BLOOM! frammenti di organizzazione
Pubblicato in data: 26/10/2009

 

PER UNA EDILIZIA SOSTENIBILE ITALIANA

di Adriano Bellone

Negli ultimi anni, la forte riduzione delle materie prime non rinnovabili, ha indotto a riconsiderare il modo di progettare e costruire gli edifici.
Secondo questa scuola, i fabbricati devono essere attenti all'ambiente, sia facendo ricorso, per il riscaldamento e per il raffrescamento, a risorse energetiche rinnovabili, sia utilizzando materiali il cui ciclo di produzione riduca sostanzialmente il ricorso alle fonti energetiche tradizionali.
Al fine di guidare i progettisti nella redazione di progetti piú ecologici, sono stati messi a punto sistemi tecnici di misurazione del livello di sostenibilitá energetica-ambientale.
I piú noti sono il BREEAM (presente in Inghilterra),(1) l'HQE (presente in Francia), (2) il LEED (presente negli Stati Uniti e che sta tentando la sua diffusione anche in Europa, pur con le difficoltá applicative derivanti da un sistema che ha a riferimento le sole norme statunitensi).(3)

In Italia, le Regioni hanno messo a punto un sistema denominato Protocollo ITACA (4) ed oggi utilizzato principalmente per gli interventi di edilizia residenziale pubblica (ex IACP ed edilizia agevolata).
Per diffondere la cultura della sostenibilitá in Italia, è stata fondata una Associazione senza fine di lucro, denominata SBC Italia, (5) che ha messo a punto i sistemi di valutazione per le destinazioni d'uso non residenziali (commercio, musei, uffici, grattacieli, industrie) e per le residenze non pubbliche.
Sbc riunisce al suo interno Itaca (che é l'associazione federale delle Regioni), Centri di ricerca di rilevanza nazionale, Industrie, Associazioni internazionali.(6)
La presidenza del consiglio d’indirizzo di SBC Italia è affidata a un membro dell’Associazione nazionale dei costruttori edili (ANCE).
SBC Italia, si raccorda, a livello internazionale, con l'UNEP (l'Agenzia delle Nazioni Unite che sviluppa strategie in campo ambientale). (7)
Grazie a questa Associazione é possibile coordinare le azioni tra gli organismi di valutazione della sostenibilitá ad essa associati.
Infatti, pur se parecchio lavoro è stato fatto in questi ultimi anni per sviluppare le costruzioni sostenibili, si deve però constatare che è valso più che altro per diffondere l’idea di sostenibilità e non certo per garantire che tutte le costruzioni sostenibili rispondano a criteri comuni.
Ogni area regionale ha i suoi sistemi personalizzati.
Poco vale se esiste uno o più d’un sistema utile a stabilire il grado di sostenibilità di una abitazione, se poi tra i vari sistemi oggi esistenti non vi sono elementi di dialogo comune.
Ciò che in Italia manca è un riferimento omogeneo a cui devono tendere  le costruzioni e poi, poco importa se la verifica del grado di eco-compatibilità viene attestata attraverso un certificato “Silver” o un livello 2 o un’altra classificazione. SBC Italia si prefigge tale obiettivo.
Infatti, pur essendo dotata di propri strumenti di valutazione della sostenibilità degli edifici, ritiene indispensabile fare crescere non solo la sensibilità verso le costruzioni sostenibili, ma anche la consapevolezza dei risultati che si possono ottenere, prescindendo dal tipo di metodo utilizzato.
Una alleanza tra i Sistemi oggi operanti in Italia che consenta di fornire all’utente una “tabellina” dalla quale si possa evincere che il livello 2 di un sistema equivale alla certificazione Silver di un altro sistema, consentirebbe da un lato di indirizzare l’utenza pubblica e privata verso una qualità delle costruzioni sostanzialmente  omogenea e dall’altro di mantenere viva l’evoluzione scientifica dei sistemi e di tendere a una maggiore semplicità applicativa, utile quest’ultima, ad una più ampia diffusione.
L’eterogeneità degli associati ad SBC Italia e la loro indiscussa competenza, oltre al livello dei lavori che la stessa SBC segue, pone questa associazione nella condizione di operare senza particolari vincoli o timori e di essere utile riferimento per l’occasione di cambiamento che l’edilizia sostenibile sta offrendo in questo momento di crisi economica.
E’ così possibile grazie anche al contributo di SBC, realizzare fabbricati con la valenza di esempi delle caratteristiche alle quali le costruzioni dei prossimi anni dovranno riferirsi per risultare più economiche energeticamente, più attente ai consumi di altre risorse prime, come l'acqua, meno dispendiose nei futuri costi di manutenzione e volano per lo sviluppo di produzioni di materiali da costruzione essi stessi meno "energivori", più ecologici e innovativi.
Si tratta di benefici senza dubbio sensibili, sia per l'utenza, che potrà vivere in abitazioni più sane e che consentiranno di ridurre le spese legate alla casa, conseguentemente alla migliore qualità costruttiva, sia a livello sociale, per il contributo al rinnovo del parco urbano che ne deriva e che la stessa Unione Europea vuole.
Lo sviluppo di una nuova cultura del costruire, peró, trova seguito non solamente attraverso gli obblighi derivanti dalle leggi o dall’esempio di opere rilevanti (ad esempio i grattacieli), ma anche attraverso la produzione di materiali adeguati alle nuove esigenze.
