BLOOM! frammenti di organizzazione
Pubblicato in data: 12/07/2004

IL CALCIO: NON UNO SPORT MA UNA FIERA

di Gianfrancesco Prandato

Caro Emanuele,

il calcio ha rappresentato per tutti quelli della mia generazione uno sport. Lo e' stato quando da ragazzi piu' o meno tutti abbiamo corso e spintonato nei campetti degli oratori di parrocchia, bei tempi, eravamo ragazzi e correvamo davvero per tirare in porta e divertirci. Ma lo sport si e' fermato li', ed e' ancora li' nei campi pieni di bambini che ogni sabato vedi nelle citta' americane come Washington.

Dove non lo vedo e' dove lo vedi tu nel calcio diciamo cosi' professionistico. Li' non e' piu' uno sport e' una fiera, conta tutto tranne che la strategia e l'organizzazione della squadra. Vorrei ricordarti episodi disgustosi come quello in cui di fronte a 40, se non ricordo male, morti in tribuna la tua Juventus, quella che porti a modello, proprio quella di quelli li'i Platini, ecc.. se non ricordo male, ha giocato e “vinto” una Coppa con un rigore dato per motivi di ordine pubblico: coppa che nessuno ha ridato che nessuno si e' vergognato di ritirare che e' ancora nella bacheca della societa'.

Le aziende e le organizzazioni si aggregano spesso nelle difficolta', che bello sarebbe stato vedere qualcuno dei tuoi campioni dire, io non gioco andiamo tutti a casa, smettiamo questa buffonata che ci sono piu' di 40 persone morte! Io ho giocato per decenni in altri sport, ben piu' duri del calcio e ti assicuro non avrei mai giocato di fronte a tutto questo e comunque non vorrei un trofeo cosi' nella mia societa'. Questo e' solo un esempio, non te la prendere per la tua amata squadra, ma pensaci e' tutto cosi', credi seriamente che rivedrai il Portogallo in una finale di qualche manifestazione importante nei prossimi 20 anni? O credi che la Corea arrivera' ancora nei quarti di finale di una coppa del mondo che non si svolga nel suo paese? Ma te li ricordi i rigori dati alla Spagna per farle passare il primo turno ai mondiali del 82? O te la ricordi la coppa del mondo vinta dall'Argentina in piena dittatura, con decine di migliaia di missing people, a me non pare sport questo per niente. Potrei continuare per pagine e tu piu' di me perché' io non guardo il calcio ormai da anni. Credimi questo non e' di tutto lo sport e' solo del calcio, in cui non a caso l'arbitro ha un peso determinante. Lo sai per esempio che nel Football americano o nel Rugby la prova tv e' adottata da quasi 10 anni, e determina le decisioni sul campo in tempo reale. Perché' nel calcio si resiste a questo, forse per far segnare i goal con la mano a Maradona (come dici tu un genio!).

C'e' molta piu' strategia e correttezza in come La Francia batte' gli All Blacks nei penultimi mondiali di Rugby (in cui si gioca in 15 pensa un po'!) o nel come il mondiale in Sud Africa la squadra di Mandela lo ha vinto meritatamente e veramente!, o in come Ali' stese Foreman a Kinshasa per il titolo mondiale dei massimi rovesciando per un incontro lo “sting like a bee and fly like a butterfly” che era stato il suo credo pugilistico o nel vedere Federer dominare Roddick sull'erba di Wimbledon.

E qui mi preoccupa fortemente quel che dici perché' la formazione dello sport io credo sia fondamentale nei giovani, ma quella del calcio, con il suo stile di vita e'negativa per i giovani. Totti che sputa e' un chiaro simbolo di questo. Lo sai tra l'altro che e' l'unico sport in cui si sputa?

Ti invito a fare un giretto per le squadre vivaio dei grandi club, guarda i genitori e le aspettative che hanno sui figli, credimi non hanno nulla a che fare con l'educazione e la disciplina, hanno a che fare con i soldi.non sono i bambini che sognano il pallone sono i genitori che sognano i soldi. I bambini che sognano il pallone sono ancora negli oratori e nei campetti rionali. E' chiaro che se sei uno che campa a stento in una periferia orribile, coltivi tuo figlio nella speranza che un giorno possa sposare Simona Ventura, ma questo non e' tattica , non e' sport, sicuramente non e' educazione per i giovani e' puro spettacolo (per quelli a cui piace) e dobbiamo avere il coraggio di chiamarlo per quel che e', almeno su Bloom!

Insomma il calcio ci sommerge con veline e trucchi e non ha piu' nulla della competizione atletica e tecnica originaria, credo possa essere invece usato come esempio di contabilita' e finanza creativa, come modello di creazione di consenso politico, ecc….. e' per questo che ci sono dei tifosi esagitati perché' non c'e' piu' lo sport, c'e' qualcosa d'altro per cui non , non parliamo di organizzazione , e' solo show business e soprattutto non continuiamo a illuderci.

 

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