LUNGA LA STRADA E STRETTA LA VIA (DAL MARKETING)
Ho appena finito di costruire
un percorso formativo sul mutare della comunicazione nel far affari , gli anglofoni
direbbero Business Communication e riguardandolo poi , circa duecento diapositive,
mi chiedo , prima di andare in aula, se veramente il mondo dell' impresa gira
a questo modo. Quale? Direte , ma quello della cogenerazione del benessere assieme
al cliente, quello del tempo circolare del far mercato, quello dell' acquisto
come rapporto di simbiosi tra prodotto e compratore, quello delle relazioni
di apprendimento predicate nel marketing One to One. Mah, tutto giusto, ci credo
anche, dato che in aula questi concetti li porterò , ma quante sono in
realtà le aziende che applicano programmi One To One, quante sono le
imprese che si preoccupano di avere il "permesso" dei propri clienti
per poter comunicare con loro e vedere i loro prodotti con il consenso dell'
acquirente? Ossia dove inizia e dove si ferma il marketing operativo delle imprese,
di quelle che incontro in aula ovviamente. Non parlo delle grandi compagnie
, quelle che non hanno mai avuto e mai avranno problemi di budget per creare
gli uffici marketing più belli e più creativi. Quelle fanno di
professione i Prime Movers , coloro che si muovono per Primi. Quelle di formazione
alla comunicazione non ne hanno bisogno. Quelle la comunicazione la inventano,
ma gli altri?
Pochi giorni fa cercavo di convincere un imprenditore che la pubblicazione di
un Rapporto Annuale sulla sua azienda , sui suoi successi, sui suoi progetti,
sui suoi sogni futuribili e anche sui suoi profitti avrebbe aumentato non solo
la fedeltà dei dipendenti ( meglio un'azienda sana oggi che
)
ma anche il potere attrattivo verso i clienti che ricercano serietà solida
. Risposta? " Eh bravo lui, così tutti sanno gli affari miei!"
Gulp! Ma scusate, lo scopo del marketing non è quello di uscire ( in
maniera calibrata) allo scoperto , farsi vedere, apprezzare e magari farsi acquistare?
Mi sono permesso allora di chiedergli se prevedeva la creazione di un ufficio
marketing nella sua struttura. Risposta : " Guardi, io non ho denari da
buttare via in pubblicità, qui bisogna vendere altro che balle!"
Arigulp! Allora qui c'è qualcosa che non funziona: o io non ho capito
niente di quello che oggi vedo nel mercato ossia nella tipologia del bisogno
d'acquisto o chi scrive di marketing ci prende tutti per i fondelli ed ha ragione
quell'imprenditore oppure la formazione al marketing deve darsi una regolata
e ripensare profondamente i percorsi e camminare tra le P di Kotler con i piedi
di piombo.
Lo dico perché tra la miriade di corsi che in questi giorni si stanno
facendo sull' Euro Last Minute non ne ho trovato uno che veramente si ponga
ad esempio il problema di ricalibrare le P del marketing in funzione di un Euro
influsso. Eppure il problema c'è e ci sarà ancora di più
con lo scadere del countdown a Dicembre. Una valanga di economisti che spiegano
di triangolazioni, convergenze, shock asimmetrici ( ne conosco uno che questo
concetto lo vende ogni volta che va in aula) mai nessuno che si pone il problema
dell' effetto Povertà e dell' effetto Ricchezza. Chi domani prenderà
774,68 Euro al posto di 1.500.000 lire di stipendio , si sentirà più
ricco o più povero? Acquisterà con la stessa frequenza oppure
rallenterà la sua fame ? E' più a buon mercato un prodotto che
costa 0,21 Euro oppure uno che costa 415 lire ? Perché tanto costa, mediamente,
una bottiglia di acqua minerale. E chi glielo "comunica" al cliente
che è la stessa cosa, che non lo stiamo fregando, che non facciamo i
furbi con gli arrotondamenti, che vogliamo collaborare con lui per abbassare
lo stress da "decimali". Macchè, gli raccontiamo che abbiamo
l'acqua minerale , quella della stessa fonte di un anno fa , di dieci anni fa,
ma questo il cliente già lo sa e si aspetta nuove sicurezze , nuove prove
di fedeltà. Ecco perché domani mattina parlerò comunque
di marketing One To One , di marketing del permesso,di interfusione, di Seth
Godin , di Don Peppers e di Gerd Gerken , perché è giusto farlo,
ma ai partecipanti qualche esercizietto sulla P di "Paura da Euro"
glielo faccio fare giusto perché quell'imprenditore mi ha detto : "Qui
bisogna vendere altro che balle!" . Forse così facendo qualche diapositiva
mi avanzerà. Fa niente, non per riciclare poi, non per propinare minestre
riscaldate, ma tra le restanti diapositive , tra i restanti concetti dovremo
presto passarci dentro perché se l'attitudine al marketing è ancora
bellezza rara di questo il mercato se ne frega e ci passa sopra e così
le aziende patapunfete e questo mi rode. Mi rode perché di far navigare
le aziende nel mercato ne ho fatto una professione e quando un'imbarcazione
va a fondo ogni skipper ne soffre.