BLOOM! frammenti di organizzazione
Pubblicato in data: 26/07/2004

IL BELLO DEL CALCIO

di Maurizio Carrer

Caro Emanuele,

Leggendo l'ultimo tuo articolo mi sembra che le tue posizioni sul mondo del calcio si siano focalizzate sulle gesta atletiche e sull'estro dei campioni. Bene, su questo terreno mi trovi perfettamente d'accordo. Anche a me piace vedere e ammirare il talento sportivo, lo vedo nel calcio, nell'automobilismo nel tennis e in tante altre discipline sportive. Lo sport che seguo più volentieri è l'atletica leggera e in questa “materia” mi sento anche competente.

Tu però eri partito da posizioni ben diverse. Il bello di internet è che ciascuno può rileggere tutta la discussione e farsi delle opinioni diverse. Io ho letto bene i tuoi contributi precedenti e un'idea me la sono fatta: nell'articolo “la Juventus di Platini” hai citato la Juventus come perfetto esempio organizzativo, comprendendo proprio tutto il team e anche oltre: i giocatori, il Trap, fino ad arrivare al presidente nella metafora che citi “Poche chiacchiere e più fatti, voglio il risultato”. Il tuo tentativo infatti e lo sottolinei in termini chiari è di “riabilitare il calcio in termini culturali”, che per te è una valida metafora organizzativa e addirittura formativa.

Secondo me se dici così ci devi mettere dentro tutto perché l'organizzazione comprende tutto: dai teatrini dei commenti ai falsi in bilancio, dalle tifoserie alle scommesse, dall'industria del merchandising alle treccine di Totti, fino ad arrivare finalmente agli attori, che sono quelli degli sputi e dei capricci: il Trap guarda caso c'entra ancora. In fondo c'entra anche la tragedia di Bruxelles citata da Gianfrancesco perché è vero che come dici tu non c'entra niente con lo sport ma c'entra eccome con il calcio e con la macchina che rappresenta, quindi con l'organizzazione che rappresenta.

Se invece, come mi sembra di capire dai tuoi ultimi interventi, la tua posizione è la valorizzazione del calcio come gioco dilettantistico e l'esaltazione delle gesta eroiche dei campioni professionisti, per intenderci di gente come Maradona che fa cose imprevedibili allora mi trovi d'accordo e fa nulla se fa i gol con la mano perché è vero che qui stiamo parlando delle sue trovate geniali.

Scriviamo di queste cose allora, hai trovato un altro appassionato come te, anch'io ho vissuto dagli spalti tante grandiose prestazioni sportive, anche se mi riferisco al mondo dell'atletica leggera, però ti devo confessare che non ho mai pianto quindi non ci metto come te grande trasporto emotivo.

Io amo l'atletica leggera come tu ami il calcio ma non posso certo farla diventare una bella metafora, perché sennò viene fuori il doping, la gestione dei grandi eventi internazionali, i campioni dimenticati in fretta e sacrificati in nome dello spettacolo, la gestione del Coni, Primo Nebiolo, Franco Carraro ecc. ecc. Bene, stiamo correndo una staffetta, ti passo il testimone ora.

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