BLOOM! frammenti di organizzazione
Pubblicato in data: 25/06/2007

TRE FAVOLE

di Galileo Dallolio

Tavoletta notturna

Il  Cielo in vacanza ovvero storiellina di Capodanno
Una favoletta notturna
Storia di un Signore che poi si chiamò Oscar
Storia del diamante blu
Il Signor Pericolo
La nascita un po’ speciale del carbone
La favoletta della  Parola Nuova
Storiellina di una rosa un po’ speciale
Nonno Sonno
Rumore

 (1980)

 

Mi consideri un sogno

Egli venne una volta da me
nel pomeriggio
(allora stavo ancora coi miei genitori)
e poiché entrando
svegliò mio padre
che dormiva sul divano,
invece di scusarsi
disse
con immensa dolcezza
alzando le braccia
come per scolparsi
e attraversando la stanza
in punta di piedi

“ Scusi,
mi consideri un sogno”

 

Max Brod,  Franz Kafka, Biblioteca Moderna Mondadori, 1956, a pag. 87 (1)

 

Il cielo in vacanza ovvero storiellina di capodanno

 

Un bel giorno il cielo decise di prendersi una vacanza e andò a  cercarsi un albergo
Ne scelse uno in cima ad una collina.

  1. TOC,TOC
  2.          Chi è?
  3. Sono un ospite
  4.           Ma non vedo nessuno?!
  5. Appunto sono dappertuto, e oggi voglio riposare. Sono il Cielo.
  6.          Il cielo….?!  Oh Dio mio…..s’accomodi pure!
  7. Grazie, Grazie , bravo giovine. Posso vedere la stanza?
  8.           Ma certamente signor Cielo

                         Una leggera brezza seguì il povero albergatore mentre
                          Trasecolando saliva a grandi passi i gradini della scala.
BENE, BENE
                           disse il cielo,
mentre l’albergatore apriva la porta della stanza.
                            E proprio in quel momento le tende delle finestre si gonfiavano,
                             come mongolfiere e i fiori che guarnivano il davanzale si
                              ravvivavano per vedere meglio chi stava entrando.
BENE,BENE
                            disse ancora il cielo
QUANTO COSTA QUESTA STANZA?

Ma veramente non saprei…..Non mi è mai capitato di avere un ospite come lei.
VANNO BENE DUE VOLI Di RONDINE?
OPPURE UN’ORA D’ARCOBALENO?
O IL SERENO DOPO LA TEMPESTA?
         Ma veramente io……

                              Non fece in tempo a concludere la frase che nella stanza si fece
                              notte e il Cielo si mise a russare.
                              
Sul soffitto cominciarono a spuntare tante piccole stelle.
                     “Una notte fonda in pieno giorno, Dio mio…”
pensò fra se lo stupefatto
                              l’ albergatore,
“ma che strano cliente e che strana giornata e che
                              belle stelle…..”

Orione, Arturo, Sirio, le Pleiadi nel frattempo si stavano lentamente incamminando verso il soffitto mentre dallo specchio stavano uscendo l’Orsa, la Stella Polare, il Grande Carro e poi il Piccolo, Il Sagittario, Il Capricorno, i Pesci, il Cancro.
Poi apparve una cometa, poi un’altra ancora.
Infine arrivarono i Capidanno di tutto il mondo e anche questo di oggi.
Era portato in girotondo da quattro bellissime bambine: Sara, Laura, Elena e Tristana e c’era anche Sergio e Armando.
Altri Capidanno danzavano con Claudia, Elisabetta, Daniela, Riccardo, Beatrice, Emma, Manuela, Elisa, Vittorio,Alessandro e tanti altri bambini.

Poi c’era un satellite che faceva bip bip.
Insomma una grande festa.

L’albergatore di fronte a questo spettacolo fu felice, tanto felice che prese una sedia e si addormentò.

Lo svegliarono un fruscio ed un battito d’ali.

