BLOOM! frammenti di organizzazione
Pubblicato in data: 08/10/2001

LUNGA LA STRADA E STRETTA LA VIA (DAL MARKETING)

di Graziano Chiaro

Ho appena finito di costruire un percorso formativo sul mutare della comunicazione nel far affari , gli anglofoni direbbero Business Communication e riguardandolo poi , circa duecento diapositive, mi chiedo , prima di andare in aula, se veramente il mondo dell' impresa gira a questo modo. Quale? Direte , ma quello della cogenerazione del benessere assieme al cliente, quello del tempo circolare del far mercato, quello dell' acquisto come rapporto di simbiosi tra prodotto e compratore, quello delle relazioni di apprendimento predicate nel marketing One to One. Mah, tutto giusto, ci credo anche, dato che in aula questi concetti li porterò , ma quante sono in realtà le aziende che applicano programmi One To One, quante sono le imprese che si preoccupano di avere il "permesso" dei propri clienti per poter comunicare con loro e vedere i loro prodotti con il consenso dell' acquirente? Ossia dove inizia e dove si ferma il marketing operativo delle imprese, di quelle che incontro in aula ovviamente. Non parlo delle grandi compagnie , quelle che non hanno mai avuto e mai avranno problemi di budget per creare gli uffici marketing più belli e più creativi. Quelle fanno di professione i Prime Movers , coloro che si muovono per Primi. Quelle di formazione alla comunicazione non ne hanno bisogno. Quelle la comunicazione la inventano, ma gli altri?
Pochi giorni fa cercavo di convincere un imprenditore che la pubblicazione di un Rapporto Annuale sulla sua azienda , sui suoi successi, sui suoi progetti, sui suoi sogni futuribili e anche sui suoi profitti avrebbe aumentato non solo la fedeltà dei dipendenti ( meglio un'azienda sana oggi che … ) ma anche il potere attrattivo verso i clienti che ricercano serietà solida . Risposta? " Eh bravo lui, così tutti sanno gli affari miei!" Gulp! Ma scusate, lo scopo del marketing non è quello di uscire ( in maniera calibrata) allo scoperto , farsi vedere, apprezzare e magari farsi acquistare? Mi sono permesso allora di chiedergli se prevedeva la creazione di un ufficio marketing nella sua struttura. Risposta : " Guardi, io non ho denari da buttare via in pubblicità, qui bisogna vendere altro che balle!" Arigulp! Allora qui c'è qualcosa che non funziona: o io non ho capito niente di quello che oggi vedo nel mercato ossia nella tipologia del bisogno d'acquisto o chi scrive di marketing ci prende tutti per i fondelli ed ha ragione quell'imprenditore oppure la formazione al marketing deve darsi una regolata e ripensare profondamente i percorsi e camminare tra le P di Kotler con i piedi di piombo.
Lo dico perché tra la miriade di corsi che in questi giorni si stanno facendo sull' Euro Last Minute non ne ho trovato uno che veramente si ponga ad esempio il problema di ricalibrare le P del marketing in funzione di un Euro influsso. Eppure il problema c'è e ci sarà ancora di più con lo scadere del countdown a Dicembre. Una valanga di economisti che spiegano di triangolazioni, convergenze, shock asimmetrici ( ne conosco uno che questo concetto lo vende ogni volta che va in aula) mai nessuno che si pone il problema dell' effetto Povertà e dell' effetto Ricchezza. Chi domani prenderà 774,68 Euro al posto di 1.500.000 lire di stipendio , si sentirà più ricco o più povero? Acquisterà con la stessa frequenza oppure rallenterà la sua fame ? E' più a buon mercato un prodotto che costa 0,21 Euro oppure uno che costa 415 lire ? Perché tanto costa, mediamente, una bottiglia di acqua minerale. E chi glielo "comunica" al cliente che è la stessa cosa, che non lo stiamo fregando, che non facciamo i furbi con gli arrotondamenti, che vogliamo collaborare con lui per abbassare lo stress da "decimali". Macchè, gli raccontiamo che abbiamo l'acqua minerale , quella della stessa fonte di un anno fa , di dieci anni fa, ma questo il cliente già lo sa e si aspetta nuove sicurezze , nuove prove di fedeltà. Ecco perché domani mattina parlerò comunque di marketing One To One , di marketing del permesso,di interfusione, di Seth Godin , di Don Peppers e di Gerd Gerken , perché è giusto farlo, ma ai partecipanti qualche esercizietto sulla P di "Paura da Euro" glielo faccio fare giusto perché quell'imprenditore mi ha detto : "Qui bisogna vendere altro che balle!" . Forse così facendo qualche diapositiva mi avanzerà. Fa niente, non per riciclare poi, non per propinare minestre riscaldate, ma tra le restanti diapositive , tra i restanti concetti dovremo presto passarci dentro perché se l'attitudine al marketing è ancora bellezza rara di questo il mercato se ne frega e ci passa sopra e così le aziende patapunfete e questo mi rode. Mi rode perché di far navigare le aziende nel mercato ne ho fatto una professione e quando un'imbarcazione va a fondo ogni skipper ne soffre.

Pagina precedente

Indice dei contributi