BLOOM! frammenti di organizzazione
Pubblicato in data: 13/09/1999

IL SAP COME INNO ALLA GIOIA, o i contromessaggi dell’Advertising

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di Francesco Varanini

Piacere, divertimento. Intima, profonda soddisfazione di dominare, attraverso il software, l’apparente caos di un universo di informazioni complesse. Certo, questo è quello che dovrebbe garantire qualsiasi programma, qualsiasi procedura. Ma offrono veramente questa risposta ai nostri bisogni gli applicativi, i programmi, le procedure che usiamo quotidianamente? I prodotti più diffusi, sono i più diffusi perché sono semplici, piacevoli, intuitivi?

Domande come queste si affollano alla mente vedendo un banner di SAP che appare (per esempio) sul sito del Sole 24 Ore.

Qualcuno di coloro, qualcuno dei tanti che hanno lavorato all’implementazione del SAP, o che quotidianamente usano il SAP, sarebbe davvero disposto a sostenere che il SAP è semplice, piacevole, intuitivo?

Si possono mettere tutte le interfacce che si vuole, ma un programma, come una persona, mantiene caratteristiche native così chiare, evidenti agli occhi di chiunque lavori con gli occhi aperti che sembra proprio inutile nascondersi dietro un dito.

Come sostenere che SAP è "il software che lavora come lavori tu"? I pregi del SAP sono indiscutibili, beninteso, ma se c’è un software che –a fin di bene, si intende– impone alle persone un suo modo di lavorare è il SAP. Perché allora sbilanciarsi con un simile messaggio pubblicitario?

L’agenzia pubblicitaria ha forse preso la mano alla grande compagnia di software? (Spesso chi fa advertising si fa quasi un punto d’onore di non capire un tubo del contenuto tecnologico, ed anche di come il consumatore ‘vive’ il prodotto. Vendere immagini ‘convincenti’, ma slegate dalle caratteristiche del prodotto è un modo di affermare la supremazia della pubblicità: ciò che conta è la mera immagine, l’apparenza vendibile, si compra solo perché si è convinti dall’immagine costruita dalla comunicazione).

O forse il messaggio pubblicitario corrisponde fedelmente a un consapevole briefing del vertice aziendale? Se è così siamo di fronte ad un caso da manuale, una rimozione malamente occultata. Come quei negozianti che mettono l’insegna ‘NONSOLOSCARPE’ perché si vergognano (di fronte a se stessi) per il fatto che vendono solo scarpe, la grande compagnia di software tradisce forse con questo messaggio pubblicitario il fatto che sa che in

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