Al-Tech, il Consorzio promosso dal Collegio Costruttori Edili della Provincia di Alessandria, si muove in questa direzione e rappresenta, in Italia, uno dei soggetti “catalizzatori”, unitamente al distretto della bioedilizia della Puglia e al Metadistretto della bioedilizia del Veneto, degli interessi delle imprese che intendono “investire nello studio e nella produzione di materiali sostenibili”.
Grazie ai rapporti che SBC Italia mantiene con l'UNEP (nel dicembre 2008 ha partecipato a Madrid al meeting internazionale sulle strategie da adottare per lo sviluppo delle Città sostenibili ed è stata invitata al successivo meeting di Washington), mantiene alto il livello delle proprie azioni.
I contatti con l’UNEP sono particolarmente importanti, in quanto tale organizzazione costituisce un momento di confronto, a livello mondiale, tra i più qualificati esperti ed operatori del settore e consente di partecipare alla impostazione delle strategie che poi interesseranno i vari Paesi.
Non è poi da dimenticare il ruolo che è stato svolto dalle Regioni Italiane nella promozione dell’edilizia sostenibile  e il legame di SBC con esse
Il Piemonte, è indubbiamente la Regione Italiana che maggiormente ha fatto nel settore della sostenibilitá.
Basti pensare al primo biennio del Programma casa regionale, che con i suoi 5400 alloggi, consente di analizzare ampiamente il tema della sostenibilità delle abitazioni pubbliche, così come per gli ospedali, le scuole, i servizi e i centri commerciali (inseriti, questi ultimi, all’interno dei programmi integrati di Alba, Alessandria, Bra, Cuneo, Druento, Nichelino, Torino, Venaria).
SBC Italia è stata coinvolta in questo processo piemontese di diffusione dell’idea di sostenibilità e sta operando, a seguito di specifiche richieste, anche in altri ambiti regionali.
Quanto esposto, porta a fare alcune considerazioni sulle ricadute di ipotizzabili prossime azioni, volte a diffondere l’edilizia sostenibile.
E’ evidente che se da parte delle Regioni verrà scelta la strada di formare i professionisti, attraverso specifici corsi, il cui superamento consentirà – a seconda della tipologia dei corsi stessi – l’iscrizione a specifici registri tenuti dagli Ordini Professionali, utili per essere abilitati ad effettuare consulenze o ad effettuare le valutazioni dei progetti, si creerà una situazione di grande diffusione dei concetti di sostenibilità edilizia, anche se, forse, il livello qualitativo potrà soffrirne un poco.
In quest’ottica si colloca la scelta della Regione Piemonte, contenuta nel d.d.l. 625 del 26 maggio 2009. Con ogni probabilità, anche l’attuazione, della proposta di legge 1952, presentata alla Camera dei Deputati il 28 novembre 2008, ed affidata alle Regioni, seguirà, di fatto, questa strada.
D’altra parte, il vero progresso si verifica quando l’innovazione è alla portata di una ampia fascia di persone e non nelle mani di pochi.
Ipotizzando che la strada delineata dalle Regioni e dallo Stato venga attuata, si creeranno molto probabilmente due livelli di diffusione della sostenibilità.
Un livello di base,  praticato per l’ottenimento di deroghe urbanistiche (non includerei, invece, possibili incentivazioni derivanti da convenzioni tra le Regioni e gli Istituti di Credito, per l’improbabilitá che questi ultimi siano disposti a offrire mutui a tassi ridotti, senza venire, poi, compensati con risorse regionali).
Un secondo livello, di maggiore qualità, scelto dalla committenza più attenta ad avere una costruzione che guardi ad una fascia di mercato più elevata, così come accadde agli inizi del ‘900, per le costruzioni dotate di ascensore e acqua potabile.
In quest'ottica e con particolare riferimento alla fascia piú elevata del mercato, SBC Italia potrà confermare e ampliare la propria vocazione di “contenitore” dei più importanti sistemi operanti in Italia, favorire la raffrontabilità tra gli stessi, promuovere strategie comuni, perseguire il necessario innalzamento della qualità  e agevolare l’adozione di strumenti per rendere più facile l’applicazione dei sistemi, unitamente alla promozione di una formazione di base per i professionisti, supportata dall’intervento finanziario regionale.
Sarà poi la preferenza degli operatori, dei professionisti e dei committenti che guardano ad un livello della sosteniblità energetica e ambientale più elevato, a determinare la scelta tra sistemi diversi, ciascuno caratterizzato dalla propria peculiarità: incentivi, riconoscibilità all’estero, organizzazione.
L’Italia ha cominciato tardi a pensare e ad occuparsi di sostenibilità e, infatti, rispetto a Paesi come la Francia, l’Inghilterra, l’Olanda, la Svezia, ha ancora molto da fare per sviluppare la sensibilità ai problemi ambientali.
Certo è che l’accelerazione di questi ultimi due anni è stata notevole.
Difficilmente in Italia si creerà un sistema forte come il Bream inglese, che si sta ora alleando con lo U.S. GBC e il Green Star Australiano, o l’Hqe che è il “sistema francese” che sta cercando vie di espansione tra la Grecia, la Bulgaria e la Turchia.
Però, proprio ciò che può apparire una debolezza tutta Italiana e cioè, la pressoché costante sovrapposizione di scelte pubbliche e di scelte private, con il conseguente risultato di avere più d’un riferimento, potrebbe catalizzare l’attenzione di quei Paesi del Bacino del Mediterraneo, che come noi Italiani, non ritengono che la vita e le cose, siano solo bianche o solo nere, ma, piuttosto, caratterizzate da una vasta gamma di grigi che comunque, conducono all’obiettivo.


