BLOOM! frammenti di organizzazione
Pubblicato in data: 12/05/2003

COSA C'ENTRA BLOOM

di Bruno Bonsignore

Anch'io mi sono chiesto,come Gianfrancesco Prandato cosa c'entri Bloom con la guerra, e il perche' di tanti interventi, da giustificare addirittura uno spazio dedicato. In effetti non stiamo discutendo della guerra in termini militari ma piuttosto etico-filosofico-storico, e allora mi pare che Bloom sia una palestra coerente, oltre che ospitale per vocazione, un po' come la materna accoglienza della Francia per gli esuli e i "diversi" politici.

Questa guerra ci conduce ai media che la caratterizzano, alla globalizzazione dell'opposizione e di chi la sostiene, alla stessa tecnologia militare che sostanzialmente e' capacita' di comunicazione altamente sofisticata. I laser che vedono e puntano i bersagli e comunicano le coordinate alla centralina di lancio; i missili con telecamera sul muso che ti fanno vedere l'obiettivo che s'avvicina fino all'impatto, e ti fotografano il risultato in tempo reale; i blindati che costituiscono una vera e propria rete telematica, centinaia di nodi -come internet, ma questi armati- a disposizione del supercomputer che decide la sequenza ottimale di lancio dei missili... a ben vedere, con realismo che non vuol essere cinico, siamo in piena ICT generatrice di un marketing che a sua volta ottimizza un tremendo "prodotto" che si chiama guerra tecnologica, con i suoi plus come maggior efficacia e minori danni collaterali. E siccome bloom ospita le nostre opinioni etiche, troviamo un altro punto di convergenza con la guerra dal momento che, paradossalmente, anche la guerra ha la propria etica. Le convenzioni internazionali, l'etica militare, il trattamento dei prigionieri, l'intoccabilita' della Croce Rossa, la protezione dell'extra-territorialita', le isole felici dei Paesi neutrali...

La guerra, anche per le Sacre Scritture come la Bagavadgita, puo' non solo essere giustificata ma giusta, quindi etica, se praticata per difendere il bene comune. Una visione estremamente attuale, che non puo' lasciare indifferenti i frequentatori di bloom che non vivono di solo marketing, e che si pongono legittimamente domande sul diverso "peso" e sul diverso "valore" che possono assumere i frammenti organizzativi di cui parla Gianfranco, in funzione degli ambienti di applicazione. Siamo alle solite: un software e' componente imprescindibile di un sistema di gestione aziendale, ma e' anche un "frammento organizzativo" di un sistema lanciamissili. Scriverne e parlarne aumenta la nostra consapevolezza non solo tecnologica ma etica, e farlo su Bloom, in questi termini, mi pare del tutto appropriato, a maggior ragione su uno spazio provvisorio dedicato al tema.

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