BLOOM! frammenti di organizzazione
Pubblicato in data: 16/07/2001

L’amico americano n.8

The dark side of the moon, la crisi all’americana 2

di Gianfrancesco Prandato

Dopo anni di crescita l’economia americana è in stallo.

La crisi si comincia a percepire come si vede dai dati macroeconomici e dal pesante taglio dei tassi, circa il 50% da gennaio ad oggi, effettuato dalla FED.

Le persone reagiscono rapidamente ai nuovi eventi, diminuiscono il tenore di vita si preparano. Le grandi cicale si tramutano rapidamente in formiche, aspettano, cercano di capire cosa accadrà. Sanno cosa può succedere, specie i più vecchi, hanno vissuto le grandi crisi guidate dal prezzo del petrolio, negli USA la crisi non risparmia nessuno, perché è un paese in cui non ci sono grandi protezioni sociali, e in cui la famiglia ha uno scarso ruolo di solidarietà e sostegno.

I più giovani non hanno memoria, hanno vissuto dieci anni senza inflazione, perché la crescita è stata guidata da incrementi costanti di produttività del lavoro1, e non hanno sperimentato prima un frenata di queste dimensioni. Quella che vediamo e' la più brusca decelerazione del GDP, prodotto interno lordo, dal 1974. IL NASDAQ era sulla soglia dei 3500 punti solo un anno e mezzo fa, oggi,mentre scrivo, è intorno ai 2160 e si è ripreso di recente, ma scenderà di nuovo. La borsa è importante perché gli americani investono in borsa il loro denaro e solo per una minoranza in titoli di stato, amano il mercato.

La gente è quindi è diventata più povera in breve e i più giovani stanno vivendo qualcosa che non avevano mai sperimentato prima: la crisi.

E’ successo a quelli della mia generazione qualcosa di analogo, quando l’inflazione si è fermata e da due cifre è improvvisamente diventata il tre o il 4%. Improvvisamente abbiamo dovuto imparare a gestire i costi. Prima qualsiasi errore era rapidamente assorbito dall'incremento autonomo del costo della vita, perciò era importante dare la direzione agli eventi più che quantificarli con precisione. Dal momento in cui l'inflazione e scesa si e' scoperta la vera attenzione ai costi, per l'impossibilita' di scaricare e assorbire gli errori con un aumento dei prezzi.

Oggi per cause diverse, l'America si sta rifocalizzando sul controllo dei costi e sui meccanismi e processi che generano valore nelle imprese.

Le persone: downsizing e litigation

Le persone vivono questa situazione, che per molti e' relativamente nuova, con degli atteggiamenti contrapposti. Da una parte regna la paura di perdere il posto, dall’altra c'e' l’affermazione dei propri diritti, delle proprie domande che si trasforma in cause di lavoro, molto pericolose e costose negli USA.

Le aziende in ogni caso rallentano le promozioni e le revisioni di incremento retributivo sono spesso sospese.

Ad esempio questa e' la decisione presa in questi giorni alla Marriott International2 nonostante un andamento positivo della società. In altre società si richiede di fare le ferie alle persone entro la fine dell'anno e si procede al "freezing" delle assunzioni.

I metodi normalmente usati per lo sviluppo delle persone come la revisione delle prestazioni e dei potenziali, quasi ovunque sono ripensati per scremare, con promozioni, aumenti retributivi, ecc… la popolazione interna, per tenere e premiare veramente i migliori. Questo origina un impennata delle cause legali per discriminazione o favoritismo3. Sul popolare giornale USA TODAY, sono citate quasi tutte le più grandi aziende americane come Microsoft o Conoco, La FORD e' citata per qualcosa di singolare. Nasser, CEO di originane libanese, ha spinto il diversity management ed e' citato per discriminazione , da una trentina di manager , della "maggioranza" bianca americana, con una azione collettiva contro la societa'.

