PERSONE E CONOSCENZE: DA BLOOM A UNA RIVISTA SU CARTA
In data 23 luglio
2002 e poi in data 18 novembre 2002 avevo pubblicato su
Bloom! due contributi che riguardavano le ragioni per fare,
oggi, una rivista-su-carta, che riprendesse e sviluppasse
l’esperienza fatta con Bloom!
Ho condiviso il progetto con varie persone, che certo hanno
contribuito a migliorarlo. Il progetto, comunque, non è
sostanzialmente cambiato. Nel frattempo la testata ha trovato
un Editore, ESTE, Edizioni Scientifiche e Tecniche - l’editore
più accreditato in Italia nel campo delle riviste
di management e di servizio per l’impresa e per la
consulenza.
Chiaramente una rivista-su-carta è una cosa diversa
da un sito web. E Bloom! non cambierà e si manterrà
fedele a ciò che è stato fino ad oggi e manterrà
la sua piena autonomia. Ma i legami tra i due progetti sono
forti: lavorare sui frammenti, non imporre discorsi dall’alto,
coinvolgere nella costruzione di un discorso non solo gli
‘esperti’, ma anche e sopratutto le persone
che vivono le esperienze. Come la Rete ci insegna, e come
leggiamo sulla copertina del primo numero, ‘siamo
tutti docenti e tutti discenti’.
E così ora non si tratta più di un progetto,
ma di una realtà. Il primo numero di Persone &
Conoscenze esce in aprile.
Il progetto, nella sua ultima versione, è leggibile
qui sotto.
Per qualunque curiosità o manifestazione di interesse,
potete scrivere all’indirizzo info@personeeconoscenze.it
la rivista di chi investe su se stesso
Marketing Mix | |
Testata | |
Progetto | |
Idea | |
Diritti | |
Target | |
Consumer Benefit | |
Argomentazioni d'acquisto | |
Contenuti | |
Articolazione dei contenuti | |
News, ovvero 'la nave dei folli' | |
Trattamento dei contenuti | |
Concetto
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Rivista mensile brillante nei contenuti ma ‘seria’ e priva di fronzoli nella forma, rivolta a sostenere la crescita personale e l’orientamento ai risultati – in un contesto caratterizzato dalla complessità, dalla globalizzazione, e dalla presenza di un substrato tecnologico che garantisce ed impone la comunicazione e la circolazione delle informazioni. |
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Marketing
Mix |
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Pagine:
circa 80 pagine redazionali |
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Testata
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Il
progetto di Persone & Conoscenze
nasce a partire da una idea e prescinde dal confronto
con prodotti attualmente sul mercato. Eppure la
denominazione della testata intende evocare quella
che appare una tradizione delle riviste italiane
vicine al management. A partire da Tecnica &
Organizzazione, fondata nel 1937 da Adriano
Olivetti, troviamo, curiosamente, la &: Economia
& Management, Uomini & Business,
Sviluppo & Organizzazione, Sistemi
& Impresa, Economia & lavoro,
Impresa & Stato. |
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Progetto
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L’idea
della rivista nasce dall’incontro tra la ESTE,
Edizioni Scientifiche e Tecniche - l’editore
più accreditato in Italia nel campo delle
riviste di management e di servizio per l’impresa
e per la consulenza -, e una comunità di
pratiche, composta da persone attente alle evoluzioni
del mercato del lavoro, alle nuove competenze emergenti,
all’innovazione tecnologica. |
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Idea
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Diritti
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La
Casa Editrice che, al servizio del progetto e dell’idea,
si assume l’onere di editare la rivista, rinuncia
a detenere i diritti dei testi pubblicati e a porsi
come mediatore tra l’autore e il lettore.
