WORLD WILD WEB: CHI SI E' FREGATO INTERNET?
E’ ancora di moda scandagliare il web a tempo perso? Si naviga verso nessun orizzonte oppure i nostri click sono finalizzati a una ricerca, al possibile indirizzo, una specifica pagina?
Il fatto è che navigare nella net economy come facevo fino a un paio d’anni fa è veramente cosa dell’altro secolo. “Passo il tempo su internet…” quando più?
Sul web trovo tutto o quasi utilizzando una tecnica, o meglio una capacità di ricerca sempre più istintiva, raffinata, creativa. Dribblo trappole e trabocchetti, lusinghe e tentazioni con un disincanto che mi sorprende per efficienza ma mi deprime. Perché il piacere della scoperta, la sorpresa e l’ammirazione per la sconfinatezza del materiale svaniscono, sostituite dalla prevedibilità degli spazi, dei rinvii e delle animazioni. I rari e-mail di sconosciuti che m’incuriosivano adesso s’insinuano nella casella e saltellano, si aprono anche se non faccio clik, m’inquinano nonostante l’antivirus. Lo spamming è inarrestabile, se oso chiedere un’informazione sono invaso da messaggi undisclosed che m’obbligano a cambiare indirizzo, se visito un web interessante prima o poi rimbalzo in uno demente o indecente e sul motore di ricerca se sbaglio un nome innocente m’impiglio nel gioco d’azzardo.
Il wide web è sempre più wild, da piacere impagabile e insostituibile a male necessario che fagocita ore di lettura e scrittura faticose e tortuose. Non potrei più starne senza adesso suona ne farei volentieri a meno.
Rivoglio il mio internet d’antan, col modem 28,8 e i gemiti misteriosi fino al blin-blong blin-blong col sospirato fruscio del collegamento riuscito, la linea che cade e il download che s’arresta e il gustoso “vediamo se lo trovo” carico di sfida e concentrazione, la connessione centellinata e non flat, la mia postazione col PC da avviare e non il palmare sempre online per chattare e leggere l’e-mail. Chi m’ha fregato il mio internet?