BLOOM! frammenti di organizzazione
Pubblicato in data: 29/10/2001

COSA E' VERAMENTE L'E-BUSINESS

di Francesco Varanini

Le definizioni diverse si accumulano. Non è importante riconoscersi in definizioni univoche, e le parole forse non sono pietre, volano e si rincorrono e si sovrappongono. Ma a volte un po' di chiarezza è necessaria.
Pochissimi anni fa si parlava di e-Commerce, e sembrava strano sentir nominare l'e-Business. Pareva quasi una trovata da pubblicitari (dell'IBM). Di tempo non è passato molto, ma l'e-Business è sulla bocca di tutti. Se chiediamo una definizione, però, sentiamo per lo più frasi fumose, o lunghi discorsi infarciti di termini tecnici.

Dunque proviamo.


Ogni organizzazione, ogni impresa, ha il suo business. Pensiamo al business in senso lato: non pensiamo solo al business delle imprese tese allo scopo di lucro, è un business anche quello di una amministrazione pubblica o di una organizzazione fondata sul volontariato. Per questo basta guardare l'Oxford Dictionary: tra l 1300 e il 1400 sono già consolidati i significati: industry, diligence, activity, care, attention, observance, "the object of serious effort".
Individuare il vero oggetto del proprio affannarsi, del proprio business, non è facile: si è portati ad allargare il campo d'azione, a controllare un complessivo ciclo di produzione, a governare l'intero processo che porta alla soddisfazione del cliente. Ci sono state fasi di sviluppo, pensiamo in questo secolo con al fordismo, dove pareva che il più efficace criterio di economicità consistesse nel 'fare tutto in casa'. Ma questo atteggiamento cozza con una nota tendenza del mercato capitalistico alla sovrapproduzione. Trovare sbocchi è sempre meno facile, in particolare al giorno d'oggi dove la globalizzazione delle conoscenze tecnologiche e la facilità di movimentazione fanno scemare i vantaggi competitivi fino ad azzerarli. Oggi non si vince con la competizione a tutto campo, ma concentrando le risorse lì e solo lì dove è possibile conquistare o conservare un vantaggio competitivo. E' la logica della coopetition, è la scelta win-win, che porta le case automobilistiche a rovesciare la scelta fordista. Gran parte del lavoro è lasciata all'indotto, parti della vettura possono anche essere comuni tra case diverse, la gestione dei rapporti con i clienti può essere lasciata da parte di case diverse ad uno stesso, specializzato outsourcing.
Cosa è veramente indispensabile controllare direttamente, e come controllarlo? Cosa è indispensabile 'fare in casa'? Si tratta, insomma, di lavorare strategicamente per individuare il core business, e concentrarsi su di esso.
Il trend che porta verso la focalizzazione sul core business è, ovviamente, ingigantito dalla disponibilità di sempre maggiori risorse nel campo della conservazione e della trasmissione delle informazioni. L'Information & Comminication Technology -intesa in senso lato, data bases e architetture e piattaforme e Internet Technologies- rende possibile il funzionamento di reti produttive deteritorrializzate, facilita il reperimento di partner e di clienti e di fornitori, permette di ridisegnare la catena del valore, permette di incrementare il valore delle conoscenze distintive.
Potremmo dunque dire che l'I&CT spinge verso la concentrazione sul core business, e che senza la disponibilità di risorse I&CT questo trend sarebbe impraticabile e forse impensabile. Potremmo di qui concludere che l'e-Business sta nell'intersezione tra orientamento alla concentrazione sul core business ed uso strategico dell'I&CT.
Ma non basta: chi si concentra sul core business, lasciando perdere tutto ciò che non è indispensabile, ed allo stesso tempo persegue un uso dell'I&CT non calcato su modelli esterni, su mode o consuetudini, può ottenere un guadagno aggiuntivo, non prevedibile a priori. Un guadagno 'emergente', 'non-lineare'. Può scoprire un nuovo territorio di azione, un'area di new business prima invisibile ed anzi impensabile. Non lasciamoci ingannare da una lettura consueta del 'vecchio' e del 'nuovo'. New business non è solo, per esempio, il passaggio che compie una casa editrice di prodotti cartacei divenendo 'produttore di contenuti'. New business è anche, apparentemente al contrario, la pubblicazione di un prodotto di editoria cartacea da parte di un sito dotato di un portafoglio di visitatori fidelizzati.
Non ha molto senso parlare in questa chiave di onda montante o di crisi dell'e-Business. L'e-Business così inteso non può per definizione essere in crisi. In crisi saranno semmai solo alcuni modelli chiusi presentati da alcuni operatori della consulenza o della vendita di software o dell'offerta di servizi.
L'e-Business, in questa luce, appare come reale opportunità oggi aperta a qualsiasi organizzazione. Appare però anche come vera sfida, sfida rivolta all'imprenditore o al manager. Sfide che può essere raccolta a patto che si compiano passaggi interni ed esterni. Il passaggio interno - la focalizzazione su core business- è complesso, ma sta nel campo delle conoscenze che sono già bagaglio dell'imprenditore o del manager.
Più difficile, almeno in apparenza, almeno rispetto a ciò che appare consueto, il secondo passaggio. Che consiste in fondo nella disponibilità dell'imprenditore e del manager a vedere l'I&CT come leva strategica. Campo di conoscenze che può e deve essere avvicinato a partire da un proprio punto di vista, senza considerarlo troppo lontano, senza fidarsi troppo di offerte e modelli. In fondo non è nient'altro che una scatola di attrezzi che può essere aperta ed usata.

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