BLOOM! frammenti di organizzazione

Francesco Varanini

Ho lavorato come antropologo in Ecuador.

In seguito, presso Arnoldo Mondadori Editore, ho ricoperto diverse posizioni nell'area del personale e dell'organizzazione. Sono stato responsabile del Servizio Organizzazione; successivamente ho curato il decollo della Banca Dati - che accoglie il full text delle pubblicazioni Mondadori, e all'epoca accoglieva anche tutti gli articoli pubblicati su Repubblica e Espresso.
Ho poi lavorato nell’area dello sviluppo dei nuovi prodotti editoriali. Per quella via, uscito dalla Mondadori sono stato Direttore Generale di Cuore Corporation, la casa editrice del settimanale Cuore, e successivamente co-fondatore del settimanate Internazionale, e Amministratore Delegato della omonima casa editrice.

Formatore e consulente dall’inizio degli anni novanta, sono interessato alla crescita delle persone; alla lettura delle organizzazioni con strumenti antropologici; all’individuazione delle capacità necessarie per muoversi in un quadro di complessità e di incertezza;all'uso dell'Information & Communication Technology come leva strategica.
Mi sono occupato di change management; motivazione; etica degli affari e cultura del lavoro; problem solving creativo (oggi forse si direbbe meglio: Decision Sciences); comunicazione; business writing; piani formativi integrati e multicanale; strumenti per l’e–Learning e il Knowledge Management; processi di cambiamento; nuovi prodotti/servizi ad alto contenuto tecnologico; problem solving creativo; project management.
Potrà sembrare un ventaglio troppo ampio – ma credo che siamo di fronte a situazioni instabili, difficili da leggere, dai confini sfumati, dai contorni slabbrati. La competenza perfettamente mirata ad un singolo punto di vista professionale non è interessante. Conta di più la capacità di apprendere rapidamente.

