BLOOM! frammenti di organizzazione
Pubblicato in data: 20/06/2005

Gianfrancesco Prandato

UN'IMMAGINE REALISTICA DI COSA E' VERAMENTE L'AMERICA

Recensione , anzi inno a un libro progressista:

David Polansky, L'impero che non c'è. Geopolitica degli Stati Uniti d'America, Guerini e Associati, 2005

Angelo Guerini, editore anticonformista poco presente sulle pagine dei quotidiani di moda come “La Repubblica”, editore che ci ha dato memorabili libri sul genocidio degli Armeni, nella collana SGUARDI SUL MONDO ATTUALE, dopo i libri di Gino Strada, Magdi Allam, e altri,ci regala un altro libro importante, un libro che offreuna immagine realisticadi cosa è veramente l’America.

E’ interessante vedere come in La Repubblica Libri che esce ognisabato, l’America sia rappresentata da libri sui Neo Com, su Abu Ghraib, sui testi di Chomsky, ma manchi un solo accenno, unasemplice recensione di questo libro.Ripeto lo trovosingolare, come lo è la mancanza di volontà di capire, di studiare, che contraddistingue molti Europei, come lo è il successo di libri Teologici come “L’impero” di Negri.

Polansky ha scritto un libro eccezionale, anzi unico e impedibile, perché e’ divulgativo, lo ha fatto cercando di spiegare i motivi,le ideee l’ideologia profondamente antimperialistache muove l’America.Un libro che risponde alperché nonostante tutte le guerre che hanno vinto non hanno mai invaso il mondo, il perché sono venuti a liberare l’Europa nella Seconda Guerra mondiale e se ne siano poi tornati a casa senza lasciare un governatore, senza dominarci, ma lasciandociil loro dono più prezioso la Libertà.

Un’opera originale che rovescia stereotipi consolidatiche sento ad ogni cena a cui partecipo, in cui si vede bene la distanza tra una Europa conservatrice e impaurita e una America progressista e votata all’evoluzione delle sfide impossibili, che pensa alla democrazia come al bene supremo per l’uomo, un libro che ci aiuta a pensare l’America, sfida quasi impossibile per un Europeo.Un libro che definirei “vero”, da leggere e da rileggere per capire l’antiMacchiavellismo che ispira la politica estera americana.

Tutto questo senza arrivare ai deliri para religiosi della Fallaci che rientra nella categoria di Negri, anche se dalla parte opposta, ma spiegandoci la storia di questo paese, ancora poco conosciuta e studiata, la carta costituzionale e il suo ordinamento e, soprattutto,di come possa un paese nascere e prosperare senza una nazione.

Infine sempre in La Repubblica di sabato leggevo delle ennesime rivelazioni sullastrage di Srebrenica, perpetuate da Mladic. 8000 mussulmani civili e inermi uccisi per odio razziale, in una guerra, troppo presto rimossa. Una guerra che l’Europa non ha saputo prevenire, ne’ far finire, in cui gli Americani hanno giocato ancora il ruolo decisivo.8000 civili in una sola strage,non “protetti”da deboli soldati Europei, che si sono arresi alle truppe dei paramilitari Serbi senza sparare un colpo.

E’ banale dire che se al posto degli Europei ci fossero stati i Ranger Americani o i Marines probabilmente questa strage non ci sarebbe stata.


Lo ho recensito e stroncato gia’ nel 2001!

 

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