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Pubblicato in data: 16/12/2002

L'ETICA NELLA CONSULENZA E LA CONSULENZA ETICA

di Alfredo Branzanti e Andrea Casadei

Etica [1] termine introdotto nel linguaggio filosofico da Aristotele, è quella parte di filosofia [2] che studia la condotta dell’uomo, e dei criteri in base ai quali si valutano i comportamenti e le scelte.

Diversi sono stati gli orientamenti nel corso degli eventi storici  per lo più la filosofia non si è limitata a descrivere  la condotta morale e di valori che la orientano.

Nel nostro caso una distinzione che  riteniamo valida come  orientamento è quella tra moralità [3] ed eticità introdotta da Hegel secondo il quale moralità indica l’aspetto soggettivo della condotta, per es. l’intenzione del soggetto, la sua disposizione interiore.

Mentre eticità indica l’insieme di valori morali effettivamente di lavori realizzati nella storia (per Hegel forme dell’eticità sono istituzioni come la famiglia, la società civile, lo stato).

Si può dire che la riflessione della filosofia sui problemi etici si sviluppa soprattutto nei momenti in cui la compattezza e la continuità di un mondo di valori volve a mutamenti dando vita a  nuovi e imponenti correnti di pensiero e di discussione in diverse contesti .

Il dibattito in merito alla responsabilità sociale delle imprese ed al loro comportamento secondo logiche di tipo etico, ha consentito di sviluppare sia autorevoli elaborazioni dottrinarie, sia interessanti applicazioni concrete, che consentono di inquadrare, con  ampia univocità di vedute, il significato di etica d’impresa.

Una simile affermazione non pare, allo stato attuale, essere invece praticabile per quel particolare tipo di impresa che è  la consulenza, nella quale il valore fondamentale di tutta l’attività è costituito dalla professionalità individuale, singola od associata.

Emerge, peraltro, in modo chiaro, la necessità di definire un quadro dei valori su cui fondare l’etica della consulenza, soprattutto  alla luce del notevole sviluppo che l’attività ha conosciuto negli ultimi anni a livello internazionale e nazionale ed il contributo che la consulenza stessa ha saputo fornire alla crescita delle imprese ed alla modernizzazione della pubblica amministrazione.

Occorre pertanto chiedersi se sia possibile parlare di etica della consulenza e quali siano i parametri sui cui si regga.

Se al primo quesito non sussiste alcun dubbio che la risposta debba essere positiva, più complesso risulta invece ricercarne i valori fondamentali.

I valori infatti, come ha scritto uno dei più autorevoli e noti esperti della consulenza manageriale, Franco D’Egidio, “non vanno interpretati in assoluto, ma assumono significati diversi a seconda dell’ambiente, delle circostanze e delle situazioni” [4] .

Lo stesso D’Egidio, per quanto riguarda l’etica d’impresa, ritiene tuttavia che esista un insieme di valori sostanzialmente universali, identificati in :

·        responsabilità
·        integrità
·        onestà
·        lealtà
·        fiducia
·        impegno [5]

Una consulenza che è  solita a svolgere [6] :

-progetti finalizzati prevalentemente a fornire al cliente la conoscenza di un   

 opportunità di miglioramento  della gestione aziendale o il disegno di cambiamento 

 della strategia aziendale;

-progetti finalizzati a trasmettere la conoscenza di un modello o di uno strumento per diagnosticare una situazione di disagio posta dal cliente o per risolvere un problema specifico;

-progetti finalizzati a realizzare un determinato processo di cambiamento quale, per esempio, l’acquisizione di un’azienda, la modifica della struttura organizzativa e così via.

Se questi valori e questi azioni  rappresentano un riferimento universale, come possono essere utilizzati per definire un quadro dell’etica della consulenza ?

