Pubblicato in data: 03/10/2005
INCERTEZZA DELLA SCIENZA
Cosa significa scienza? (la definizione corrente include anche la teconologia: quando si parla della responsabilità sociale degli scienziati ci si riferisce agli aspetti applicativi della scienza)
- Metodo speciale per scoprire le cose che si basa sul principio che l’osservazione è il giudice ultimo di come stanno le cose. Gli scienziati si occupano solo di ciò che si può esaminare con l’osservazione, molto rimane escluso, e naturalmente non significa che i fenomeni per iI quali il metodo non funziona non siano importanti.
- Si fa un’ipotesi che possa essere falsificata, il gioco scientifico sta nel cercare l’errore nell’ipotesi e nella formulazione di un’altra ipotesi falsificabile.
- Più una legge è precisa (= più potente e più vulnerabile alle eccezioni) più vale la pena di sottoporla a verifica. Es: per la legge della relatività sappiamo ora che una trottola quando gira pesa un po’ di più di quando è ferma, ma di pochissimo (uno su un miliardo). La legge precisa modificata dalla legge della relatività era “la massa non cambia con il moto”, era una possibilità più interessante che “la massa di un corpo non cambia di molto finchè la sua velocità non è troppo alta” perchè era più precisamente falsificabile.
- Perchè poi la natura sia matematica è un altro mistero.
- N.B:
- controllare le osservazioni con molta cura, met: un tizio racconta ad un amico che nellas ua fattoria I cavalli binchi mangiano più biada di quelli neri; lui non riesce a spiegarselo fino a quando l’amico non gli suggerisce che forse nella sua fattoria I cavalli bianchi sono più numerosi dei neri.
- attenzione all’influenza delle proprie aspettative.
-
- Insieme delle conoscenze che si originano dalle cose scoperte.
- Non si lavora per le applicazioni pratiche ma per l’emozione della scoperta: se si guarda da vicino una cosa qualsiasi vediamo che non c’è niente di più emozionante della verità, qualsisai fenomeno, se osservato abbastanza da vicino, risulta collegato all’intero universo.
- La spiegazione scientifica non è meno misteriosa e solenne, e altrettanto incompleta di quella degli antichi, es: credevano che la Terra fosse il dorso di un elefante in piedi su una tartaruga che nuotava in un mare senza fondo, ora si crede che la terra si una palla rotante, con gli uomini attaccati da ogni parte, e con tutti che girano come uno spiedo davanti al fuoco mentre girano anche intorno al sole.
- Tutte le cose nuove che si possono fare usando la conoscenza acquisita, il fare queste cose: il risultato può essere buono o cattivo, ma il potere in sé è un valore.
-
- Gli scienziati dunque vivono senza avere delle risposte.
- C’è voluta una lotta di secoli perconquistarsi il diritto al dubbio e all’incertezza.
- Quello a cui gli scienziati sono interessati è a come si arriva alla conoscenza.
-
- INCERTEZZA DEI VALORI
- Una volta si pensava che il potenziale dell’umanità non fosse sviluppato appieno perché tutti erano ignoranti, l’istruzione era la soluzione al problema: con una buona istruzione saremmo diventati tutti dei Voltaire.L’istruzione è una grande forza, per il bene o per il male, infatti si può insegnare la menzogna e il male.
- Poi si diceva che la comunicazione fra le nazioni avrebbe condotto ad una comprensione reciproca, ma i mezzi di comunicazione possono essere manipolati.
- Ora si sogna la pace, grande forza anch’essa, come può essere per il male?
-
- Non abbiamo modo di scegliere i valori scientificamente: la domanda “cosa devo fare?” porta a “se faccio questo cosa succede?” (a cui la scienza, rudimentale com’è, raramente sa dare risposta) che porta a “voglio o no che succeda?” e questa non è una domanda scientifica.
-
- L’umanità futura pagherà a caro prezzo la scarsa immaginazione degli esseri umani di oggi.
-
- Per scegliere i valori morali ci vorrebbe qualcosa come il trucchetto di fare un’ osservazione e crederci.
- Eccolo: anche se non concordiamo sui motivi per cui dovremmo comportarci in un certo modo (es: per il papa i motivi sono i dogmi cattolici), penso sia possibile trovarci uniti nel valutare le conseguenze. E’ inutile litigare sul perché siamo d’accordo se siamo d’accordo.
-
- LA NOSTRA E’ UN’ EPOCA SCIENTIFICA?
- In genere la gente vuole una risposta invece che qualcuno che ha un metodo per cercare la risposta.
- Met. D: quale dei due politici avrà più successo?
Supponiamo che due candidati alla presidenza stiano facendo la loro campagna elettorale, e che viene posto loro la domanda “cosa intende fare per, es,l’agricoltura? Uno ”spara subito la risposta “bang, bang, bang”, mentre l’altro “be, ora non so, ero generale e non so niente di agricoltura. Penso che non sia una cosa facile visto che negli ultimi10 anni tutti ci hanno provato e si sono visti pochi risultati. Penso che riunirò intorno ad un tavolo degli esperti per studiare insieme cosa si è fatto in passato, ci vorrà del tempo ma poi arriveremo ad una conclusione ragionevole, non so ora quale sarà, posso solo dirvi che cercheremo di non peggiorare la condizione dei contadini e di tener conto di …”.
-
-
- Bias:
- Confondere ‘possibile’ con ‘probabilmente vero’: in genere la gente non ha una percezione chiara del numero di cose possibili, e dunque non ha idea del numero delle cose possibili che non stanno accadendo, né il fatto che è impossibile che tutte le cose possibili accadano.
- Non ha senso calcolare la probabilità di un evento dopo che è accaduto. Es: venendo qui ho visto la targa AM 347 B, calcolare la probabilità che di tutte le targhe d’Italia io vedessi proprio AB 347 B è ridicolo, in quanto si è selezionato a priori un caso particolare, bisognerebbe rifare molte volte l’esperimento e vedere se ricompare la stessa targa. Per verificare un’ipotesi non ci si può riferire agli stessi dati che l’hanno suggerita.
- Teorizzare da un singolo caso ignorando i molti casi mancati. Es: tu come te lo spieghi? : “una volta stavo leggendo e mi è passato improvvisamente per la testa il pensiero ‘la nonna è morta’, esagero perché in realtà ho avuto quest’idea per mezzo istante. Poi suona il telefono, me lo ricordo distintamente, rispondono e urlano ‘Maria!’. Io non mi chiamo Maria, era per qualcun altro, mia nonna stava bene”.
- Non si raccontano tutte le circostanze: il 90 % di chi si fa di eroina ha cominciato bevendo camomilla.
Ai tempi della scoperta dell’ossigeno (1774) si era tentato di stabilire se le persone buone e che pregano molto rimanessero coinvolte in naufragi e disastri con maggiore o minore frequenza degli altri. Si è visto che non c’è differenza e quindi ira molti non credono che pregare o essere buoni diminuisca la probabilità di una disgrazia.
Richard P. Feynman, The meaning of it all, 1998.