BLOOM! frammenti di organizzazione
Pubblicato in data: 31/07/2006

Gianfrancesco Prandato

RECENSIONI PER L'ESTATE: DAL NON GLOBAL AL MANAGEMENT PER LA PARTITA DEL 15 AGOSTO

 

Richard K. Morgan, Market forces, Random House, 2006

Romanzo di fantascienza contemporanea con forte accento No Global.

Quale è il fine del capitalismo? E’ finito il comunismo non resta piu’ nulla a fermare la forza del mercato. Il mercato non e’ piu’ regolato dalle leggi, la globalizzazione e’ ormai spinta dalla forza, la forza delle Corporations. Nelle imprese multinazionali di questo libro gli executive (li chiama proprio così) sono in realtà degli Hit Man, dei killer, che tra board room, pianificazione strategica e agguati portano avanti i piani e le politiche aziendali, tutte rivolte a conquistare i paesi emergenti per assicurarsi le loro risorse. I loro clienti sono i vari dittatori e le loro famiglie, i loro intermediari;movimenti pseudo rivoluzionari. E poi ci sono i sicari degli altri, con un immancabile Nakamura nella parte avversa.

Morgan offre un bell’affresco,molto verosimile di cosa ci puo’ accadere nel futuro,supportato in questoda una ottima conoscenza delle teorie manageriali e da un approfondito lavoro di backgroundsugli innumerevoli testi dello squilibrio economico e sui limiti del capitalismo, primo fra tutti quelli diJ.K.Galbraith..

Il mondo dello scontrotra imprese sono i mercati emergenti,Colombia, Cambogia, i colpi di stato sono dei take over aziendali, e non c’e’ piu’ differenza tra finanza e assassinio.

Commistione totale tra servizi segreti , violenza e economiae finanza. La vita aziendale e’ poi ben descritta, con la minuzia delle riunioni, i colpi bassi, le cordate, i giochi di potere. Uccidere per delle opzioni e la pensione, invece che farlo per la mafia o il crimine.

Un affresco affascinante in romanzo veloce secco, con grande dominio del linguaggio e della trama e una grande sorpresa: cosa succede poi se un executive sposa la causa dei paesi emergenti, si convince che serva piu’ giustizia sociale, lascia da parte le sue stock option e comincia a uccide per un ideale di uguaglianza, affascinato da un vecchio rivoluzionario che crede nell’uguaglianza? Anche chi ha le stock otion può avere crisi di coscienza?

Siete no global o avete dei dubbi su dove il mondo dell’economia capitalistica andrà a finire? Vi piace la letteratura di fantascienza , ma siete troppo vecchi per credere alle astronavi? Questo è un libro che vi piacerà Il risultato e’ intrigante perchéesprime un futuro , compatibile con il nostro presente. Lo crea solo sviluppando un po’ i temi che viviamo ogni giorno, rendendoli compatibili con il nostro vissuto quotidiano.

Di qualità eccezionale il lungo dialogo tra Faulkner e il suo mentore sul significato di fare impresa. “Noi siamo qui per i soldi caro Faulkner” lo apostrofa il suo mentore.

Tra le fonti esplicite N. Chomsky, eM.Moore

John Perkins, Confession of an economic hit man, 2005; trad. it Confessioni di un sicario dell'economia. La costruzione dell'impero americano nel racconto di un insider, Minimum Fax 

Autobiografia narcisistica, mediocre , ma con spunti interessanti.

Perkins chi è costui, come ami non lo abbiamo sentito prima?

Già, Perkins si vuole candidare al premio Nobel dei No Global e in parte ci riesce

Perché e’ passato all’altra parte , già dipendente di una agenzia governativa che lavora con il Fondo Monetario, e svela il loromodus operandi. Racconta al grande pubblico come esistano delle agenzie in Usa che manipolano i dati economici dei paesi del terzo mondo per finanziare opere di costruzione alle spese della comunita’ mondiale, con i soldi di Banca Mondiale e Fondo Monetario, per poi portare in bancarotta le economie dei paesi emergenti e poi impossessarsene attraverso il controllo del debito.

Ebbene ecco il complotto. Il taglio del libro è però nuovo perchéautobiografico, dal di dentro. Infattiracconta come ha fatto alcuni di questi piani e offre degli spunti interessanti sull’economia mondiale.

