BLOOM! frammenti di organizzazione
Pubblicato in data: 05/04/2004

PERSONE E CONOSCENZE: DA BLOOM A UNA RIVISTA SU CARTA

di Francesco Varanini

In data 23 luglio 2002 e poi in data 18 novembre 2002 avevo pubblicato su Bloom! due contributi che riguardavano le ragioni per fare, oggi, una rivista-su-carta, che riprendesse e sviluppasse l’esperienza fatta con Bloom!
Ho condiviso il progetto con varie persone, che certo hanno contribuito a migliorarlo. Il progetto, comunque, non è sostanzialmente cambiato. Nel frattempo la testata ha trovato un Editore, ESTE, Edizioni Scientifiche e Tecniche - l’editore più accreditato in Italia nel campo delle riviste di management e di servizio per l’impresa e per la consulenza.
Chiaramente una rivista-su-carta è una cosa diversa da un sito web. E Bloom! non cambierà e si manterrà fedele a ciò che è stato fino ad oggi e manterrà la sua piena autonomia. Ma i legami tra i due progetti sono forti: lavorare sui frammenti, non imporre discorsi dall’alto, coinvolgere nella costruzione di un discorso non solo gli ‘esperti’, ma anche e sopratutto le persone che vivono le esperienze. Come la Rete ci insegna, e come leggiamo sulla copertina del primo numero, ‘siamo tutti docenti e tutti discenti’.
E così ora non si tratta più di un progetto, ma di una realtà. Il primo numero di Persone & Conoscenze esce in aprile.
Il progetto, nella sua ultima versione, è leggibile qui sotto.
Per qualunque curiosità o manifestazione di interesse, potete scrivere all’indirizzo info@personeeconoscenze.it

PERSONE E CONOSCENZE

la rivista di chi investe su se stesso

 

Concetto

Marketing Mix
Testata
Progetto
Idea
Diritti
Target
Consumer Benefit
Argomentazioni d'acquisto
Contenuti
Articolazione dei contenuti
News, ovvero 'la nave dei folli'
Trattamento dei contenuti
 
Concetto

Rivista mensile brillante nei contenuti ma ‘seria’ e priva di fronzoli nella forma, rivolta a sostenere la crescita personale e l’orientamento ai risultati – in un contesto caratterizzato dalla complessità, dalla globalizzazione, e dalla presenza di un substrato tecnologico che garantisce ed impone la comunicazione e la circolazione delle informazioni.

 
Marketing Mix

Pagine: circa 80 pagine redazionali
Grafica e impaginazione: a colori
Periodicità: mensile, 10 numeri all'anno
Diffusione: abbonamenti. Abbonamento annuo, circa 70 €.
Pubblicità: Pagina pubblicitaria, circa 1.550 €.

 
Testata

Il progetto di Persone & Conoscenze nasce a partire da una idea e prescinde dal confronto con prodotti attualmente sul mercato. Eppure la denominazione della testata intende evocare quella che appare una tradizione delle riviste italiane vicine al management. A partire da Tecnica & Organizzazione, fondata nel 1937 da Adriano Olivetti, troviamo, curiosamente, la &: Economia & Management, Uomini & Business, Sviluppo & Organizzazione, Sistemi & Impresa, Economia & lavoro, Impresa & Stato.
Per scelta si evitano nella testata parole straniere, perciò ‘non ‘knowlwdge’ ma conoscenze’. Per ragioni di eufonia e di vicinanza al linguaggio comune si preferisce ‘persone’ a ‘soggetti’. Al plurale: diverse culture, diverse soggettività, diverse conoscenze.

 
Progetto

L’idea della rivista nasce dall’incontro tra la ESTE, Edizioni Scientifiche e Tecniche - l’editore più accreditato in Italia nel campo delle riviste di management e di servizio per l’impresa e per la consulenza -, e una comunità di pratiche, composta da persone attente alle evoluzioni del mercato del lavoro, alle nuove competenze emergenti, all’innovazione tecnologica.
Non solo manager, consulenti, formatori, fornitori di servizi alle imprese, ma anche lavoratoti attenti a riflettere sull’evoluzione dei ruoli e giovani neolaureati che si interrogano sul loro futuro. La comunità resta aperta a chi si riconosce nei suoi principi ispiratori.
La ‘comunità di pratiche’ agisce trasversalmente rispetto alle appartenenze – imprese, società di consulenza, appartenenze politiche, ecc. –, con l’obiettivo di favorire lo scambio e la circolazione di informazioni e la crescita di conoscenze in merito al funzionamento delle organizzazioni, alla gestione delle conoscenze, all’uso efficace delle tecnologie, alla crescita delle persone ed al pieno uso delle loro potenzialità.
La rivista intende accogliere contenuti innovativi, prodotti da chi vive le esperienze, e non mediati dal filtro normalizzante ed omogeneizzante di legittimazioni accademiche e di verifiche di conformità a scuole di pensiero consolidate.

