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Pubblicato in data: 30/07/2007

COMPLEXLIFE: MARKETING, RELIGIONI, SECOND LIFE: LA CREAZIONE ORGANIZZATA DI INFELICITA' (1)
di Nicola Antonucci

  Nei modi più diversi siamo tutti simili –
Laszlo Merò (matematico – Teoria dei Giochi)

 La serie di articoli ComplexLife - un Approccio Cognitivo ai Giochi Complessi - si propone di affrontare aspetti pratici della quotidianità con gli ‘occhiali’ delle Scienze.
Ciascuno detiene conoscenze specifiche, approfondite proprio per comprendere e, forse, migliorare un qualche aspetto della propria vita.   Condividiamole!
Condividiamo anche una visione Bright della realtà: naturalistica e scevra da elementi sovrannaturali.
La convergenza di alcune discipline scientifiche moderne permette di semplificare la complessità, o l’apparente casualità, di fenomeni altrimenti incomprensibili.
In particolare, ComplexLife persegue un Approccio Cognitivo ai Giochi Complessi, che integra le conoscenze della Teoria della Complessità e del Caos, della Teoria dei Giochi e delle Scienze Cognitive.
 In questo mio secondo articolo, cercherò di chiarire la semplicità delle complesse relazioni tra la Realtà e il marketing, le religioni, Second Life e tutte le forme di Aldilà
(LINK al precedente articolo "Uomo, Donna o... Essere Androgino?" con approfondimenti su: memi, strategie miste, e la Teoria del Gene/Meme egoista).

ComplexLife: Marketing, Religioni, Second Life: la creazione organizzata di infelicità.
Il Paradiso è su questa Terra; l’Inferno è non saperlo – Anonimo
L’Aldilà è stato inventato per meglio calunniare l’Aldiqua – Friedrich Nietzsche
In origine era… la Felicità.
Alla base della Costituzione americana del 1776 c’è la “ricerca della felicità da parte dell’Essere Umano.”  Ma tale visione nasce anche da una ‘nostalgia’ per gli stati primigenei dell’Umanità, che tante culture hanno espresso: l’Eden, Babele (prima dell’intervento divino…), l’Eldorado, il Buon Selvaggio di J-J.Rousseau, il Satya-Yuga induista, eccetera…
In quei mondi felici, però, gli Esseri Umani non dovevano consumare, ad majorem gloriam dei produttori di beni e servizi!  E la Legge del Consumo, si sa, è una legge di proporzionalità tra bisogni (reali e/o indotti) e appetito/fame, insoddisfazione e/o infelicità.   Oltre agli agenti genetici e ormonali, che agiscono sul primo aspetto dell’appetito/fame, occorre sempre più tener conto degli aspetti memetici, ossia culturali e cognitivi (reali e/o indotti), sia sul primo aspetto (vedi la crescente ossessione per la "Taglia 42" e le conseguenti patologie), sia, soprattutto, sull’insoddisfazione e sulla infelicità.
Insomma, maggiore l’insoddisfazione e l’infelicità, maggiore il consumo.  E’ lecito quindi estrapolare questa evoluzione in un futuro sempre più benestante, sazio e opulento, ma… infelice!  A meno che, a partire dalla consapevolezza dei 'virus mentali' che ci infettano e degli 'untori' che li creano e diffondono, impariamo a utilizzare opportuni 'vaccini'.
I virus dell’infelicità e i loro ‘untori’
La speranza di invertire questa tendenza verso l’opulenta infelicità risiede nell’identificazione di vaccini capaci di inibire i memi (‘virus mentali’) che meglio diffondono e inoculano nelle nostre menti i comportamenti più apprezzati da avide lobby di potere.
I virus mentali che identifico come i più perniciosi, e quindi da arginare, inibire (debellare…?), devono la loro particolare virulenza a (in ordine di apparizione…):

Quali sono i memi nati da tali cervelli, e ora diffusi a livello planetario grazie alle tecnologie informatiche, comunicative e internet  che ne esasperano la pervasività e il radicamento?  Quali sono i ‘terreni’ più fertili per la riproduzione e diffusione di memi responsabili della ristrutturazione, neurale e cognitiva, dei nostri cervelli, sempre più uniformi , quindi… governabili (come c’insegna Lamberto Maffei – docente di neuroscienze alla Normale di Pisa: link a un suo interessante articolo.)?  Chi sono gli ‘untori’ più efficaci?
  Ecco gli ‘untori’:

