BLOOM! frammenti di organizzazione

STORIA DI BANCA
di Nicola Nicolis

Sorreggimi, ti prego, Musa amica,
nell'arduo tema che mi accingo a ordire:
di Amor che a nullo amato amar perdona
voglio quest'oggi imprendere a cantare.
Lui era lungo lungo, magro magro,
i grossi occhiali a fondo di bottiglia.
Lei piccolina, scialba, evanescente,
tutta lavoro e poi chiesa e famiglia.
Lavoravano nello stesso ufficio
in una banca che non si può dire;
un buon posto fra carte e macchinette
e tante prospettive di carriera.
E lì sbocciò l'idillio, però prima
c'è un altro personaggio da introdurre:
la pronuba, romantica fanciulla
che mai ebbe intenzioni men che pure.
Costei era l'amica e confidente
dell'eroina di questo romanzo
e si avvide ben presto che il dio Amore
aveva tra i due cuori aperto un varco.
Ratta si mosse al cenno di Cupìdo
e fu tramite ai più dolci messaggi
mentre, posto da bando ogni ritegno,
si intrecciavano gli amorosi sguardi.
E nei due cuori ormai solo un affetto
ardeva, e infine giunse il dì sognato
che i due poteron prendersi per mano
- o voluttà ai confini del peccato!
Ma questo amore così casto e così puro
che mai sfiorò pensiero inverecondo
deve, a causa di un fato tristo e crudo,
nascondersi agli sguardi del mondo.
Ché vige nella banca che non dico
una norma per cui chi sia legato
d'affetto ad altri nello stesso ufficio
deve esser per forza trasferito.
Così i nostri due amanti son costretti,
voi capite con quale sacrificio,
a fingersi reciproca ignoranza
in cospetto ai colleghi e al capoufficio.
Ma sopportan con animo sereno
né più che tanto accusano la sorte,
paghi di lunghi sguardi un po' furtivi
e di strette di mani sulle porte.
E voi che qui ascoltate il dolce suono
di queste rime ond'io vi nutro il core,
se pensate che sopportino questo
per restare vicini al caro amore,
sbagliate, che il motivo è invece un altro:
nell'ufficio in cui si trovan ora,
a differenza che in molte altre parti,
è più facile farsi una carriera.

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