Credo che la tua articolata riflessione colga nel segno e possa rappresentare il sentire, magari anche già espresso, di soci che, nel proporre modalità di rapporto tra AIF (fatta da o di chi?) e soci stessi che fossero coinvolgenti ed inclusive, hanno ricevuto dei generici e svalorizzanti “vedremo…” .
Siccome i numeri contano, mi chiedo come si potrà fare per evitare che la tua assieme ad altre rimangano singole, sparse (seppur anche autorevoli magari) voci a cui si continuerà a rispondere “vedremo…”. Davvero grazie per la precisione e lucidità delle tue idee e del tuo scritto.
Cordialmente Paolo Lazzaretti