       “Ma possibile che entrino due rondini in albergo proprio oggi”

  1. disse a voce alta la moglie dell’albergatore -

“oggi, a capodanno, le rondini dovrebbero essere altrove.

Ehi sveglia, non vedi che è finito il maltempo.

Non nevica più ed è tornato il sereno.
E’ una bellissima giornata.

L’albergatore sgranò gli occhi, gli parve di vedere l’arcobaleno e corse in cucina a prepararsi una bella colazione e a festeggiare il primo giorno dell’anno.


                
UNA FAVOLETTA NOTTURNA

Si era fatto tardi.
La signora notte era in pensiero.
Suo marito il Sole, non era ancora rincasato.

Finalmente all’orizzonte, in un bel colore rosso e giallo, apparve il Sole, stanco e raggiante.

“E’ tardi, domani ti devi alzare presto.
Ti stavo aspettando, ero molto in ansia.”

        “ Ma è estate, le rispose il sole, devo maturare il grano, i gigli, le albicocche,
         i meloni e c’è bisogno di me dappertutto.”
Detto questo si mise a tavola e sorrise alle figliole.

La Luna e le Stelle gli risposero con un bacio e lo salutarono perché, come ogni sera,
stavano uscendo per andare alla gran festa presso lo zio Cielo.

La signora Notte, finalmente calma, disse allora alle mamme e ai papà di chiudere le
finestre e ai bambini di spegnere la lampada sul comodino.

E tutti si addormentarono felici e contenti.


IL SIGNOR PERICOLO

Il signor Pericolo si era stancato di ritrovarsi sempre da solo.
Lui, per mestiere, stava vicino alle spine di corrente o alle pentole sulla stufa o dall’altra parte della strada.
Che colpa aveva se le mamme dicevano sempre ai loro bambini “stai lontano da pericolo, non attraversare la strada che c’è pericolo, non avvicinarti alla pentola che c’è pericolo…..?!
In fin dei conti lui doveva proprio restare in mostra e farsi vedere in quelle situazioni che potevano procurare brutte sorprese ai distratti.
Da quando poi si era trasferito in città era molto indaffarato perché doveva andare dappertutto.
Ma era giusto che un signore così utile dovesse essere così solo e così poco considerato?
Pensa e ripensa e gli venne in mente che in via dei Calmi al numero uno abitavano due sue amiche d’infanzia, la Signorina Prudenza e la  Signorina Calma.
“Volete venire a farmi compagnia?”  chiese loro
“Sono sempre solo”.
Perché no!
Risposero Prudenza e Calma che si annoiavano un po’ nella loro casetta di vetro e dove Prudenza non apriva mai la finestra per paura di un colpo d’aria.
Da allora Prudenza, Calma e Pericolo si fanno compagnia e sempre più spesso si sente dire “vado con calma e con prudenza dove c’è pericolo”.
E tutto fila liscio: si attraversano le strade che è una bellezza, si mette la spina nella corrente senza paura, eccetera eccetera
(e ognuno di voi pensi dove ha incontrato il Signor Pericolo).
Ma cosa hanno di speciale Prudenza e Calma?.
Ve lo dico in due parole.
Calma e Prudenza prima di fare le cose ci pensano.
Attraversano la strada con attenzione, se vanno vicino alla spina di corrente, prima si asciugano le mani, ecc.ecc. e tutto così fila liscio.


1 - La citazione di Kafka  merita un commento. Il 3 giugno ho trovato al mercatino dei libri la biografia di Kafka,
scritta dal suo fraterno amico Max Brod .
Chi ama Kafka - io andai a Praga nel 1968 per visitarne la città- deve tutto a Brod. E' merito suo se possiamo leggere Il Processo, Il Castello, America. Come è noto Brod, con enorme coraggio, disattese al giuramento di bruciarli.
Ebbene il 3 giugno del 1924 Kafka moriva ed io, a Pavullo,lo stesso giorno, scoprivo la sua biografia e la citazione che qui allego.
Aggiungo infine che Kafka è nato il 3 luglio del 1883

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