BLOOM! frammenti di organizzazione
Pubblicato in data: 15/12/2008

 

ROMANZI COME CASI ESEMPLARI: GEOERFE SAUNDERS, PASTORIALIA, OVVERO L'ULTIMO POSTO DI LAVORO

di Francesco Varanini

È un carnevale! Ragionando con amici impegnati nella gestione delle Risorse Umane mi sono trovato più volte a riflettere su questa metafora. Bisogna prenderla anche con un po’ di spirito. C’è da tener conto dei diversi interessi messi in campo, dei diversissimi punti di vista, dei diversi caratteri che contraddistinguono ognuno. Ci sono i ruoli. E dietro la maschera del ruolo, gli ‘esseri umani’.
Il ruolo plasma l’‘essere umano’ e l’‘essere umano’ è plasmato dal ruolo. Un legame profondo, che la stessa parola  persona ci ricorda. Tramite il latino, la parola giunge a noi dall'etrusco phersu: appunto, 'maschera teatrale'. E l'etrusco a sua volta trova origine nel greco prósopon: prós, 'davanti', e okw-, radice indoeuropea che sta per 'vedere (da cui anche occhio). Da prósopon, prosopopea: l’immotivata presunzione nella quale rischiamo di cadere quando ci illudiamo di capire tutto degli 'esseri umani', delle persone. Eppure, occupandoci di Relazioni Industriali, dobbiamo accettare questa sfida: saper guardare dietro la maschera.
Particolarmente ricco di spunti Pastoralia, racconto di Georges Saunders. Nato nel 1959 a Chicago, passa lunghi anni facendo “not-so-great jobs”, in un mattatoio, guardiano notturno, chitarrista in un bar. Ma è ingegnere geofisico: lo troviamo a Sumatra, impegnato in ricerche petrolifere, poi più tranquillo in ufficio a Rochester (New York). Allora si mette a scrivere, di notte, con l’aiuto di molte tazze di caffè.
Scrive racconti che parlano del mondo del lavoro. Per lo più collocati in un luogo altamente simbolico, dal quale è non solo attratto, ma ossessionato: i parchi tematici. E’ il futuro del mercato del tempo libero, è la fabbrica dei sogni, la manifestazione estrema la ‘società dello spettacolo’, il punto di incontro tra museo, sito archeologico, zoo, villaggio vacanze, crociera, centro commerciale. Ma non solo: per Saunders è la metafora estrema dell’impresa. Virtuale, diffusa, cinica.
Eccoci di nuovo alle maschere: due lavoratori che per contratto recitano il ruolo di uomini delle caverne. Chiamati al termine di ogni giornata di lavoro a riempire, l’uno contro l’altro, una Daily Partner Performance Evaluation Form. Collegati con l’Headquarter solo attraverso un fax installato nella Separate Area, invisibile ai clienti–visitatori.
Incombe una Ristrutturazione Aziendale. Il Responsabile delle Relazioni Industriali deve farsi carico dell’inevitabile obiettivo: ridurre l’organico. Leggete per vedere come va a finire.

George Saunders, Pastoralia, Riverhead Books, maggio 2000; trad. it.  di Cristiana Mennella, Pastoralia, Einaudi, 2001.
La raccolta comprende cinque racconti. Il primo, che dà il titolo alla raccolta, è quello cui qui faccio riferimento

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