BLOOM! frammenti di organizzazione
Pubblicato in data: 08/09/2003

Emanuele Fontana

Abbandonare Microsoft e passare all'Apple MacIntosh?

recensione di:

Scott Kelby
MacIntosh.... la nuda verità
Mondadori Informatica - Milano 2002
Ed. originale: Scott Kelby, Macintosh…The Naked Truth, New Riders, 2002

Con uno stile molto informale e una taglio decisamente cool, l’autore descrive le tappe per diventare un vero Mac fanatico. Apologizza il suo sistema operativo preferito e denigra il resto del mondo prescindendo dal fatto che il resto del mondo non si cura né di lui né di Mac, ad esclusione degli esperti di grafica.
Scott Kelby, intelligente direttore di una rivista americana su Macintosh, Mac Today, dettaglia passo a passo le caratteristiche del suo mondo confrontando, in un crescendo di esilaranti scenette, il sistema operativo della Apple con il mondo dei PC dominato da Microsoft.
Indubbiamente fin dalle prime pagine si capisce la volontà ironica del lavoro che non può che essere un frutto della competenza di un operatore quotidianamente al lavoro sul computer. Non si tratta infatti di un saggio di informatica classico realizzato sulla discussione tecnica di caratteristiche appartenenti ad un sistema o ad un altro. E’ per lo più un confronto fra quello che rende facile utilizzare una cosa e quello che rende difficile utilizzarne un’altra. Posto che però è la seconda logica ad aver vinto.
Sconfina, simpaticamente, nei modi di vivere degli utenti e definisce linee di condotta più o meno efficaci nell’approccio all’informatica.
Se da un lato nessuno gli ha chiesto niente, come ci dice più volte, dall’altro si vede come la grande passione lo sottragga a volte alla razionalità dell’analista. Vivere il mondo Mac per Kelby è un po’ come tifare per una squadra di calcio. Bisogna crederci e basta. Succeda quel che succeda.
Tanta deferenza non può che far piacere al management Apple che però, a dir di Kelby, non si interessa affatto del proprio vantaggio strategico. Preferisce, a volte, uscirsene con prodotti innocentemente buoni ma poco sfruttabili o addirittura, regalare alla concorrenza preziosi spunti per evolvere la produzione.
Non si contano perciò le critiche al management della Apple ma anche in questo caso giocato simpaticamente su una logica del voler farsi del male, che tutti i tifosi condividerebbero immediatamente.
Rimanendo fedele all’iconografia dell’utente americano di computer degli anni 70-80 Kelby si immedesima con il prodotto che utilizza scavando nel mito della prima decisiva rivoluzione informatica. Adora la Apple per la costanza con la quale innova, ringraziandola ad ogni pagina per aver aperto a tutti le porte dell’informatica applicata al quotidiano.
Scartando con leggerezza il fatto che Apple sia posizionata su una nicchia di mercato inattaccabile e non soggetta a concorrenza per i prossimi anni, che nel settore informatico corrispondono quasi ad ere geologiche per il resto dell’umanità, il Mac utente e Mac fanatico Kelby insiste sulla bontà del sistema operativo e sulla facilità di utilizzazione della macchina. Propone una mondo alternativo al PC, dominato da un Mac buono, democratico e soprattutto affidabilissimo, senza tener conto magari che la prima ad avervi rinunciato è proprio Apple. Dopo tutto gli utili crescono di trimestre in trimestre, cosa si vuole di più.
Una volta capita l’intenzione dell’autore, e non ci vuole molto, il libro diventa godibilissimo proponendosi sotto vari aspetti.
Per chi non si intende di computer, ammesso che al giorno d’oggi esista ancora gente del genere, il libro può essere letto come una divertente introduzione al mondo informatico. Per chi lavora con i PC c’è da dire che il libro crea molti dubbi, anche se poi il fatto di ritrovarsi in ufficio con tutti i colleghi impegnati a sudare sul loro XP, ti fa capire che diventa difficile cambiare da un giorno all’altro.
Rimangono gli utenti avanzati e solitari del computer. Per loro, che probabilmente hanno già fatto la scelta definitiva, questo libro è utili per paragonare un sistema PC con il mitico Mac. Se ti lasci trasportare ti fa venir voglia di passare alla mela colorata alla prima occasione.
Esiste, nella parte centrale del libro, una mini rubrica con lettere esilaranti scritte da utenti PC alla redazione di Mac Today: le risposte sono ancora più divertenti.
Nello stesso tempo, a margine della rubrica riprodotta c’è un divertente test per sapere se sei un utente adatto a Mac o al PC. Strutturato in venti quesiti ti permette di scoprire la tua vocazione. Io mi sono ritrovato Mac utente potenziale.

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