Contributi
Tre spunti di cronaca
1. Daria Bignardi è stata nominata direttore di RAI 3. Protesta degli interni, tramite gli esterni di cui sono stati suggeritori. “Dovevano prendere dall’interno. E’ una mortificazione della professionalità presente nell’azienda.” Hanno dimenticato che anche loro sono stati presi dall’esterno.
2. Non è uno che le manda a dire anche quando il capo della gang interna era il suo più stretto collaboratore. Parliamo dello scandalo alla Sanità Lombarda, già fiore all’occhiello di quell’Amministrazione Regionale. Intanto non è il primo e sono sempre di vaste proporzioni. Maroni però si è dichiarato prima sorpreso, poi amareggiato, infine incazzato. Ci ha però assicurato che non si dimette. Non vede perché. Vorrei sommessamente indicare un perché: è il numero 1 ed è responsabile di ciò che succede in casa sua. Se è stato distratto o incapace di intervenire, questa è un’ottima ragione per andarsene. Non è bello che la pulizia debba essere fatta dall’esterno, anche perché lo stesso Maroni, dopo lo scandalo del Trota, dei diamanti e delle mutande verdi, si era autoinsignito del titolo di spazzino ad honorem, presentandosi a Pontida con la scopa in mano. Se non lo sa, gli ricordo che i controlli interni sono, oltre che doverosi, possibili. Basta aprire gli occhi sul tenore di vita dei propri dirigenti e soprattutto su quello della Zarina delle dentiere. Basta controllare le forniture e le cure di chi ha accumulato convenzioni: dentiere che ballano e otturazioni che saltano. Non so quanto costa una buona dentiera, so quanto costa un apparecchio acustico: a partire da 2.500 €. C’è quello del sistema sanitario nazionale, ma dopo un paio di anni e non funziona. Allora si va nel convenzionato e la Regione dà un contributo di consolazione di 500 €. Nel caso in questione poi, c’era la prova regina del malaffare in corso: la ditta svizzera che voleva convenzionarsi e le fu impedito a colpi di divieti politici. Forse bisognava prelevare dalla Lombardia.
Clausola di salvaguardia: Dichiaro che non considero gli arrestati colpevoli fino a sentenza definitiva della Cassazione e, ove occorra, fino a pronuncia della Corte Costituzionale.
3. Anche i Grillini, quando vengono beccati con er sorcio in bocca, icastica espressione romanesca per “avere le dita sporche di marmellata”, gridano che il PD che li accusa ha i suoi corrotti . Mi limito a segnalare che questo è il modo migliore per avvalorare il detto popolare “Sono tutti uguali”.