 
Idea
  • Il progetto afferma che se sono centrali le conoscenze, sono innanzitutto centrali le persone. La conoscenza nasce dall’elaborazione di un soggetto, o di un gruppo di soggetti. In questo quadro la Gestione e lo Sviluppo delle Risorse Umane acquistano una nuova centralità e debbono essere interpretate in modo nuovo: come valorizzare le differenze, come scoprire e gestire i talenti, ecc. In questo quadro, infine, ogni persona, al di là della sua (sempre temporanea e sempre parziale) ‘appartenenza’ ad una organizzazione, è al centro della scena, e deve apprendere a gestirsi come ‘imprenditore di se stesso’, facendosi carico della propria formazione, del proprio sviluppo, della propria ‘impiegabilità’.
  • L’idea mantiene al centro la metafora della rete e la metafora del ponte. Rete di saperi e di conoscenze, connessione tra nodi, in un contesto complesso in continua evoluzione, dove al di là dei ruoli si è, in sostanza, tutti discenti e tutti docenti. Ponte tra modi diversi, ma che devono necessariamente avvicinarsi: mondo della scuola e mondo del lavoro, mondo delle imprese e delle organizzazioni e mondo di chi alle imprese ed alle organizzazioni offre servizi, mondo dell’economia ‘privata’ e mondo della Pubblica Amministrazione, mondo orientato al business e mondo ‘privo di scopo di lucro’, mondo del management e mondo dell’Information & Communication Technology.
  • Persone & Conoscenze si propone come ‘macchina analogica’, come costante fonte di stimoli per accrescere le proprie conoscenze attraverso il racconto di esperienze vissute con passione; attraverso gli stimoli offerti da un film o da un libro, dal racconto di una esperienza altrui – anche, e soprattutto, quando l’altro che racconta è una persona diversissima da noi.
    In funzione del nostro lavoro, ed anche del nostro piacere, le cose da apprendere crescono di giorno in giorno. E’ impossibile starci dietro. Nel frattempo però, con la Rete, sono anche aumentate enormemente le fonti di conoscenza, e si sono abbassate le barriere di accesso. Si tratta dunque, come è più volte stato detto, di ‘imparare ad imparare’. Utilizzare tracce, segnali deboli, spunti. Imparare a connettere spezzoni di conoscenza e a legarli ad un fine.
    Un modo efficace è lavorare tramite metafore: un mondo richiama ed illumina un altro mondo. Un romanzo o un film ci illumina su un tema che un dotto esperto non aveva saputo spiegarci. Una esperienza fatta nel privato ci aiuta ad affrontare un problema di lavoro (o viceversa). A partire da cose conosciute, supporre, figurarsi, immaginare, ‘come possono essere’ le cose che non conosciamo ancora.
 
Diritti

La Casa Editrice che, al servizio del progetto e dell’idea, si assume l’onere di editare la rivista, rinuncia a detenere i diritti dei testi pubblicati e a porsi come mediatore tra l’autore e il lettore. Autore e lettore sono membri di una comunità di pratiche che si scambiano esperienze. I diritti restano dell’autore del testo. Che trova motivo di offrire i contenuti in vista di un ritorno personale di incremento della propria notorietà, e nella ragionevole speranza che, come gli altri possono trarre profitto dai contenuti che ha offerto, altri offriranno a lui contenuti altrettanto utili.
La Casa Editrice, dal canto suo, cerca il compenso del suo necessario ruolo nel prezzo dell’abbonamento e nella vendita di pagine pubblicitarie. Rinuncia invece ad affermare il diritto di richiedere un compenso per fotocopie ed uso di testi anche in ambiti professionali (uso di articoli come materiali d’aula, ecc.).
Di fronte a qualsiasi uso dei contenuti, viene però formalmente richiesto il rispetto dell’integrità dei testi e l’esplicita citazione della fonte (autore e rivista). Ogni violazione di questo impegno verrà perseguita.

