L’uomo non deve, come alcuni dicono, conoscere in quanto uomo le cose umane, in quanto mortale le cose mortali, ma deve rendersi, per quanto è possibile, immortale e far di tutto per vivere secondo quanto c’è in lui di più alto: se pure ciò è poco di quantità, supera per potenza e valore tutte le altre cose.
Aristotele, Etica Nicomachea, X, 7,1177 b 31.