di tendenze marcatamente repubblicane); i valori di giustizia, opportunità per tutti e rispetto della dignità dell’individuo (chiaramente onnipresenti nella sua famiglia da almeno tre generazioni) sono rimasti integri, anzi si sono rafforzati, con il crescere delle complessità politiche con le quali Feingold si è confrontato. Feingold sicuramente non è un santo e nemmeno un eroe (lui semplicemente mette in pratica ciò che sente sia giusto fare) ma la caratteristica di rispettare gli impegni che prende lo mette su un piano personale e professionale che lo distingue rispetto alla maggior parte dei suoi colleghi.
Un esempio? Nel corso della sua prima campagna elettorale da Senatore (i suoi spot televisivi fatti con un budget risicatissimo, ridicolo rispetto agli altri candidati, sono entrati nell’immaginario collettivo per efficacia, semplicità e simpatia: Feingold mostrava la sua casa di provincia modesta e senza pretese con i 'comandamenti' che si era imposto come politico scritti sul portone del suo garage “così ogni mattina e ogni sera li ripasso”) aveva promesso che, se eletto, avrebbe visitato almeno una volta ciascuna delle 76 contee che formano lo stato. Promessa sempre mantenuta!
Feinglod nel corso dell’anno organizza dei veri e propri incontri con la popolazione di ciascuna contea (a volte anche solo 10 persone! non si può pretendere di più quando le contee sono anche formate da poche migliaia di abitanti), ‘mettendoci la faccia’ rispetto al suo lavoro in Washigton e dialogando realmente con tutti per comprendere in concreto le opportunità e le problematiche della loro vita quotidiana.
Non per niente queste sono battezzate 'Listening sessions', sessioni di ascolto, non sessioni di comizio. E fa questo anche senza la presenza massiccia dei media (chi vorrebbe andare in un paesino sperduto ed innevato del nord Wisconsin?), lo fa come segno di rispetto e dignità nei confronti delle persone e sicuramente anche nei confronti di se stesso.

Perché lo fa?
Alla domanda che molti gli pongono “ma perché fai tutto questo? perché ti metti a lottare contro i mulini a vento?” lui risponde semplicemente “perché cerco di essere me stesso”; ed essere se stesso vuol dire portare avanti e battersi in modo concreto per quei valori sani di solidarietà che ha sempre respirato in famiglia. Le radici dell’ “eloquenza dell’autenticità” di Feinglod partono proprio da qui. Horwitt ha scelto “un nuovo Partito Democratico” come sottotitolo del libro; un sottotitolo di augurio più che altro per valori che dovrebbero far parte del pensiero Democratico statunitense; ed è la parte pratica, quella di dare vita alle parole con i fatti, a cui Horwitt fa soprattutto riferimento.
In tutti gli Stati Uniti, in molti speravano (speravamo) che Feingold si candidasse alle primarie presidenziali del suo partito. Non lo ha fatto e nemmeno Horwitt (che ha passato parecchio tempo con Feingold, i suoi familiari e i suoi più stretti collaboratori) riesce a dare una spiegazione compiuta di questa scelta. Un’ipotesi è che Feingold abbia scelto di non candidarsi anche perché attualmente è divorziato (per la seconda volta, a riprova che non deve essere un vero e proprio santo) e la mancanza di una First Lady poteva essere un elemento di disturbo o distrazione negli ancora troppo bigotti USA.
 Questa può essere un’ipotesi... ma magari il fatto è che lui è abituato a mettere in uso troppo intelletto per il ruolo di Presidente? o forse perché é troppo integro? o peggio ancora (le lobbies sono potentissime negli USA) abituato ad essere troppo indipendente? Vedremo cosa avverrà con le elezioni del prossimo anno, magari il 2012 potrebbe decidere di provare la 'presidential run'. Intanto continuiamo a seguirlo nel suo lavoro e invitiamo i nostri politici (non importa di quale colore) a prendere almeno alcuni spunti di esempio... questo è il sito ufficiale del Senatore Russ Feingold sempre aggiornatissimo, lui ci mette in concreto anche la sua faccia digitale... (http://feingold.senate.gov/). Forza Russ!

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