La tesi non è nuova,si legge ovunque, ma la novità e che Perkins in questi ambienti ci lavorava e ci ha fatto carriera. E’ un po’ come il personaggio di Market Forces, mr. Faulkner, colto da rimorso ha cambiato strada. Il libro è discutibile fin che si vuole, e francamente mal scritto, ma con tratti interessanti, specie quando parla del Centro e Sud America, di Noriega, degli incidenti che poi secondo lui sono omicidi, che accadono in continuo ai leader popolari. Per me un angolo diverso dal normale, non posso dire se vero, ma a tratti sicuramente verosimile. Dalla lettura chi pensa che gli Usa governino in modo sotterraneo il mondo, ci trova quel che crede, chi non lo pensa ha qualche motivo di riflessione. Una frase per riflettere sulla storia “Prima arriviamo noi con i nostri piani economici, se non funzionano mandano i sicari (gli sciacalli), se falliscono anche loro, allora e’ il tempo delle truppe; l’invasione.” 

Ian McEwan, Saturday, 2005; trad. it Sabato, Einaudi. 

Romanzo d’autore 

Dichiaro come premessa che per me McEwan e uno dei più straordinari scrittori di lingua inglese del secolo.

Colto, dettagliato,drammatico, l’ autore di uno dei piu’ bei libri del secolo (Bambini nel tempo) ci regala ormai un romanzo ogni 2 anni. Ed è un po’ troppo. Non che Saturday non sia bello, e’ ben scritto. Partecon una idea forte e alta contenere il romanzo in un giorno come l’Ulisse di Joyce. La trama e’ladescrizione di una giornata di un chirurgo vascolare, sospesa tra vita e morte tra moglie e amante, tra figli e parenti una giornata borghese in cui irrompe improvvisa la violenza dai tombini della società. Episodi imprevedibili si accumulano e si intrecciano, verso un mescolarsi finale senza sorprese, ma ben congeniato. Cerco il romanzo perfetto dice in una intervista, e questo aggiungo io caro maestro non lo e’, anche se la scrittura e’ di alto livello, godibilissima e di raffinato mestiere. Ma perché esercitarsi in questo continuo esercizio, mi chiedo? Specie quando si ha già avuto grande successo letterario, cinematografico (cani neri, il giardino di cemento e altri) e economico? Che fosse un grande.lo sapevamo già, questo non aggiunge nulla.

John Berendet, The city of falling angels, Penguin, 2005

Diario di una permanenza. 

L’incipit di questo libro e’ un evento tragico che tutti gli innamorati di Venezia non dimenticano: l’incendio della Fenice. John arriva la sera prima a Venezia e decide di rendere omaggio a questo lutto urbano che ha visto in prima persona. Un incendio a Venezia non e’ solo un fuoco e’ un vulnus perenne e’ il rischio della fine della città, così sospese sull’acqua e’ il suo teatro ne e’ uno dei simboli piu’ magici. Il lutto della città colpisce, e conduce l’autore attraverso i piu’ strani percorsi di conoscenza. Un libro scritto in anni, con una conoscenza dei fatti e delle persone piu’ disparate della citta’ con ritrattie racconti memorabili. Le storie di Volpi, Ezra Pound, i Guggenheim, le diatribe tra i vari eredi diSeguso, le passeggiate per la citta’ i ritratti di gente qualunque, si intrecciano con l’inchiesta sull’incendio condotta dal giudice Casson fino alla condanna dei suoi responsabili. Un libro fresco di un genere che non saprei definire sospeso tra vari generi, con un grande amore per la città stato e le sue anime, cattura la doppia appartenenza dei veneziani che sono prima di Venezia e poi italiani, illuminando questo isolamento, unico dettato dalla geografia con la laguna, ma che diventa poi intellettuale e emotivo. Un quaderno di impressioni scritto in quasi 5 anni di permanenza su unacittà facile da vedere ma difficile da conoscere.

William Gibson, Pattern recognition, 2005; trad. it. L’accademia dei sogni, Mondadori 

Opera di un autore seminale 

William Gibsone’ una delle piu’ importanti firma della fantascienza, considerato uno dei padri del CYBER PUNK. Questo e’ il suo primo romanzo non di fantascienza.E’ un romanzo futuristico se così si può dire, ma contemporaneo. La storiasi svolge in mondo globale e’ una passeggiata tra le capitali piu’ importanti del pianeta sulle tracce di un filmato che e’ immesso in retea spezzoni, particolarmente attrattivo come pubblicità e la tracce del padre scomparso forse nel collasso delle torri gemelle. Le due cose sembrano misteriosamente collegate nella vicenda che poi si dipana tra mafiosi russi e executive e internet maniaci..Il libro mescola cultura del fashione una religiosita’ dell’HIP Hop come solo Gibsonriesce a creare. La trama e’ un pretesto per catturare e espandere le nostre icone medianiche e simboliche. La Protagonista CaycePollard è infatti una cool hunter , letteralmente una cacciatrice di trend, con il dono di essere allergica ai marchi di successo. Nella 5th strada passa davanti alla vetrina di Benetton e si sente non particolarmente disturbata, cattivo segno per il marchio italiano!

