BLOOM! frammenti di organizzazione
Pubblicato in data: 17/09/2007

Riccardo Paterni

IL BUSINESS DELLA SALUTE NEGLI USA. A PROPOSITO DI SICKO DI MICHAEL MOORE

 

Ligabue canta nella sua ‘Cosa Vuoi Che Sia’: “e il mondo che ti dice ‘tu pensa alla salute’ e c’è chi pensa a quello a cui non pensi tu” qua negli USA se letteralmente dai retta a questo consiglio capisci perché anche la tua salute finisce ben presto per andarci di mezzo e pesantemente... ‘quello a cui non pensi tu’ finisce per fare anche della tua salute un business colossale per le Corporation dell’assicurazione sanitaria e al tempo stesso diviene una costante preoccupazione per te... anche quando sei in perfetta salute! Questo film/documentario di Michael Moore rende bene l’idea di tutto questo meccanismo che in Italia può sembrare grottesco (a tratti anche comico, se non ci fosse la vita di persone di mezzo) ma che qua negli USA fa parte della realtà quotidiana.

La verità nuoce alla salute
Qua Moore si è prodigato nel sottolineare che il film non intende avere una valenza di tipo politico, bensì è un appello a tutti gli americani per rendersi conto di come stanno riducendo questo paese; purtroppo da queste parti tutto quello che lui fa è visto come di stampo politico, una specie di perversione diabolico/intellettuale fatta da “un grassone” che non ha ne arte ne parte... E’ questione di gusti e di punti di vista; Moore può anche essere ‘di parte’ ma è la parte che cura gli interessi della stragrande maggioranza delle persone.
Il fatto è che la verità è sempre piuttosto indigesta, soprattutto quando viene servita paragonando il ‘sistema Americano’ a quello della fastidiosa Francia (almeno fino al periodo pre-Sarkozy) e fa sentire gli Americani come dei cretini che non hanno ancora imparato a vivere. Molto meglio non parlarne di certe cose, fare finta che l’America sia la prima in tutto e per tutto anche in nel come gestisce la salute dei propri patriottici abitanti “Good bless America” e viene spontaneo aggiungere sarcasticamente “and only America!”
La verità; qual’è la verita? “Sicko” la articola nei racconti forti, di vita vera, narrati da parte di molti diretti interessati; racconti che dovrebbero far riflettere parecchio gli Americani sul livello di sviluppo e progresso sociale e civile che hanno raggiunto, o meglio al quale sono regrediti. Moore identifica la radice di questo sistema: siamo ai tempi di Nixon che autorizza una nuova legislatura volta alla privatizzazione del settore. Le Corporation multimiliardarie (in dollari) dell’assicurazione sanitaria sono nate nella maniera classica del ‘sogno americano’: un paio di ‘visionari’ che, lavorando da un garage, hanno colto appieno lo spunto legislativo (e i contatti giusti a Washington) e hanno creato un impero, un sistema di ricchezza che si è sviluppato non tanto con le leggi di mercato ma con quelle delle lobby e dei contatti giusti. (Questo è un riferimento realmente accaduto nella cittadina del Midwest da cui scrivo).
Gli Americani sono stati a guardare pagandone le conseguenze e, forse, ora iniziano a rendersene conto. Perché ora? No, non tanto per il lavoro di Moore (sono in troppi da queste parti a boicottarlo indignati ancor prima di capire di cosa stia parlando); piuttosto perché in numeri sempre maggiori stanno arrivando all’età della pensione (la famosa generazione dei “Baby-boomers”) e accusano sempre più acciacchi fisici...

I nuovi indici aziendali: trigliceridi, colesterolo e così via
Da un punto di vista aziendale colpisce ciò che osservo da tempo: molte aziende continuano a vedere incrementi annuali (ormai le due cifre percentuali sono costanti) nei loro costi per l’assicurazione sanitaria dei dipendenti. Risultato, siamo ormai arrivati al punto che le aziende per abbassare detti costi devono dimostrare alle società di assicurazione che tutto il personale sta realmente facendo progressi sugli “indici della salute”: trigliceridi, colesterolo, globuli bianchi, globuli rossi e così via, tutto è misurato, testato e schedato con controlli annuali o semestrali. La forma fisica sta per diventare un vero e proprio requisito d’impiego e mantenimento dell’impiego (non siamo ancora a questi livelli ma la strada è quella...). Concentrarsi sulla salute ed acquisire comportamenti salutari è una cosa ottima da farsi, avere la pressione di misurare il tutto in modo praticamente continuativo (i risultati del test annuale o semestrale non si formano in pochi giorni) non è proprio il massimo della vita... Da notare anche che tutti, proprio tutti, amministratori delegati e dirigenti inclusi, finiscono per doversi sottoporre ai test, anzi proprio loro devono dare il buon esempio. Tutto questo spesso contribuisce ad incrementare il livello di stress in azienda (ai resoconti dei test non si scappa) e il tutto contribuisce a peggiorare la salute delle persone. Non sto facendo una battuta, sono constatazioni che hanno condiviso con me alcuni responsabili del personale di aziende medie e piccole (che finiscono poi per essere le più colpite dall’incremento dei costi di assicurazione sanitaria; le corporation hanno le ‘economie di scala’ e le influenze giuste per gestire al meglio la situazione).
Moore nel suo film non parla di questi aspetti (il tema avrebbe richiesto vari approfondimenti ma giustamente lui si è concentrato sui fattori di più semplice e diretto impatto) che comunque sono prodotti dal ‘sistema del profitto’ da lui stesso denunciato affermando che fondamentalmente ‘la colpa’ non è nemmeno delle corporation (loro fanno il loro dovere producendo profitti per gli azionisti) ma bensì del sistema politico e legislativo che autorizza il tutto arricchendosene alle spalle del resto della popolazione.

“Cosa vuoi che sia”
Gli Stati Uniti sono stati fondati come terra di frontiera, terra d’avanguardia, ‘teoricamente’ di opportunità per tutti, di benessere e di cambiamento (in meglio) possibile; ed in effetti ancora oggi per molti aspetti queste caratteristiche sono riscontrabili. Sull’aspetto chiave della salute sono state fatte altre scelte; la salute è diventata un business, in tutto e per tutto, al punto tale che nemmeno il ‘privilegio’ di avere un’assicurazione sanitaria ti garantisce che non ritrovarti a perdere in pochi mesi tutto ciò che sei riuscito a costruire in anni e anni di lavoro (si incontrano persone che sono state costrette a dichiarare fallimento personale a causa di problemi di salute o incidenti subiti).
Anche questa è l’America; è triste, grottesco, paradossale ma questa è la realtà. Magari Ligabue farebbe bene a cantare in inglese la sua “Cosa vuoi che sia”; potrebbe essere un successone sul mercato Americano...

Pagina precedente

Indice delle recensioni