Occorre ovviamente agire in base ad un approccio globale che, pur considerando le molteplici specificità professionali ed organizzative, in cui il servizio di consulenza può articolarsi e, conseguentemente, le diversità di situazioni e circostanze in cui il consulente possa operare, consenta di ricondurre ad una riflessione sull’applicabilità di valori universali in termini di etica

In questo senso appare evidente che qualsiasi riflessione in materia, relativamente alla consulenza, debba essere affrontato da due distinti punti di partenza :

1)    l’etica nella consulenza

2)    la consulenza etica

Non si tratta di creare astratte e pretestuose differenziazioni o sofistiche argomentazioni, ma piuttosto di evidenziare la coesistenza di due terreni complementari di rilevazione dell’etica nel campo dell’attività consulenziale, che si caratterizzano per profonde differenze di motivazione e di obiettivi di riferimento.

Il primo concetto identifica, primariamente, il comportamento relativo al processo di erogazione del servizio di consulenza e fa riferimento, in larga misura, al tema assai più conosciuto della deontologia professionale.

Tale esplicito richiamo consente di delinearne i contenuti basilari, nella correttezza professionale del consulente nei confronti del cliente, nell’operare esclusivamente nell’interesse del cliente stesso, nel vincolo assoluto del segreto professionale.

Accanto a questi elementi rientrano comunque a pieno titolo anche i requisiti di efficienza ed efficacia del servizio erogato, un significativo apporto è stato dato dalla norma Uni 10771 la quale definisce il modo in cui  il servizio di consulenza debba rispondere alla necessità di migliorare la trasparenza nel rapporto fra fornitore e cliente .

L’etica della consulenza costituisce pertanto una imprescindibile bussola di orientamento per qualsiasi ente o professionista che operi in questo campo, ma non consente di fornire una risposta esaustiva al quesito iniziale relativo alla ricerca dei valori fondamentali, per i quali occorre utilizzare il secondo punto di partenza proposto. 

La consulenza etica, secondo la terminologia sopra ricordata, identifica infatti gli aspetti relativi al prodotto dell’attività del consulente, non solo in riferimento alla materia trattata, ma soprattutto per quanto riguarda le conseguenze che deriveranno dal lavoro del consulente stesso.

Possiamo pertanto definire etica la consulenza che tiene conto dell’impatto che le proposte ,in fase di elaborazione per il proprio committente privato o pubblico, produrranno sull’ambiente circostante e sui corpi sociali interessati e mostra particolare attenzione alle compatibilità fra le soluzioni tecnologiche ed organizzative ipotizzate e le esigenze di tutela delle persone.

In tal senso etica è l’azione del progettista che propone l’utilizzo di materiale che garantiscano sicurezza e riduzione di emissioni nocive nella realizzazione di infrastrutture,  come l’attività del gestore di patrimoni finanziari che evita di investire in titoli di paesi che non rispettano i diritti fondamentali della persona [7]

Per tornare alla classificazione dei valori operata da Franco D’Egidio, la consulenza etica si caratterizza per :

·        responsabilità nei confronti di tutti gli stakeholders del proprio cliente e dell’ambiente in cui vivono ed operano

·        integrità relativa al modo in cui la proposta è stata elaborata, senza l’impulso di interessi personali

·        onestà nei confronti del cliente, ma soprattutto di se stesso

·        lealtà verso colleghi e collaboratori, partecipi e coinvolti nelle scelte compiute

·        fiducia acquisita grazie al proprio comportamento

·        impegno a migliorare le situazioni con cui si confronta

del processo di erogazione del servizio e, soprattutto, condizionano la definizione degli obiettivi finali.

Analogamente a quanto avvenuto per l’impresa, la completa individuazione dei valori rappresenta un terreno libero da strutture precostituite ed è affidata, in larga misura, alle concrete esperienze che saranno realizzate.



[1] Da: Enciclopedia Garzanti

[2] Termine che deriva dal greco e significa alla lettera “amore della sapienza”; op. cit.

3Carattere di ciò che conforme alle norme morali nella percezione intuitiva di ciò che è bene e ciò che è male, da 

   Zingarelli.

[4] Franco D’Egidio L’impresa guidata dai valori – Un vero cambiamento culturale per l’etica del business,  Sperling &   

   Kupfer.

[6] Cit. da Guido Corbetta, La Consulenza di Direzione, Egea.

[7] M. Magrini , “Senza diritti umani investimenti a rischio”, Il Sole 24 ore  del 5 marzo 2002

 

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