BLOOM! frammenti di organizzazione
Pubblicato in data: 09/05/2005
IL FUTURO CHE NON TI ASPETTI

di Carlo Befani

“Ma tu cosa fai per lavoro, Mario?” gli chiesi stupito.
“Il lavoro più bello del mondo” mi fece lui tirando quieto una sigaretta molto politically uncorrect.
“E cioè?”
“Guardo avanti per indovinare l’impresa che verrà e come vi vivrà dentro l’uomo. Mi ci pagano pure!”
Così chiuse il colloquio allontanandosi dal ponte del traghetto che ci portava in Corsica. Eravamo alla vista di Bastia e mi aveva detto abbastanza cose interessanti. Provo a riassumerle.
Il punto è: le transazioni non sono più basate sul passaggio di proprietà ma sull’affitto temporaneo del bene. La gente non si appassiona più alla fisicità degli oggetti ma allo stile di vita, e quindi vuole la possibilità di accedere a prodotti e servizi giusto il tempo che ne vuole godere.
E allora: vuoi vivere metà anno a Ostuni (1) e l’altra metà ad Aspen (2)?
Semplice.

Scenario numero 1 (da maggio a ottobre):
a) puoi avere un lavoro interinale come addetto alla reception di un villaggio turistico
b) ti prendi un bell’alloggio in affitto con vista gommone albanese
c) mangi le orecchiette con acciughe e cime di rapa tutti i giorni fino alla nausea
d) la mattina ti fai la doccia fischiettando Al Bano e Toni Santagata
e) noleggi un’autovettura
f) assumi con contratto a progetto i fianchi importanti di una procace bellezza mediterranea.
Poi molli tutto e cambi.

Scenario numero 2 (da novembre ad aprile):
a) lavori come maestro di sci sulle nevi del Colorado
b) affitti un bel cottage in legno con vista sulle Montagne rocciose
c) ti lasci crescere i baffi e ti noleggi un cavallo, un cappello da cow-boy, un bel paio di speroni
d) la doccia non te la fai tanto sei nel Far West, ma canticchi tutto il giorno Jonh Denver e Jennifer Hanson
e) mangi torta di mele fino a massacrarti il fegato
f) assumi in man sharing una ragazza seguace della Chiesa dei Santi dell’Ultimo giorno per i giorni pari, e una ex financial manager del New England convertita alla campagna dalla new age per i giorni dispari.
E sarà sempre più così: anche le aziende saranno sempre più leggere, legate in reti ad assetto variabile, con una rapidissima dinamica in/out, senza beni materiali di proprietà che appesantiscono le strutture e i conti – tanto che la scienza contabile abolirà l’istituto dell’ammortamento.
Intendiamoci, può non essere tutto sbagliato il concetto. La rapidità è un valore, nell’economia di oggi, e i beni materiali sono rigidi. Hanno difficoltà di liquidazione. Non sempre, anzi quasi mai, hanno un’utilità per tutto il periodo di possesso.
Però…

Però penso: qualcuno la proprietà dei beni deve averla. Cioè: se io ed i miei amici decidiamo tutti di non acquistare più l’automobile ma di noleggiarla, chessò, alla Maggiore, in tanti non avremo più l’auto di proprietà ma la Maggiore aumenterà il parco macchine. Bello per noi: la kasko, non più
sborsare tanti soldi insieme, ogni due anni auto nuova, and so on. Però…
Pensiamo a questa situazione: il 90 per cento della popolazione mondiale che ha un’auto, quando dovrà cambiarla, non la acquisterà più ma la prenderà in affitto. Il mercato sviluppa delle dinamiche note: magari gli stessi produttori di auto faranno accordi forti con i noleggiatori a scapito dei sempre
calanti consumatori-proprietari. La concentrazione dell’offerta è sempre una manna per chi vende. E l’offerta sarà quindi in poche mani. Servirà un antitrust ben congegnato. Fin qui seguivo Mario e mi rendevo conto che gli scenari erano abbastanza chiari. Mi ha colpito invece molto quando gli ho chiesto di spiegarmi meglio i rapporti amorosi o presunti tali, dato che aveva accennato alla pugliese a progetto, e alla mormona e la financial in man sharing.
Verranno alla ribalta nuove fattispecie giuridiche e una radicale riforma del diritto di famiglia. Basta donne a tempo indeterminato! Siamo in un mondo nuovo, flessibile… come si fa a prendere un impegno per la vita? E su quali scopi? E se finisce l’amore? Così avremo nuove possibilità di business, garantite da Agenzie per l’Amore che dovranno essere di specchiata probità e applicare i ccnl di settore, pena la cancellazione dall’Albo delle Agenzie presso il Ministero per gli affari sociali, che sguinzaglierà ispettori a tutto spiano e creerà un antitrust forte per impedire le concentrazioni dell’offerta.
Ad esempio: vuoi un rapporto a progetto? Ti prendi una donna e stabilisci quanto vuoi realizzarvi insieme, figli, casa, viaggi, scambi coppia o tutto quello che ti va. Stabilisci anche un termine al rapporto e definisci ora per allora la spartizione patrimoniale. A scadenza puoi rinnovare o cessare.
La nuova legge prevedrà altre forme, vicino a quella tradizionale e un po’ stantia della moglie a tempo indeterminato.
Ci sarà la moglie a somministrazione – ancora meno impegnativo: vai da un tipo che ti vende una donna interinale, per periodi più o meno lunghi. Classico rapporto triangolare: tu paghi il servizio al tipo, lui mantiene la tipa.
E ancora, la moglie accessoria: paghi un ticket e copuli. E chi si è visto si è visto.
Poi c’è la moglie a part-time: mezza giornata stai con lei e l’altra mezza con gli amici, o giochi a bridge o guardi le stelle con il telescopio.
E che dire del man sharing? Ti prendi due mogli, lo sanno entrambe, e condividono solidalmente gli oneri coniugali: una stira e l’altra cucina, una fornica e l’altra lava le tende… se una si ammala, l’altra deve sobbarcarsi le incombenze di entrambe… per questo, l’industria del mobile lancerà con grande successo i letti a tre piazze! C’è anche il business, miei cari! Grandiosità delle nuove leggi.


N.B. Occhio donne che leggete! Prima di giudicarmi un minus habens maschilista, sappiate che la nuova legge permetterà esattamente lo stesso alle donne: così c’è la somministrazione d’uomo, il woman sharing e così via.

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