Autore e lettore sono membri di una comunità
di pratiche che si scambiano esperienze. I diritti
restano dell’autore del testo. Che trova motivo
di offrire i contenuti in vista di un ritorno personale
di incremento della propria notorietà, e
nella ragionevole speranza che, come gli altri possono
trarre profitto dai contenuti che ha offerto, altri
offriranno a lui contenuti altrettanto utili. |
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Professionisti
e ‘Knowledge Worker’ impegnati nel mondo
del lavoro, attenti ad una riflessione critica sul
loro ruolo ed orientati ad una crescita personale.
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Consumer
Benefit
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Avvicinamento
a nuove conoscenze in forma piacevole, sviluppo
delle proprie capacità, stimolo a pensare
in modo nuovo. |
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Argomentazioni
d'acquisto
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Dedichiamo
al lavoro gran parte del nostro tempo. Il confine
tra ‘tempo libero’ e ‘tempo
di lavoro’ è sempre più difficile
da individuare. L’atteggiamento
imprenditoriale e l’orientamento al problem
soliving possono essere coltivati e stimolati
attraverso il confronto di esperienze, l’avvicinamento
a nuovi modelli di pensiero ed una crescente consapevolezza
delle nuove opportunità che l’Information
& Communication Technology può fornirci.
E’
nell’interesse delle organizzazioni preoccuparsi
di sviluppare e mantenere aggiornate le conoscenze
dei propri dipendenti e collaboratori. Abbonare
dipendenti o collaboratori alla rivista è
un modo per ‘tenere attaccate’ le
persone ai progetti formativi. La rivista si legge
a casa, in piena tranquillità. Offre un
ponte tra l’esperienza individuale, la personale
storia di vita, e l’impegno sul lavoro.
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Contenuti
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I contenuti della rivista spaziano senza confini preconcetti, ma sempre a partire dall’idea che la più significativa fonte del valore – il più rilevante asset – risiede nelle conoscenze. Le conoscenze sono frutto di nuove connessioni tra galassie di sapere già esistenti. Le conoscenze sono intese come frutto di una rete sociale, potenziata da tecnologie che ‘mettono in rete’ ogni soggetto, a prescindere dal luogo e dal tempo. La capacità di scoprire nuove connessioni è frutto del talento individuale di persone che non sempre le organizzazioni sanno riconoscere e valorizzare. L’organizzazione attenta dovrà in ogni caso pensare che la persona di talento è difficile da trattenere. Perciò, per ogni organizzazione, assume un rilevo centrale l’individuazione di modalità tese ad intercettare e conservare e riusare le conoscenze. Le conoscenze sono intese come frutto di una rete sociale, potenziata da tecnologie che 'mettono in rete' ogni soggetto, a prescindere dal luogo e dal tempo. La capacità di scoprire nuove connessioni è frutto del talento individuale di persone che non sempre le organizzazioni sanno riconoscere e valorizzare. L'organizzazione attenta dovrà in ogni caso pensare che la persona di talento è difficile da trattenere. Perciò, per ogni organizzazione, assume un rilevo centrale l'individuazione di modalità tese ad intercettare e conservare e riusare le conoscenze. ARTICOLAZIONE DEI CONTENUTI Pratiche Le conoscenze
si accumulano e sedimentano a partire dall’esperienza.
I comportamenti manageriali e gestionali si consolidano
attraverso il concreto esercizio. Qualsiasi discorso
orientato a riflettere su come i comportamenti sociali
possono essere indirizzati verso obiettivi sarà
quindi innanzitutto un discorso sulle pratiche.
