BLOOM! frammenti di organizzazione
Pubblicato in data: 22/10/2000

DELIVERY AND CONTENTS

di Emanuele Fontana

Dopo i primi esaltanti anni del far west telematico, dopo l'escalation di alcune rivoluzionarie società web oriented e dopo i milioni di utenti "auto-alfabetizzati" con il web, si cominciano ad intravedere le prime riflessioni sulla rete e per la rete. Riflessioni puntuali e precise che permettono di orientarsi nella rete, conoscendo, non vorrei dire in anticipo, ma comunque con certi margini di anticipazione, i possibili scenari evolutivi.

A grande velocità si stanno affermando modelli di business innovativi ovvero old style che sostanziano la rete delle reti concedendogli dignità di strumento di business (oltre tutto quello che già significa).

Cardini fondamentali del passaggio a strumento di business, nel senso, perlomeno, di strumento per fare e-commerce, sono sostanzialmente, due non marginali aspetti: la logistica e i contenuti.

Delivery ovvero tutto quello che riguarda la spedizione delle merci vendute via web. Possono essere venduti migliaia di unità di un bene in poche decine di minuti ma poi questi quantitativi arriveranno a destinazione in tempi accettabili e a costi contenuti?

Inutile vendere il Provolone dell'Abruzzo in Giappone alla velocità del battere di un ciglio, se poi, come spesso accade, l'acquirente riceverà la merce dopo quattro giorni, troppi per la corretta conservazione del Provolone in viaggio, e con una maggiorazione nel costo di acquisto di un buon 20% per spese di spedizione. Quando sorgerà un altro bisogno di latticino tipico il sito del venditore di Provolone dell'Abruzzo non sarà nemmeno preso in considerazione dal Giapponese innamorato delle specialità italiane.

Dunque un primo fondamentale aspetto dell'e-commerce è senza dubbio il fatto di poter riuscire a consegnare in tempi brevi e a basso costo.

Ma anche l'altro aspetto, quello dei contenuti, lascia ampi margini di incertezza. Ad una panoramica generica dei siti delle new-company web oriented si vede come in realtà al gradevole aspetto del portale o del sito generico non corrisponde un altrettanto soddisfacente contenuto nelle pagine di secondo, terzo, quarto livello.

Niente di preoccupante se si vuol solo testimoniare una presenza. Ma se si cerca di vendere qualcosa, specialmente nel contesto business to consumer, è necessario fare di più. E’ necessario avere a disposizione copy e addetti all'editoria on line che sappiano riempire di contenuti un ipertesto spesso troppe volte generalissimo e nulla più. Si vedono prodotti ben descritti ma mancanti di foto o, al contrario grandi foto ma scarse descrizioni. Se non si può toccare. si vuol conoscere.

Delivery e contents perciò diventano criteri di verifica dell'efficacia e dell'efficienza di una società che vuol vendere attraverso il web. Criteri che non possono essere sottovalutati specialmente da chi vuol proporsi in una nicchia di mercato.

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