 
Target

Professionisti e ‘Knowledge Worker’ impegnati nel mondo del lavoro, attenti ad una riflessione critica sul loro ruolo ed orientati ad una crescita personale.
Giovani e in genere persone che cercano una propria collocazione sul mondo del lavoro, attenti a cogliere le opportunità e a comprendere ‘come funziona e cosa chiede il mercato del lavoro’.
Imprenditori e manager e figure impegnate nella formazione e nella consulenza.
Docenti e studenti impegnati in particolare nello studio delle organizzazioni, dello sviluppo delle risorse umane e delle tecnologie dedicate.
Tecnici impegnati nell’Information & Communication Technology attenti ad allargare lo sguardo oltre i confini apparenti delle loro competenze.
Insegnanti di scuola media superiore, sempre più destinati ad essere autonomi promotori di ‘offerta formativa’.

 
Consumer Benefit

Avvicinamento a nuove conoscenze in forma piacevole, sviluppo delle proprie capacità, stimolo a pensare in modo nuovo.
Per questa via ognuno potrà migliorare l’atteggiamento di fronte al lavoro che si svolge –maggiore consapevolezza, maggiore soddisfazione–. Allo stesso tempo ognuno potrà incrementare la propria ‘impiegabilità’: la capacità di stare sul mercato come risorsa interessante, disposta ad accettare nuove sfide e capace di cogliere nuove opportunità.

 
Argomentazioni d'acquisto

Dedichiamo al lavoro gran parte del nostro tempo. Il confine tra ‘tempo libero’ e ‘tempo di lavoro’ è sempre più difficile da individuare.
Possono affermarsi nel mondo del lavoro la confidenza, la fiducia, il rispetto per se stessi, la
considerazione per gli altri. Si può lavorare senza accanimento, con serenità d’animo? Può un comprensivo interesse rimpiazzare l’ansia e l’irritazione? Si può lavorare meglio?
Quali conoscenze servono per trovare lavoro, e per essere se stessi nel mondo del lavoro?
Persone & Conoscenze si propone di fornire al lettore conoscenze utili alla crescita personale e strumenti utili per trovare soddisfazioni nel lavoro.
Solo le persone che ‘investono su se stesse’ possono mantenersi al passo le evoluzioni del mercato e con l’innovazione tecnologica. Per ‘investire su se stessi’ serve un punto di riferimento: una bussola, l’accompagnamento allo stesso tempo autorevole e amichevole di una rivista in grado di indicare una strada.
Persone & Conoscenze tratta i contenuti in modo rigoroso, coglie i trend, ma è anche attenta alla piacevolezza della scrittura e alla grafica accattivante.

L’atteggiamento imprenditoriale e l’orientamento al problem soliving possono essere coltivati e stimolati attraverso il confronto di esperienze, l’avvicinamento a nuovi modelli di pensiero ed una crescente consapevolezza delle nuove opportunità che l’Information & Communication Technology può fornirci.
Non bastano le teorizzazioni di esperti di management, consulenti e docenti universitari. Serve di più – e questo Persone & Conoscenze si propone di fare –il racconto di chi ha vissuto esperienze stimolanti, il confronto di idee.
Non basta guardare al management, all’organizzazione del lavoro, in genere alle discipline aziendalistiche. Le nuove idee vengono anche e soprattutto da altri ambiti: le evoluzioni del costume, i mutamenti sociali, la ricerca scientifica.
Così, guardando anche ‘fuori dal seminato’, Persone & Conoscenze si impegna a fornire strumenti per l’innovazione e per una tempestiva lettura dei mutamenti del mercato.

E’ nell’interesse delle organizzazioni preoccuparsi di sviluppare e mantenere aggiornate le conoscenze dei propri dipendenti e collaboratori. Abbonare dipendenti o collaboratori alla rivista è un modo per ‘tenere attaccate’ le persone ai progetti formativi. La rivista si legge a casa, in piena tranquillità. Offre un ponte tra l’esperienza individuale, la personale storia di vita, e l’impegno sul lavoro.
Inoltre, al di là di ciò che fa l’organizzazione per la quale lavoriamo, è in ogni caso nell’interesse di ogni persona preoccuparsi della propria formazione. Il futuro di ognuno di noi è legato alle conoscenze di cui disponiamo. La nostra employability –la nostra possibilità di stare sul mercato come risorse appetibili–, e quindi in definitiva il nostro futuro personale, dipendono da come continuiamo a imparare. O meglio, da come abbiamo imparato ad imparare.
Il futuro dipende dall’incessante processo di trasferimento e socializzazione delle conoscenze: formazione, informazione, trasformazione.