Le aziende e la gente cominciano a guardarsi e a contarsi. Le categorie, equivalenti ai livelli italiani, sono analizzati per colore, razza, e gender e le imprese pur facendo selezione interna cercano di rendere coerente con i contesti interni e esterni in cui l'azienda opera. La societa' deve essere riflessa il piu' possibile nell' impresa. Questo serve a difendersi da Classaction per discriminazione. C'e' chi afferma che questa selezione esasperata che si intravede arrivare sviluppa una mentalità competitiva tipica della scuola nelle persone, in cui si mette a rischio la volontà di cooperare all'interno delle imprese e corrompe dall'interno la possibilità di creare team building. Sapere che sei un low performer e che il tuo lavoro e' a rischio e demoralizzante piu' che incentivante e comunque innesca ovvi contenziosi legali.

"You are fired" e' la frase che si sente spesso nei film, nella realtà le aziende maneggiano questi argomenti con grande delicatezza. Ci sono infatti oltre ai sindacati e ai normali contesti legislativi del paese dei risvolti legali che vanno considerati con grande attenzione: le cause legali.

Di quelle individuali e delle regole che bisogna rispettare, abbiamo già scritto nel numero 4 della rubrica. La cosa da aggiungere e' che più e' pagata la persona, piè la situazione e' pericolosa. Questo accade, pesche pur permettersi un buon avvocato, che ricordo in Usa e' pagato con una percentuale di quello che ottiene, con un congruo fondo spese. Quindi chi guadagna molti soldi va trattato con grande cautela, anche pesche il danno emergente diventa consistente. Per il resto bisogna seguire le regole in maniera ferrea e la tendenza e' di cercare il più possibile un accordo di uscita che supera I minimi previsti dalle norme a dai regolamenti aziendali.

C'e' tuttavia qualcosa di speciale, una categoria di contenzioso da noi sconosciuta: la classaction.

Pur non avendo un solido background legale, cercherò di spiegare4 in cosa consiste questa singola figura giuridica che e' tanto temuta dalle imprese.

La classaction litigation e' una procedura che si intenta contro una azienda o una istituzione per pratiche non etiche o improprie. E' una litigation che tende a proteggere la collettività da politiche discriminatorie anche non note. La più famosa e' quella contro le aziende del tabacco intentata dai fumatori. La classaction e' una cosa estremamente particolare, per prima cosa e' strano il nome, vagamente marxista, che ricorda il bene della collettività, nel paese delle individualità. La classaction e' tecnicamente una azione legale intentata da un singolo contro una istituzione (di solito) per conto suo e di altri (anche ignoti) cittadini. La persona e il suo avvocato ottiene dal giudice il permesso di ricorrere e rappresentare tutta la gente che ha subito un danno. Per esempio I fumatori, o gente che non e' stata assunta da una azienda perché discriminata, o gente licenziata perché troppo vecchia (oltre I 40 anni per la legge USA), ecc..Il procedimento ha un suo corso e dopo che la sentenza e' stata pronunciata, si rende pubblica, dando la possibilità alle persone che hanno subito un danno, anche potenziale, di fare domanda di risarcimento, se si riconoscono in questa classe.

E’ banale affermare che questa azione è temuta, perché può portare ad un danno grandissimo, mettendo insieme un numero elevato di persone. Basta pensare alle cause estreme, contro i produttori di tabacco, che valgono migliaia di miliardi di dollari.

Particolarmente temuta è la classaction in caso di licenziamenti. Ed è quello che sta cominciando a succedere, molti casi di riduzione collettiva sono scrutinati, cercando di risalire ai criteri, età, oltre i 40 anni si è titolati a ricorrere alle classaction, razza la percentuale e la composizione razziale delle persone licenziate o promosse,, sesso: donne o uomini.

Questa possibilità di ricorso alle cause legali, particolarmente pesante nei rapporti di lavoro, rappresenta la stessa filosofia di mercato libero dai vincoli, ma regolato, che l’antitrust cerca di garantire per i beni di consumo.


NOTE
1 The Economist, Maggio,2001
2 Discussioni con amici che lavorano all'interno della società riportano questi provvedimenti.
3 USATODAY,
4 Con la collaborazione di Joe Martin, General Counselor di HMSHost

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