Il pianoforte è uno strumento relativamente giovane, inventato da Bartolomeo Cristofori all’inizio del 1700, si diffuse solo nella seconda parte del XVIII secolo grazie alla promozione di un altro produttore, Gottfried Silbermann, per poi divenire il re degli strumenti nel XIX secolo.
Il numero di concerti per piano è veramente esteso, basti pensare che Mozart scrisse 27 concerti.
Contrariamente a quanto fatto per altri temi affrontati negli articoli già pubblicati, vi propongo un viaggio partendo dai miei preferiti per poi addentrarci in opere meno conosciute.
Dmitri Shostakovich è un compositore prolifico, che amo molto anche se molto spesso la sua produzione risente dei vincoli e delle imposizione poste dal vivere per tutta la vita sotto un regime non proprio libertario. Un altro limite del compositore è rappresentato, a mio avviso, dalla disomogeneità delle sue composizioni: capita a volte che uno dei movimenti delle sue opere sia bellissimo, mentre gli altri movimenti non reggano il confronto.
Pur con questi limiti, Shostakovich è, a mio avviso, geniale. Ascoltate a questo proposito il suo concerto n 2 per pianoforte op 102, qui proposto dalla Iceland Symphony Orchestra
Shostakovich, Concerto n 2 per pianoforte
Il primo movimento è bellissimo, vario e ricco di spunti interessanti e sorprendenti. Sentite poi dal min 9,45 la dolcezza del secondo movimento, uno dei pezzo più belli mai scritti.
Passiamo poi a un’opera più conosciuta, il concerto n 1 op 23 di Tchaikovsky, un vero capolavoro ben noto anche al grande pubblico.
Ho trovato una versione realizzata da Lang Lang al piano con la direzione di Paavo Jarvi che trovate a seguente link
Concerto n 1 per pianoforte op 23
Ultima proposta di ascolto, per il momento, il concerto per pianoforte op 54 di Schumann. Composto nel 1845, quando già il compositore soffriva di depressioni e disturbi mentali che lo porteranno al ricovero presso un istituto specializzato nel 1854, due anni prima della sua prematura morte. La versione che vi propongo è con la grande Martha Argerich e Riccardo Chailly.
Schumann, Piano concerto op 54
Buon ascolto e comperate musica per sostenere chi lavora ogni giorno per far crescere questa meravigliosa forma di arte e di spiritualità.