S’io fossi Hillary!
In quanto socio fondatore dell’appena nata Associazione per la Retorica, sono interessato al confronto dialettico.
Assistendo agli ultimi due dei tre confronti tra Donald Trump e Hillary Clinton, ho visto Trump rinfacciare a Hillary le malefatte del marito. Hillary non ha reagito. A questo punto è scattato in me il fatale Ah, s’io fossi Hillary! Avrei chiesto al conduttore il permesso di raccontare a funny joke. Questa.
Un ragazzo nero inginocchiato davanti al crocifisso, chiede: Signore, perché questi capelli crespi? E una voce dall’alto: Così che i tuoi capelli non s’intreccino ai rami nella giungla. E perché queste mani lunghe come artigli? Così che tu possa afferrare le tue prede. E perché questa pelle scura? Così che non ti ustioni al sole della savana.
Signore, guarda che io vivo a Boston!
S’io fossi stato Hillary, avrei risposto a Trump: Guarda che sono io la candidata! Se hai qualcosa da dire a Bill, è qui in sala e puoi dirgli quel che vuoi, quando abbiamo concluso. Hillary non lo ha detto. Forse una coda di paglia?