BLOOM! frammenti di organizzazione

Renato Votta

recensione di:
Carlo Sorge
Gestire la conoscenza - Intorduzione al Knowledge management
Sperling e Kupfer

Knowledge management: materia da seminari o reale pratica aziendale?

A questa domanda provocatoria cerca di rispondere il noto giornalista Carlo Sorge nel suo: Gestire la conoscenza – Introduzione al Knowledge Management, edito dalla Sperling Kupfer.

Sì, ma prima ancora occorre forse rispondere a quest’altro quesito, logicamente propedeutico: "che cosa è davvero il Knowledge Management?".

Letteralmente significa: "Gestione della Conoscenza".

Una piccola esperienza lavorativa, realmente vissuta dal sottoscritto, può forse aiutare a chiarire il concetto: a distanza di anni, ormai, mi ricordo ancora di un mio capoufficio che, ogni volta che arrivava una circolare dalla Direzione, la nascondeva, furtivamente e repentinamente, nel suo cassetto, per non mostrarla ai colleghi ed essere l’unico "depositario" della informazione: la conoscenza come potere.

Ecco, il Knowledge Management è l’esatto opposto del comportamento agito dal mio ineffabile capoufficio. Esso è creazione, assidua, minuta e costante di un importante "Intangible Asset" aziendale rappresentato da informazioni, esperienze, casi concreti, che vengono messi a disposizione di tutti i collaboratori dell’azienda. Migliorare le capacità di utilizzare le informazioni, sia scritte che orali, sfruttare al massimo tutto il patrimonio di vissuti personali, idee, valori, problemi, soluzioni, permette non solo di realizzare gli obiettivi aziendali in maniera più efficace/efficiente, ma accresce il livello di soddisfazione delle persone ed il loro senso di appartenenza aziendale. L’altra faccia della medaglia è rappresentata dal concetto di "Learning Organization". Non ci può essere gestione della conoscenza senza creare o reinventare un’azienda che sia motivata all’apprendimento continuo. Dunque le parole chiave diventano: aggiornamento costante, umiltà, formazione.

Sorge evidenzia come il Knowledge Management si articoli su tre diversi livelli di applicazione: culturale, organizzativo e tecnologico e sottolinea l’importanza di quest’ultimo aspetto grazie alle potenzialità di uno strumento come Intranet. Una rete aziendale interna è il veicolo ideale per diffondere, scambiare e promuovere le informazioni, nei due sensi: top-down e, soprattutto, bottom-up.

Pensate al mio capoufficio, ora che c’è Intranet, quanta bile starà schiumando. Non gli resta che diventare un pirata informatico, per cercare di boicottare la circolazione delle informazioni. Non a caso, infatti, la sua carriera si è fermata al punto in cui l’ho lasciato molti anni fa…

Dunque trovare "knowledge manager" o "knowledge worker" non significa più andare a caccia di persone e aziende "eccezionali". Sorge cita nel suo libro casi emblematici come quelli di IBM ed Enel, per dimostrare quanto le comuni e quotidiane prassi aziendali si stiano sempre più informando, anche inconsapevolmente, ai principi della condivisione della conoscenza. Il business e le sue esigenze concrete sono sempre il motore universale, ma è anche vero che il motto cartesiano: "Dubium Sapientiae Initium", citato dal Sorge nelle prime pagine del suo lavoro e da noi ripreso in chiusura di questa recensione, esprime la sua validità e la sua attualità più che mai ai tempi del Knowledge Management.

Pagina precedente

Indice delle recensioni