BLOOM! frammenti di organizzazione
Pubblicato in data: 10/12/1998

CON UMILTÀ E DETERMINAZIONE?

di Carlo Canepa

Perchè la pizza viene pagata volentieri, ma non altrettanto modi per conoscere, per imparare, per apprendere, per intuire i mutamenti?
Perchè soltanto il cibo dà soddisfazione e certezze?
Perchè solo i riferimenti al passato danno credito?
Perchè l'apprendimento non viene considerato un fatto personale, ma solo finalizzato ad eventuali guadagni?
Perchè lasciare la strada vecchia per la nuova?
Perchè l'umiltà viene scambiata per debolezza?
Tutto questo appartiene al pensiero Lineare.
Possiamo entrare nel pensiero Sitemico, restando legati alla certezza di un ruolo in una scala gerarchica ?
Forse è possibile fare tesoro del passato per rinnovarlo: Essere "o" non essere è un problema. Essere "e" non essere è armonia.
Abbiamo semplicemente unito qualcosa che prima era separato.
Dopo avere arrampicato per arrivare ad un ruolo riconosciuto dall'esterno, possiamo anche trovare un pianerottolo per riposarci un attimo.
Guardando alla prossima scala, si può tentare di sentire il piacere corporeo:
al primo gradino gioisco del movimento di contrazione-espansione dei muscoli, poi mi stupisco della respirazione, pensando allo scambio tra ossigeno e anidride carbonica nella linfa vitale, poi alle diverse reazoni della pelle, poi alle informazioni che ci dà lo sguardo, l'udito, il tatto.
All'ultimo gradino sento i battiti accelerati del cuore che in armonia a tutti gli altri Sistemi mi ha permesso di salire.
Non credo ci sia niente di sconosciuto, c'è semplicemente una maggiore attenzione. Non vedo destrutturazione, vuoto, ambiguità, caos.
Si tratta, come nell'esempio sopra, di unire qualcosa che prima stava separato.
Perchè tutti continuano a girare intorno al problema? Sentire ascoltare gioire, all'agire intelligente di corpo "e" mente è così degradante?
La musica classica è un interagire di molti strumenti in armonia ed è molto considerata.
Quanto dolore si dovrà ancora sopportare per assumere dignità senza "EGO"? per passare dall'oggettività alla soggettività? per lasciare il superficiale per il reale? per passare dal potere alla consapevolezza?
Sono facili gradini di gioia sui quali si dimenticano molti fardelli pesanti.

Pagina precedente

Indice dei contributi