 
Contenuti

I contenuti della rivista spaziano senza confini preconcetti, ma sempre a partire dall’idea che la più significativa fonte del valore – il più rilevante asset – risiede nelle conoscenze. Le conoscenze sono frutto di nuove connessioni tra galassie di sapere già esistenti. Le conoscenze sono intese come frutto di una rete sociale, potenziata da tecnologie che ‘mettono in rete’ ogni soggetto, a prescindere dal luogo e dal tempo. La capacità di scoprire nuove connessioni è frutto del talento individuale di persone che non sempre le organizzazioni sanno riconoscere e valorizzare. L’organizzazione attenta dovrà in ogni caso pensare che la persona di talento è difficile da trattenere. Perciò, per ogni organizzazione, assume un rilevo centrale l’individuazione di modalità tese ad intercettare e conservare e riusare le conoscenze.

Le conoscenze sono intese come frutto di una rete sociale, potenziata da tecnologie che 'mettono in rete' ogni soggetto, a prescindere dal luogo e dal tempo. La capacità di scoprire nuove connessioni è frutto del talento individuale di persone che non sempre le organizzazioni sanno riconoscere e valorizzare. L'organizzazione attenta dovrà in ogni caso pensare che la persona di talento è difficile da trattenere. Perciò, per ogni organizzazione, assume un rilevo centrale l'individuazione di modalità tese ad intercettare e conservare e riusare le conoscenze.

ARTICOLAZIONE DEI CONTENUTI

Pratiche
Teorie
Tecnologie
Rubriche

PRATICHE

Le conoscenze si accumulano e sedimentano a partire dall’esperienza. I comportamenti manageriali e gestionali si consolidano attraverso il concreto esercizio. Qualsiasi discorso orientato a riflettere su come i comportamenti sociali possono essere indirizzati verso obiettivi sarà quindi innanzitutto un discorso sulle pratiche. Non però sulle ‘best practices’, perché il best è fuorviante ed illusorio. La facile via di rifarsi a ‘best practices’, o anche, più criticamente, di imparare dalle ‘best practices’, non porta in nessun luogo. Il best è relativo al contesto ed al tempo. Altrettanto può dirsi delle ‘worst practices’, che pure forse, rispetto alle ‘best practices’, rivestono più interesse. Si impara più dagli errori che dai successi. Ma anche le ‘best practices’ non valgono in assoluto – e devono essere lette in funzione del contesto e del tempo.
Proporremo quindi un approccio più lato alla ‘pratiche’. La sezione accoglierà casi, storie di progetti, attività svolte, ma anche qualsiasi storia di vita, a prescindere da giudizi di valore sul successo e sull’insuccesso. Ed a prescindere anche da una valutazione dal come e dal se l’esperienza sia generalizzabile. La pratica, se ha avuto un senso per il soggetto che l’ha vissuta, ha un valore e merita di essere raccontata. Qualsiasi pratica è fonte di crescita per la persona. Il racconto dell’esperienza permette l’elaborazione, e quindi la crescita della persona che racconta. La testimonianza ha, per il lettore, un doppio valore. La ‘storia narrata’ insegna perché permette di conoscere un luogo, un tempo, un mondo. E insegna al contempo perché mette in mostra l’esperienza per come è soggettivamente vissuta da una persona, da un gruppo di persone.

Esempi. Un caso concreto di cambiamento organizzativo. La storia di vita di un sindacalista cubano. L’innovazione come atteggiamento quotidiano nel racconto di un piccolo imprenditore. Il successo/insuccesso di modelli leadership tipici di imprese profit oriented applicati a una ONG. Storia critica della presenza femminile in una azienda.

TEORIE

Giustapposta alla pratica, la teoria. La mente costruisce mondi possibili. La libera elaborazione teorica è fonte di nuova conoscenza. Il frutto del pensiero dovrà poi essere verificato nella pratica, ma è utile di per sé, perché stimola a pensare per modelli. Modelli intesi come sistemi viventi, inquadrati nel loro specifico contesto, tesi verso la loro forma ideale.
La sezione accoglierà quindi riflessioni che vogliono essere stimolanti e innovative. Ma anche studi che a partire da un approccio teorico consolidato propongono uno ‘stato dell’arte’. In ogni caso testi utili a inquadrare in modo non consueto la realtà che è ogni giorno sotto gli occhi del manager, del consulente e del formatore. E utili al contempo a favorire un atteggiamento orientato alla costruzione di mappe mentali ed al ‘pensare per modelli’.