Di fronte al continuo emergere di situazioni nuove, penso che la competenza più ricca sia la capacità di fare connessioni, mettendo in circolo saperi diversi, strumenti differenti. Cerca quindi un approccio multidisciplinare.
In un mondo consulenziale e formativo che mi appare troppo legato a modelli e a identità univoche, a modelli, scuole, appartenenze, mode, mi piace praticare la multiappartenenza, la trasversalità, la de-specializzazione.
Ho lavorato a Tesi (ora Mercer www.mercer.it) e poi all'ISTUD - Istituto di Studi Direzionali (www.istud.it). Ma sono sempre stato, per istinto, un free lance.
Nel 2002 ho contribuito a fondare Assoetica (www.assoetica.it), associazione senza scopo di lucro per la diffusione dell’etica nel mondo delle organizzazioni. direttore del Comitato Scientifico dell’Associazione.
Tra il 2003 e il 2004 ho partecipato alla stesura del Manifesto dello Humanistic Management: vedi Marco Minghetti e Fabiana Cutrano (a cura di), Le nuove frontiere della cultura d’impresa. Manifesto dello Humanistic Management, Etas, 2004).
Ho fondato (nel 2004) e dirigo la rivista Persone & Conoscenze (www.este.it). Con Persone & Conoscenze, e la casa editrice della rivista, Este, organizzo Rosorse Umane e non Umane, un ciclo di incontri itinerante, centrato specialmente sui temi delle persone e delle organizzazioni, che nel 2010 ha visto presenti più di 2.500 persone.
Presso l’editore Guerini ed Associati (www.guerini.it) la collana ‘Virus – il contagio dell’esperienza’.
Collaboro con rubriche fisse a Sviluppo & Organizzazione (www.este it): dal gennaio 1992 all’aprile 2006 ho tenuto la rubrica ‘Il Principe di Condé’, romanzi usati come casi aziendali; perché  iromanzieri sanno parlarci di lavoro, organizzazionee management meglio di qualsiasi specialista. Dal giugno 2006 tengo la rubrica ‘Le parole del management’.
 Nel corso degli anni ho tenuto rubriche sul Sole 24 ore, su Espansione, su Zerouno (www.zerounoweb.it).
Ho pubblicato tra l'altro, Il progetto narrato. Developnet Lombardia, 2000, Il Sole 24 Ore, collana Studi: la 'vera storia' di un grande progetto rivolto alle Piccole e Medie Industrie lombarde, finanziato dall'Unione Europea; una sorta di romanzo, perché dove non può giungere il resoconto scientifico può arrivare il puro racconto.
Nel 2001, presso il Sole 24 ore (con Mauro De Martini, Maurizio Lambri, Massimo Redolfi, Gianfranco Tosini; prefazione di Massimiliano Bontempi), L'innovazione latente. Un campione di piccole e medie industrie bresciane si raccontano: ricerca condotta con strumenti etnografici, tesa a confutare il luogo comune secondo il quale le piccole imprese 'non fanno innovazione'.
Segnalo anche alcuni contributi a volumi collettivi.
“Un certo tipo di letteratura. Breve storia di un mondo possibile”, sta in Marco Minghetti e Fabiana Cutrano (a cura di), Le nuove frontiere della cultura d’impresa. Manifesto dello Humanistic Management, Etas, 2004.
“La scienza, la letteratura e la macchina analogica”, scritto con Gianluca Bocchi, sta in Daniele Boldizzoni e Raoul C.D. Nacamulli, Oltre l’aula. Strategie di formazione nell’economia della conoscenza, Apogeo, 2004.
Se siete arrivati a leggere fin qui, posso dirvi dei miei libri ai quali sono più affezionato.
Penso a due raccolte di ‘poesie aziendali’ (perché quando delle Grandi Organizzazioni non si può parlare altrimenti, è saggio ridursi a scrivere versi): T'adoriam budget divino. Critica della ragione aziendale, Sperling & Kupfer, 1994; L’irresistibile ascesa del direttore marketing cresciuto alla scuola del largo consumo, Guerini e Associati, 2003 (che contiene, in appndice, un breve testo sull’ ‘autore debole’, testo che continuo a ritenere una delle cose più sensate che ho scritto).
Penso a tre raccolte di brani di romanzi commentati, tratti dalla succitata rubrica su Sviluppo & Organizzazione.  Romanzi per i manager. La letteratura come risorsa strategica, Marsilio, 2000.  Leggere per lavorare bene. Nuovi romanzi per i manager, Marsilio, 2007. Il Principe di Condé, Este, 2010. (Vedi il blog www. principediconde.blogspot.com)
Penso, ancora, a Le parole del manager. 108 voci per capire l’impresa, Guerini e Associati, 2006: schede etimologiche che sono anche brevi racconti, alla ricerca del senso di parole che usiamo senza più rendercene conto.
Penso al capitolo iniziale di un libro di cui sono co-curatore, Il Project Management emergente, Guerini e Associati, 2009. Il capitolo, “"La complessa vita del progetto. Uno sguardo umanistico”, prende le distanze dai consolidati e schematici e prescrittivi modelli di management, e riprende le mosse, dove serve, dalla storia e dalla filosofia.
Penso a Contro il management. La vanità del controllo, gli inganni della finanza e la speranza di una costruzione comune, Guerini e Associati, 2010. Libro che mi ha permesso di fare i conti con le assurdità e le cadute etiche osservate vivendo la professione. (Vedi il blog www.controilmanagement.blogspot.com)
Parlando di questi libri che sento particolarmente miei, mi avvicino a parlare della mia ‘vita parallela’ di  critico letterario.
È una vita per me importante tanto quella di consulente e formatore. Qui tornano a galla il legame con la cultura e letteratura dell'America di lingua spagnola. Il mio Viaggio letterario in America Latina, frutto di lunghi anni di lavoro notturno, è uscito nel giugno 1998 presso Marsilio ed è stato tradotto in spagnolo nel 2000 (Viaje literario por América Latina, Barcelona, Acantilado).
Mi piace notare che un concatenarsi di coincidenze mi ha portato a trovare nel corso degli anni diversi punti di incontro tra le mie due vite.
Il più significativo sta nella riflessione sul punto di incontro tra filosofia e informatica. Questo è, in poche parole, il tema centrale del mio insegnamento universitario. Sono docente a contratto di “Tecnologie dell’Informazione e produzione di letteratura” presso il Corso di laurea interfacoltà in Informatica Umanistica, Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Pisa. Presso lo stesso corso di laurea curo anche il Laboratorio di Knowledge Management e Content Management (http://infouma.di.unipi.it/). Di questi temi parlo sul blog www.diecichilidiperle.blogspot.com.

Trovate altri miei scritti su www.scribd.com
Racconto di me in modo più articolato e dettagliato all’indirizzo www.francescovaranini.com.
Una immagine sintetica sta qui: http://www.netvibes.com/francescovaranini


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