BLOOM! frammenti di organizzazione
Pubblicato in data: 30/03/2009

IL CASO

di Gianfrancesco Prandato

Di solito doveva spingere, ma invece la porta si aprì senza fatica. L’archivio era sotto, due piani sotto. Ed è lì in archivio che, tra gli scaffali mobili, vide il dott. Gualtieri.

Fu una visione breve. Non era neanche sicura che lui la avesse vista. Aveva richiusa la porta  in un secondo,  quasi si fosse chiuso un sipario, cercando di scomparire come sotto il mantello di Harry Potter.
Risalendo le scale non poteva dimenticare l’espressione del dott. Gualtieri, così fissa, estatica, in attesa di un divenire prossimo.
E tutto questo le ricordava il caso, la logica del caso, il peso del caso.
Cosa è il caso, esiste il fato?
Cosa è casuale? Qual è il peso del caso nella vita delle persone e nell’evoluzione del mondo?
A Sarajevo,  per esempio,  il 28 giugno 1914,  Gavrilo Princip divenne un assassino per caso.
Quella mattina uno dei  suoi complici  aveva lanciato una bomba contro la macchina dell’arciduca austriaco. Dopo avere rimbalzato sulla fiancata l’ordigno  era esploso contro il veicolo successivo, ferendo due ufficiali al seguito di Francesco Ferdinando. Gli assassini erano stati arrestati e gli ufficiali ricoverati in ospedale. Ferdinando aveva proseguito la visita ufficiale. Una volta in municipio e dopo aver presenziato alla cerimonia, chiese di essere condotto in ospedale per visitare gli ufficiali feriti. Scegliendo un percorso non programmato l’autista, tale Franz Urban, sbagliò strada. Si immise in una strada stretta e senza possibilità si cambiare direzione. Accortosi dell’errore fece retromarcia lentamente e Gavrilo si trovava lì, deluso dal fallito attentato, dell’incapacità dei suoi compagni,  si trovava lì dall’altra parte della strada, vide l’auto ferma, il bersaglio davanti a lui, due colpi,  due centri arciduca e moglie, entrambi morti prima di arrivare all’ospedale. Questo è l’inizio, questo è la causa, almeno formale dei milioni di morti causati dalla prima guerra mondiale. Una fatale,  sfortunata coincidenza, una serie di scelte imprudenti, che guidano a un evento epocale o il caso, il caso che offre a uno spiantato l’occasione di entrare nella storia? 
 O nel film Psyco, l’omicidio sotto la doccia di V. Leight, il più celebre omicidio della storia del cinema,  avviene solo perché lei sbaglia Motel. Il film esiste solo per questa coincidenza, lei si sente stanca, si ferma alla prima insegna, sceglie casualmente  quella sbagliata.
E il caso sicuramente  è  un fattore che guida anche le organizzazioni. Glielo aveva raccontato tanti anni addietro un formatore, ispirandosi a  Karl Weick, alla psicologia sociale dei processi organizzativi,e al  peso dei comportamenti concatenati.
 La aveva colpita molto la storia degli indiani che leggendo nelle ceneri del fuoco del campo la  strada dei caribou, cambiavano di fatto territorio di caccia ogni anno, permettendo alle mandrie di riprodursi. incredibile! Le sembrava una razionalizzazione postuma, e se fosse tutto vero? E se davvero qualcuno sapeva leggere le ceneri? Dare un senso successivo agli eventi non ci sarebbe le sembrava un oltraggio al fato.
Il fatto che lei avesse deciso di scendere in archivio per recuperare le fatture  delle ditta Archiuri
 relative all’anno passato e durante la pausa pranzo, era un caso; come lo era la presenza del dott. Gualtieri, estatico con davanti a lui, inginocchiata, come nella più scontata iconografia di  migliaia di fumetti piccanti, la Franca.
La aveva riconosciuta dal profumo e dalla recente tintura di capelli di un improbabile biondo platino.

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