Non però sulle ‘best practices’,
perché il best è fuorviante
ed illusorio. La facile via di rifarsi a ‘best
practices’, o anche, più criticamente,
di imparare dalle ‘best practices’,
non porta in nessun luogo. Il best è
relativo al contesto ed al tempo. Altrettanto può
dirsi delle ‘worst practices’, che pure
forse, rispetto alle ‘best practices’,
rivestono più interesse. Si impara più
dagli errori che dai successi. Ma anche le ‘best
practices’ non valgono in assoluto –
e devono essere lette in funzione del contesto e
del tempo. Esempi. Un caso concreto di cambiamento organizzativo. La storia di vita di un sindacalista cubano. L’innovazione come atteggiamento quotidiano nel racconto di un piccolo imprenditore. Il successo/insuccesso di modelli leadership tipici di imprese profit oriented applicati a una ONG. Storia critica della presenza femminile in una azienda. Giustapposta
alla pratica, la teoria. La mente costruisce mondi
possibili. La libera elaborazione teorica è
fonte di nuova conoscenza. Il frutto del pensiero
dovrà poi essere verificato nella pratica,
ma è utile di per sé, perché
stimola a pensare per modelli. Modelli intesi come
sistemi viventi, inquadrati nel loro specifico contesto,
tesi verso la loro forma ideale. Esempi. Dove ci porta la globalizzazione. La formazione come luogo di incontro tra obiettivi della persona e sostegno al business. Lo sguardo liberale come critica della gerarchia aziendale. La filosofia dell’open source. L’organizzazione temporanea come modello. Il tempo al tempo della Rete. L’hardware,
il software, le piattaforme non sono mai neutrali:
portano sempre con sé, dentro di sé
una strategia, un modello di business. Eppure la
loro scelta è troppo spesso affidata a specialisti,
abituati ad operare in una logica di pura ottimizzazione,
come se esistesse una soluzione astrattamente ‘migliore’.
Esempi. Strategie implicite nei software gestionali (Enterprise Resource Planning). Il middleware come risorsa organizzativa. I pro e i contro di Siebel. Confronto tra piattaforme dedicate all’e-Learning. I software Human Resource come strumento di governo. La traduzione del modello di business in architetture logiche. Riguarderanno
temi diversi, non necessariamente legati al management
e allo sviluppo delle risorse umane. Anzi, si cercheranno
contenuti in apparenza distanti, divaganti, ma utili
a stimolare analogie. Dove l’analogia è
intesa come meccanismo che a partire da un tema
soggettivamente stimolante si è spinti a
riflettere in modo inatteso sulla propria professionalità
e sulla propria attività. Le rubriche saranno
insomma intese come modalità per incrementare
la ridondanza: quel pensiero, quelle risorse mentali
che, in apparenza dispersive e prive di scopo, costituiscono
l’humus nel quale crescono le nuove connessioni,
la creatività e l’innovazione. Esempi. ‘Stazioni di confine’: vita quotidiana e nomadismo di un formatore. ‘Route 66’: riflessioni sul mondo delle automobili. ‘Risonanze musicali’: la musica come fonte di analogie e di modelli. ‘L’impresa shakespeariana’: riflessioni sul mondo del lavoro a partire dalla letteratura. ‘Dietro le parole’: l’etimologia come scoperta del senso nascosto. |
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La rivista sarà completata da una sezione finale, che riprenderà le tematiche sviluppare nelle tre sezioni con notizie in breve. Le notizie mescoleranno attualità, aggiornamenti, trend emergenti, curiosità, occasioni di approfondimento o di lettura trasversale, commenti, interpretazioni, riscoperte. |
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Gli
articoli in tutte le tre Sezioni (Pratiche,
Teorie, Tecnologie) non supereranno le sei pagine
di lunghezza. Saranno caratterizzati da una attenzione
alla leggibilità, cercata non attraverso
uno stile uniforme, ma anzi attraverso una valorizzazione
dello stile dell’autore. Si porrà attenzione
a non indulgere in sottocodici e linguaggi specialistici:
tutto, se si ha veramente qualcosa da dire, può
essere detto con chiarezza. Le rubriche
non supereranno, salvo eccezioni (recensioni di
libri e film), la lunghezza di una pagina. E saranno
fortemente caratterizzate dal punto di vista, dalle
competenze e dalla personalità dell’autore.
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