Introduzione

L’idea di questa ricerca sul campo nasce dal mio desiderio di esplorare, nel contesto culturale fiorentino, territori femminili in ambito organizzativo. Gli intenti sono principalmente conoscitivi e autoformativi.

L’approccio biografico è il metodo che ho scelto per ottenere "un autoritratto" di ciascuna donna intervistata. Ho raccolto durante un arco temporale di tre mesi nel tempo che mi è stato concesso e con il consenso e la collaborazione delle donne intervistate, alcuni pezzi di storie di vita, che sebbene raccontino l’unicità di ognuna, vogliono avere anche un’impronta di carattere sociologico, ovvero vogliono essere testimonianze preziose per la ricostruzione di un ambiente storicamente circoscritto, quello fiorentino, e di una categoria sociale specifica, quella delle donne dirigenti d’azienda.

Sono otto "finestre su un contesto" alle quali mi sono affacciata per cercare simboli e significati, non solamente in chiave psicologica ed emotiva, cosa che è avvenuta soprattutto durante il momento dell’ intervista, ma anche cercando di studiarne i dati oggettivi, ovvero la dimensione sociologica, alla luce di repertori culturali condivisi.

La realtà sociale dell’individuo è caratterizzata dal suo vivere con e in mezzo agli altri in dimensioni e momenti molto diversi che trovano un elemento comune nel termine "gruppo", quest’ultimo assume la valenza di facilitatore dell’apprendimento in quanto diventa una realtà oggettiva, comune a tutti noi e studiabile attraverso varie metodologie. Le otto signore intervistate rappresentano un campionamento del gruppo donne dirigenti d’impresa.

Nella sezione relativa al percorso professionale con l’intento di una comparazione tra le diverse esperienze per trovare un comune denominatore, ho evidenziato per ogni intervistata gli elementi caratteriali delle figure di riferimento, senza tuttavia ingabbiare i concetti in una categorizzazione di genere.

Inoltre, non avendo ancora sufficiente dimestichezza con le metodologie e gli strumenti per la ricerca sociale, ho cercato di analizzare l’aspetto problematico del successo delle donne in azienda utilizzando la mia incertezza conoscitiva al fine di sperimentare in prima persona le difficoltà che si incontrano nel mettere a punto una ricerca, in tutte le sue fasi: dalla sua impostazione al suo svolgimento.

Gli "scogli" sono stati numerosi, ma il più grande è stato quello di lavorare da sola senza rinunciare a cercare di utilizzare in modo creativo un approccio multiparadigmatico e non riduzionista. Mi sono ispirata a Ritzer, insieme ad altri sociologi, per non dimenticare la necessità di "tener presente, contemporaneamente, gli aspetti soggettivi e quelli oggettivi, ed i rapporti tra microlivello e macrolivello" 1. Per dare attuazione al disegno della ricerca ho utilizzato un metodo qualitativo e come suggerisce il Prof. L’Abate ho cominciato da un problema circoscritto con un’ipotesi di partenza: quella di verificare, all’interno del piccolo target selezionato, se lo stile direzionale femminile differisca, ed eventualmente in quale modo, da quello maschile, senza tralasciare un’interpretazione anche induttiva.

A tal fine ho realizzato interviste individuali in profondità a imprenditrici e manager eterogenee. La trasversalità di queste imprese consente così, certo non una visione completa, bensì una parziale, sufficiente tuttavia ad abbracciare vari scenari lavorativi.

Lo schema dell’intervista si trova in appendice ed è diviso in tre parti strutturate in blocchi tematici con domande aperte così riassumibili:

Le otto donne intervistate sono tutte, ad eccezione di Maria Grazia Grazioso, socie A.I.D.D.A. Toscana, un’associazione a livello nazionale delle donne dirigenti d’impresa. Le donne che fanno parte dell’associazione sono impegnate singolarmente e collettivamente per ottenere sul lavoro, effettivamente, pari opportunità con gli uomini. 2

Sulla carta le opportunità di carriera sono le stesse per le donne e per i colleghi uomini, ma sicuramente l’essere donna è una caratteristica che va gestita con estrema attenzione e totale devozione se quello che si vuole è emergere nel lavoro.

Le otto signore d’azienda hanno raggiunto l’apice della loro carriera. La loro avventura lavorativa è cominciata almeno vent’anni fa e in questi anni esse hanno vissuto, oltre alla propria evoluzione personale, i grandi cambiamenti delle organizzazioni e dei mercati.

Nelle storie personali e professionali che raccontano, approfondiscono molti aspetti della loro carriera: lo sviluppo delle competenze, la crescita manageriale, il valore delle diverse esperienze, lo stile di leadership e di management, i contenuti professionali di ieri e di oggi dei diversi ruoli. Parlano fieramente e con commozione dello sviluppo delle loro organizzazioni e del loro percorso imprenditoriale e direzionale.

Sono donne che voltandosi indietro possono dire "ci sono riuscita", ma non per questo, possono rilassarsi, perché la sfida è imposta quotidianamente dal mercato.


1 L’Abate A. Introduzione ai metodi di ricerca nelle scienze sociali

2 A.I.D.D.A. - Statuto e Regolamento