BLOOM! frammenti di organizzazione
Pubblicato in data: 12/03/2001

How do you do mister Judson?

di Graziano Chiaro

Lo sguardo e le smorfie della signora alla mia destra, in prima fila, sono uno spettacolo da non perdere, così mi sconcentro e mi salvo in corner con la pausa per caffè. Quella mattina ero arrivato alle otto e trenta, chissà mai perché a qualcuno viene in mente di fare una conferenza alle otto e trenta del mattino. Un paesotto nella campagna della bassa veronese, una sala parrocchiale che ancora aveva i festoni attaccati al soffitto, il palco dell’orchestra ed il profumo di frittelle della sera precedente. " Sa', ieri sera abbiamo fatto una bella festa con le maschere" dice il parroco arrivato frettoloso ad aprire i finestroni, "… e gavemo bevù anca quattro goti del vin! " commenta un’altro appena arrivato. Eccomi qua, quindi, a fare il mio dovere di formatore, a parlare a questa platea sparsa della complessità del futuro prossimo. Non so perché ma a vedermeli ancora davanti mi viene in mente il film Nuovo Cinema Paradiso, con le signore sedute davanti e gli uomini tutti dietro, pronti a vedere un nuovo spettacolo, un nuovo film. Mah? Sarà perché il videoproiettore che avevo portato per le mie slides faceva proprio quest’effetto. Per fortuna che nessuno ha gridato:

" Smorza la luce!" E così attacco. Il Futuro complesso, la velocità del cambiamento, quota 50 milioni d’utenti nel mondo, il nuovo metro per misurare il cambio di velocità. " Sta cambiando il cambiamento, improvvisamente ed esplosivamente l’acqua si mette a bollire" ed ancora " L’Ingegneria del Nuovo premierà i più veloci e non i più grossi [ Bill Gates ] ", " Assegnare più spazio al coefficiente intellettuale della propria impresa" [ sempre lui, Bill Gates in: Fare Business alla velocità del pensiero ]. E’ in quel momento che sono iniziate le prime gomitate d’approvazione tra gli uomini in seconda fila e la signora alla mia destra ha iniziato la sua mimica. Prima qualche sgranamento degli occhi, eppure le slides erano belle grandi, qualche arricciamento di naso, senza raffreddore, e poi via, in una mimica sempre più ampia. Grattatine in testa, si rimette a posto sulla sedia, vuol dire qualcosa – io mi fermo per darle spazio – poi si guarda le mani e tace. Il Futuro complesso e le strade di Calvino, "Proviamo a vedere il tutto mettendoci orizzontali…" Era meglio se stavo zitto! La signora in prima fila ha immediatamente piegato la testa sulla sua spalla sinistra, per guardare la stessa slide.

Eppure questa è anche Italia, questa è anche nostra gente, quella che ogni santa mattina, domenica sì, domenica no, si alza col buio per andare chi nella stalla e chi nei campi. Nel Veronese si producono mele tra le migliori in Italia, vino dai grandi sapori, carni di sorana e poi ortaggi e frutta. Dal Veronese esportiamo verso il mercato globale. A Verona c’è Vinitaly la più importante fiera europea del vino. Nel Veronese c’è anche la "mia" signora in prima fila a destra.

Ancora lui Francesco de Gregori : " Tra il bufalo e la locomotiva, la differenza salta agli occhi … il bufalo può scartare di lato e cadere! Questo decise la sorte del bufalo , l’avvenire dei miei baffi , i mio mestiere! " Che voleva dire Francesco ? Che forse conviene lasciar perdere? Che è più conveniente , per salvare baffi e mestiere , parlare alle locomotive, nelle sale ben condizionate e con l’impianto voci della B&O [ Bang&Olufsen ] ? Che il bufalo dovrà scartare di lato per poi inevitabilmente cadere? A questo pensavo durante la pausa strategica del caffè. A Francesco de Gregori , a Randy Komisar ed il suo libro Il Tao di Silicon Valley [ la nascita di un imprenditore web] , a Viviane Forrester che scrive . " Nessuna globalizzazione al mondo impedirà ad uno scrittore di esistere" .

Eh no, signori miei, troppo comodo fare lussuose conferenze con tasmania grigi che prendono appunti con la Montblanc . Bisogna venire anche qui , nella campagna della bassa veronese. Anche qui, per capire che, se il contadino dell’Iowa , che gestisce il suo business seduto su un pick up da 8000 cc e con l’ultimo modello di ThinkPad dell’IBM , decide di alzare la cresta, noi rischiamo di rispondere con le frittelle. Capisco, non è facile parlare di email marketing quando la platea ti risponde che è comunque colpa del governo ladro [ qualunque esso sia] . Non è semplice quando al tuo sforzo oratorio nel vendere il concetto di net market come opportunità per le micro imprese , la signora in prima fila ti risponde che tanto il prezzo delle sue mele lo fa sempre quel grossista strozzino , prendere o lasciarle marcire. Non è facile, ma non dobbiamo mollare l’osso, noi che questo lavoro abbiamo deciso di farlo non solo per il becchime quotidiano , ma anche perché ci fa un po’ incazzare questo fatto che il contadino dell’Iowa vince sempre, ha sempre il sorriso più bello, il sole più splendente sopra la sua farm e le merendine più buone sul tavolo della colazione. [ Chi credete sia l’attore che interpreta lo spot del Mulino Bianco? ] Non dobbiamo mollare l’osso perché la complessità si vince dal basso , perché la si vive dal basso. E’ vero trovare oggi regole, didattiche, strade e ricette non è cosa sempre possibile , le nuove complessità dei mercati stanno veramente ribaltando tutte le logiche della competizione commerciale, chi come me si occupa di marketing ogni mattina si risveglia sempre più snobbato dai nuovi filosofi della vendita , però non posso dimenticare la prima regola del marketing anche quando indosso i panni del formatore : " Vendi valore e non prezzo . La tua qualità percepita dal bisogno del tuo cliente" E allora dopo la pausa per il caffè ho spento il notebook e ho tirato fuori il libro di Varvelli – Vincere sbagliando- ed alla signora in prima fila , ma anche agli uomini seduti dietro ho letto la pagina 59 : " Trasforma i tuoi obiettivi in previsioni e… costringi il futuro a darti ragione" e poi a pagina 33 " La fiducia tradita può darti dolore, ma la sfiducia praticata è la morte dell’azione" . Sarà stato il caffè oppure Varvelli+caffè , ma i bufali e le bufalesse in sala si risvegliarono , si scrollarono di dosso il torpore della stalla e cominciarono a sbuffare. Anche la signora in prima fila, alla mia destra non si grattava più la testa , ma sbuffava e diceva : " Voio vedare mi ci è che la vincerà!" Ecco la complessità vissuta dal basso. Piccoli ma cattivi, costringere il futuro a darti ragione. Occhio , Phip Judson che vivi nell’Iowa, occhio alla signora in prima fila alla tua destra.

Tutto questo un sabato mattina , tra le otto e trenta e le undici , in una sala parrocchiale, in un paesotto della campagna della bassa veronese.


Bibliografia
Riccardo e Maria Ludovica Varvelli – Vincere sbagliando – Il Sole 24 Ore
Bill Gates – Business @lla velocità del pensiero – Mondadori Editore
Randy Komistar – Il Tao di Silicon Valley – Il Sole 24 Ore
Viviane Forrester – Una strana dittatura – Ponte delle Grazie

Pagina precedente

Indice dei contributi