1 - Building Research Establishment Environmental Assessment Method, www.breeam.org

2 - Haute qualité environnementale, www.assohqe.org

3 - Leadership in Energy and Environmental Design, standard del U.S. Building  Council, www.usgbc.org

4 - www.itaca.org/edilizia+sostenibile+protocollo+itaca.asp

5 - SBC - Sustainable Building Council Italia, www.sbcitalia.org

6 -Tra le attività di SBC Italia per la certificazione di fabbricati e la diffusione dell'edilizia sostenibile,  merita attenzione il progetto di recupero di un “fortino inglese” in Israele, da utilizzare da parte della Fondazione Beresheet La Shaloom, come centro ecologico per la pace. (Vedi www.bloom.it/balbiano1.htm)
Il grattacielo della Regione Piemonte progettato dall’arch. Massimiliano Fuksas e il grattacielo del Gruppo Bancario Intesa – San Paolo, progettato dall’arch. Renzo Piano, sono anch’essi interessati da attività di certificazione della sostenibilità energetica e ambientale affidate a SBC Italia, così come il progetto dell’arch. Daniel Libeskind, relativo al nuovo “Palazzo dell’Edilizia”, voluto dal Collegio Costruttori Edili della provincia di Alessandria.
Al fine di sviluppare l’offerta di costruzioni sostenibili, sono stati sviluppati rapporti di cooperazione con RINA SpA, e con  altri tre importanti associati: Pirelli RE Facility management, il Gruppo Techint e l’Associazione internazionale SD Med, che sviluppa la sostenibilità nei paesi del bacino del Mediterraneo.

7 - United Nations Environment Programme, www.unep.org

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