Esempi. Dove ci porta la globalizzazione. La formazione come luogo di incontro tra obiettivi della persona e sostegno al business. Lo sguardo liberale come critica della gerarchia aziendale. La filosofia dell’open source. L’organizzazione temporanea come modello. Il tempo al tempo della Rete.

TECNOLOGIE

L’hardware, il software, le piattaforme non sono mai neutrali: portano sempre con sé, dentro di sé una strategia, un modello di business. Eppure la loro scelta è troppo spesso affidata a specialisti, abituati ad operare in una logica di pura ottimizzazione, come se esistesse una soluzione astrattamente ‘migliore’.
L’Information & Communication Technology, area di pratiche e di saperi separata, sconosciuta ai manager non specialisti, intesa come un sorta di male necessario, può e deve invece essere vista come leva strategica. Smascherati linguaggi settoriali, l’I&CT può essere ‘raccontata’ in modo comprensibile. Per questa via sarà possibile favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta. Chi offre hardware, software, piattaforme e soluzioni potrà parlare ai veri destinatari dell’offerta, i manager responsabili del business e dei risultati si vedranno restituita la tecnologia come insieme di strumenti dominabile, plastico. Come opportunità gestibile in funzione degli obiettivi, e non più come vincolo da subire.

Esempi. Strategie implicite nei software gestionali (Enterprise Resource Planning). Il middleware come risorsa organizzativa. I pro e i contro di Siebel. Confronto tra piattaforme dedicate all’e-Learning. I software Human Resource come strumento di governo. La traduzione del modello di business in architetture logiche.

RUBRICHE

Riguarderanno temi diversi, non necessariamente legati al management e allo sviluppo delle risorse umane. Anzi, si cercheranno contenuti in apparenza distanti, divaganti, ma utili a stimolare analogie. Dove l’analogia è intesa come meccanismo che a partire da un tema soggettivamente stimolante si è spinti a riflettere in modo inatteso sulla propria professionalità e sulla propria attività. Le rubriche saranno insomma intese come modalità per incrementare la ridondanza: quel pensiero, quelle risorse mentali che, in apparenza dispersive e prive di scopo, costituiscono l’humus nel quale crescono le nuove connessioni, la creatività e l’innovazione.
Si avranno rubriche fisse, ma non necessariamente. Anche rubriche ruotanti, che appaiono periodicamente. La rubrica è strettamente legata alla personalità e alle conoscenze dell’autore.

Esempi. ‘Stazioni di confine’: vita quotidiana e nomadismo di un formatore. ‘Route 66’: riflessioni sul mondo delle automobili. ‘Risonanze musicali’: la musica come fonte di analogie e di modelli. ‘L’impresa shakespeariana’: riflessioni sul mondo del lavoro a partire dalla letteratura. ‘Dietro le parole’: l’etimologia come scoperta del senso nascosto.

 

 

La rivista sarà completata da una sezione finale, che riprenderà le tematiche sviluppare nelle tre sezioni con notizie in breve. Le notizie mescoleranno attualità, aggiornamenti, trend emergenti, curiosità, occasioni di approfondimento o di lettura trasversale, commenti, interpretazioni, riscoperte.

 
Trattamento dei contenuti

 

Gli articoli in tutte le tre Sezioni (Pratiche, Teorie, Tecnologie) non supereranno le sei pagine di lunghezza. Saranno caratterizzati da una attenzione alla leggibilità, cercata non attraverso uno stile uniforme, ma anzi attraverso una valorizzazione dello stile dell’autore. Si porrà attenzione a non indulgere in sottocodici e linguaggi specialistici: tutto, se si ha veramente qualcosa da dire, può essere detto con chiarezza.
Accanto ad articoli le tre sezioni conterranno interviste, anch’esse firmate (l’intervistatore, per quanto parta dall’intento di portare alla luce il pensiero dell’intervistato, è sempre in fondo un co-autore) di lunghezza non superiore alle sei pagine. Le interviste permetteranno di portare all’interno della rivista il pensiero e le esperienze di persone –manager, ma anche operai e impegati– che, per attitudine e disponibilità di tempo, non scriverebbero mai un articolo. E che pure sono portatori di contenuti ricchi.

Le rubriche non supereranno, salvo eccezioni (recensioni di libri e film), la lunghezza di una pagina. E saranno fortemente caratterizzate dal punto di vista, dalle competenze e dalla personalità dell’autore.

 

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Indice dei contributi