Il solito Gibson , in cui il romanzo diventa il pretesto per un saggio sociologico sui nostri vizi e sulla prevedibilità della società dei consumi. Ricco e inventivo e’ un libro che rispetta quel che promette.

Davide Storni, La persona finalmente!, 2005 Guerini

Colpo di scena: la teoria si crea con la pratica!

Davide è un amico ed è noto, quando un amico scrive qualcosa si tende a sottovalutare o a non considerare. E’ un sentimento normale cerchiamo sempre oltre l’orizzonte, ci pare che ciò che conosciamo non sia abbastanza e non sia tutto. La verita’ insomma e che io questo libro lo leggo con un anno di ritardo.Il libro di Davide E’ nella collana VIRUS di Guerini editore cheha sempre dimostrato coraggio nelle sue scelte editoriali.

La persona filalmente è un libro interessante, perché offre un angolo particolare totalmente autobiografico, che è l’esperienza professionale di Davide. E’ interessante leggere un libro diverso da tanti libri, un libro in prima persona, liberoda teorie, di cui confessa anche lui di essersi innamorato da giovane, e basato sulla esperienza pratica di progetti. E’ quasi un diario di bordo quello che ci propone, che piano piano tenta di creare un corpus teorico dalle esperienze pratiche.

Esperienze che, a chi non e’ abituato al mondo aziendale forse sembrano riduttive, mache invece hanno il pregio di essere in prima persona e perciò per definizione vere. Schegge di vita su cui hanno riflettuto tutti i dirigenti con responsabilità di persone. Un contributo finalmente direi fuori dai paludati corridoi accademici, un libro in cui si capisce di cosa si parla dalla prima riga (raro per libri e riviste del settore!), ma che da loro non verrà; sicuramente apprezzato, perché parte e mantiene una premessa bassa che e’ quella di chi la teoria economica non la studia, ma contribuisce a crearla.

Uno dei capitoli migliori: è infatti“Dovete essere il cambiamento che vorreste vedere nel mondo”.

C’e’ ancora chi crede in un futuro migliore per le persone e per le aziende.

Gianfrancesco Turano, Catenaccio!, Dario Flaccovio, 2006 

Epica delle serie minori ovvero un romanzo sulla sfida tra Achei e Troiani.

La forza delle parole è ancora tanta a leggere le interviste di Zizou e le speculazioni sul fraseggio con Materazzi.

Bastava leggere il titolo di questo libro e si sarebbe capito come finiva il mondiale. 2 goal subiti, anzi un rigore e un autogol sono il frutto di una difesa rocciosa, anzi di una cultura del catenaccio, che pare essere nel DNA dei nostri giocatori. Ma gli italiani possano passare alla zona? Possono essere dei giocatori votati all’offensivismo come gli altri?

E’ uno scontro ideologico, sociale, condotto da un intellettuale profondo, ma sui generis, mister Litaliano,ex allenatore della Capranicasutri, club di promozione del Lazio.

Questo libro parla di calcio, ma come dice la prefazione di un calcio povero di periferia, non del calcio dei ricchi, belli e famosi, ma del calcio degli allenatori minori, di quelli che vivono nei monolocali e allenano la Pro Zozzese.Parla di un calcio che fa’ innamorare anche i piu’ scettici, un calcio di passione, sangue sudore e tattica, che diventa poi religione. La partita e’ la metafora della guerra di Troia, Achei contro Troiani, in un epico scontro fatto di astuzie e fortuna che per l’allenatore sgangherato ma preparato dal nome Mister Litaliano e’ la partita della vita, la numero mille.

Un libro epico e divertente che trascende lo sporte lo trasporta in una dimensione elevata. La nobilitazione e’ un processo lento che avviene pagina dopo pagina, comincia dai personaggi, inverosimili, ma credibili con dei nomi e dei profili epici. A cominciare da mister Litaliano, il suo nobile antagonista il baroneUto Sombrero di Cirrocumulo,Picchio Fanfani, Tonon Celeste, Combae Rocky, Corradino e molti altri. Prosegue con la selezione e il reclutamento dei giocatori e il loro addestramento fino al gran finale lo scontro il 15 agosto, appunto la battaglia, la piu’ grande delle partite.

Iltutto si colora di epica e si mescola nella narrazione alla piu’ grande delle battaglie umane quella di Troia, che fa’ da controcanto alla sfida.

Il narrare di Turano e’ poi seriamente divertente, traspare un infinito amore per questo sport e per l’epica, ma non con il profilo del tifoso o del fanatico, con un approccio della passione per la palla tonda come momento ludico. Il linguaggio la e’ protagonista, come sempre nei suoi libri, gustoso, colorito, sfaccettato, riesce a far innamorare anche chi, come me,il calcio non lo sopporta. Un libro divertente per sdrammatizzare il mondiale e consigliato a tutti soprattutto a quelli che il calcio non lo amano ancora.

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