Il serio problema cognitivo risulta dalla ripetizione di migliaia di messaggi simili, accompagnati da centinaia di film, telefilm e rotocalchi che presentano personaggi e mondi accomunati da bellezza, ricchezza e riconoscimenti. La ripetitività di stimoli simili produce nei nostri plastici cervelli (e soprattutto nei cervelli estremamente plastici dei bambini e adolescenti...) strutture neurali coerenti agli stimoli, interpretandoli, quindi, sempre più come normali e quotidiani stimoli ambientali. L'emisfero sinistro, deputato al 'vaglio della realtà ' , considererà pertanto reale ciò che non lo era...    Aveva già intuito tutto ciò Goebbels quando insegnava: “Prendete una bugia, ripetetela 1000 volte, diventerà una verità!”   Ed e' esattamente quanto dimostrato dal prof. Lamberto Maffei, soprattutto in presenza di stimoli visivi (link all'articolo).
Il risultato (o l'obiettivo...?) di questo bombardamento mass mediatico e memetico è un'Entropia Cognitiva, ossia un degradio progressivo delle nostre categorie cognitive sempre più limitate a quelle estreme (categorie del vero e del falso), con atrofia di quelle intermedie essenziali per esprimere capacità critiche (categorie del plausibile, del realistico, dell'irrealistico).
In questo, il marketing trova supporto coerente ed efficace dai mass media che, con la consolidata ‘sindrome da telegiornale’, s’impegnano a rappresentare aspetti negativi della vera realtà, lasciando gli spettatori ‘affamati’, e quindi proni al consumo, di qualsiasi ‘mondo ideale’ che gli stessi mass media propinano.
Intanto, come ammoniva Nietzsche, questi mondi ideali, a furia di “calunniare la realtà”, rendono negativa e inaccettabile la realtà stessa.  E il cerchio così si chiude – intorno alle nostre menti, ormai ingabbiate in nuove reti neurali riconfigurate!
Tanto peggiore il mondo nel quale viviamo, tanto maggiori le insoddisfazioni, e tanto maggiore sarà allora il bisogno di ricorrere a succedanei dei psicofarmaci: abiti, gioielli, cioccolatini, auto, merendine, biscotti…
Calunniando l’Aldiqua è più facile vendere l’Aldilà.

Tanto maggiore l’infelicità su questa Terra, tanto maggiore l’esigenza di raggiungere una qualche forma di Aldilà, prodigalmente offerte da Chiese, religioni, sacerdoti...   Un esempio emblematico per tutti: l'opposizione dogmatica e insensibile all'eutanasia e al suicidio, naturali vie di fuga da estreme sofferenze e infelicità.
Contribuendo a rendere l’Aldiqua una “valle di lacrime”, è più facile vendere l’Aldilà.

Qui, il ‘circolo vizioso’ tra realtà vera e realtà ideali è talmente esasperato da far implodere, come in un cosmico ‘buco nero’, i nostri schemi neurali su delle  immagini di Vita, dimentichi della Vita vera.  Promesse di facili business, di amicizie, di spettacoli…   E allora, chi ce lo fa fare di vivere il mondo reale, quando la Dolce Vita è altrove?  Tutto è ancora molto più facile e vitale di quanto già tenta di dimostrare il marketing tradizionale con pubblicità Vodafone-like: “Life is now!”, in una immagine di realtà nel quale si viene premiati per “il cassetto ordinato” e si pagano i pranzi agli amici con le conchiglie (solo perché qualche ‘furbetto del quartierino’ non le ha già spazzolate via dalla spiaggia….!)
Rendendo visibile l’Aldilà, è ancora più facile calunniare l’Aldiqua.  E il cerchio è definitivamente chiuso!
Vaccini
Il dilemma, sempre meno consapevole, posto alle nostre capacità critiche e al nostro senso della realtà è: ma qual è la vera realtà?  O, comunque, quale realtà è meglio vivere?  Di conseguenza: qual è la vera Vita?!   “Life is now” in compagnia di Totti e Gattuso, oppure dietro lo schermo del proprio PC, oppure, al contrario, è nella fisicità e corporeità dei contatti, dei profumi, dei sudori, del gusto?
Quest'ultima è la nuova tendenza intravista dal sociologo Francesco Morace  nel suo testo “Società Felici – la morte del marketing” (link alla recensione di ComplexLab).  Ma questi potentissimi ‘untori’ con i loro virulenti memi, ormai ben radicati nei nostri cervelli tanto da ristrutturarli a loro beneficio, perderanno mai tale potere di governo dei consumatori?  Occorrono sicuramente, invece, diversi ‘memi-antagonisti’, e alcuni efficacissimi vaccini per affrancarci da questa Neo-schiavitù.
Quali memi-antagonisti e vaccini contro l'Entropia Cognitiva in atto?  Eccoli:

     Un Dialogo sano e corretto,

Vaccini utili, però, a una condizione: che si voglia vivere meglio, con maggior benessere e con libertà.  Ardua questione, qualora la volontà e il supposto Libero Arbitrio siano dominati da qualche meme...
    Se vuoi, sei libero – Epitteto, I sec. d.C.
   Nasciamo per vivere, non per prepararci a vivere - Boris Pasternak


1 - La serie di articoli ComplexLife: Un Approccio Cognitivo ai Giochi Complessi nella vita di tutti i giorni.

 

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