Le nostre necropoli non sono più i cimiteri, gli ospedali, le guerrre, le ecatombi, la morte non è afffatto là dove la si pensa – non è più biologica, psicologica, metafisica, non è nemmeno più omicida- le sue necropoli sono le cantine o le sale degli elaboratori elettronici, spazi bianchi, epurati da qualsiasi rumore umano- bara di vetro dove si congela tutta la memoria sterilizzata del mondo.