BLOOM! frammenti di organizzazione
Pubblicato in data: 28/01/2008

STORIA BREVE 2 (1): TEMPI MODERNI. QUEL CHE CAMBIA. ALTRI MOMENTI. ALTRI MODI

di Matteo Gallello

“Su chi si perdanu tutti chidi belli portugalli!” (2) – dice mio padre amareggiato, durante una conversazione serale.
Parole sgualcite.
Tra una descrizione e un lamento, una risata e una critica, si consumano le conversazioni telefoniche.
Di sera.
Per un resoconto totale. Per un discorso organico, durevole.
Parole che narrano azioni quotidiane.
Azioni che narrano parole quotidiane.
Senso di vera attrazione che sfocia in cura amorevole per la terra.
Abnegazione.
Dedizione incondizionata. Come un figlio.
Non si pretende. Non si aspetta.
Senza fretta. Capire il gioco di Kairos.
Osservare le sconfitte con occhi acquamarina, tormentati, preludio della reazione.
Rispondendo sempre con amore.
Per amore.

“Percepisco vibrazioni di serenità da quando non lavora più.” – penso, e non ricordo se decodifico in senso fonetico di mio padre a mia madre.
“E’ sempre diviso tra vigna, aranceto, orto, animali e oliveto. Io non capisco come faccia con quel menisco.” – sospirando risponde mia madre, a far prevalere forzosamente la sua preoccupazione.
Consiglio lei di non trascurare i valori spirituali, gli “slanci vitali” di mio padre, anima contadina.
“Domani dobbiamo anche travasare il vino. Siamo sempre occupati, sempre indaffarati.
Non dovrei dimagrire facendo tutto questo movimento?”
“Madre, Kronos è inesorabilmente fallimentare. Sono solo passaggi di Tempo. Buonanotte.”

Mio padre il giorno seguente ha raccolto quante più arance poteva.
Fischiettando i motivetti della banda del paese.
E con la prospettiva di recarsi in un paesino di montagna a barattare i frutti della sua terra.
Con patate.
Senza guadagno.
Senza perdite.
Per eguaglianza.
Per amor proprio e filantropia.
Per colmare mancanze.
Per tempo che avanza proprio quando è riluttante.
Dovere libero da vincoli. Leggero e gentile.
Controcorrente.
Altre direzioni.

Mio padre.
Pelle spessa, arsa.
Impronte sempre scure, terrose.
Unghie sporche e solchi pesanti sulle mani.
E una sensibilità commovente.
La possibilità di stare in silenzio.
Un cuore caldo in uno sguardo severo, impenetrabile apparentemente.


1 - Le storie brevi dispongono di un elevatissimo potenziale.
      Interpretazioni. Ricostruzioni. Soggettive. Inscape.

2 - Si sprecano tutte quelle belle arance.

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