Il XIX secolo è l’era d’oro del pianoforte. Molti compositori si dedicarono ad esplorare le possibilità di questo strumento. Dopo aver sentito Field e Brahms oggi ci dedichiamo ad autori considerati “minori” ma che propongono opere di sicuro interesse.
Va dato merito ad Hyperion che da oltre un ventennio sta pubblicando opere di autori a volte dimenticati nella collana Romantic Piano Concertos.
Molti di essi non sono rintracciabili su youtube ma possono essere rintracciati su Itunes o sul sito della Hyperion come ad esempio il bellissimo concerto di Friedrich Kiel (1821-85) che potete trovare a questo link
https://www.hyperion-records.co.uk/dc.asp?dc=D_CDA67354
Kiel è considerato dai alcuni critici come un grande compositore, specialmente per quanto riguarda la musica da camera come potete riscontrare in questo link dove viene proposto un suo trio per pianoforte e archi https://youtu.be/o_q_I53eodg
Molto belli di Kiel anche i quintetti per piano e la musica vocale (da ascoltare La stella di Betlemme op 83, Messa solenne op 40).
Per altri compositori cosiddetti minori possiamo invece trovare su youtube dei notevoli concerti per pianoforte.
Mily Balakirev, piano concerto n 2 (opera postuma)
Emil von Sauer, piano concerto n 1, Stephen Hough
Moritz Moszkowski, Piano concerto in E major op 59, Markus Pawlik
Ma perché questi autori che hanno saputo produrre opere mirabili sono stati considerati “minori” e spesso dimenticati?
Prima di tutto dobbiamo pensare che il XIX secolo fu il secolo dei giganti della musica come Beethoven, Brahms, Schubert, Schumann che di fatto “occuparono la scena” obbligando gli altri a ruoli da comprimari.
Nonostante la presenza dei citati colossi, i compositori che vi ho proposto hanno avuto notevole importanza e successo in vita, venendo però dimenticati subito dopo.
Balakirev (1837-1910) fu un personaggio centrale nella crescita della scuola Russa. Fu promotore della ripresa di temi folkloristici così da creare uno stile tipicamente Russo e fu promotore del cosi detto gruppo de “I cinque” che comprendeva Borodin, Mussorsgkij, Rimsky-Korsakov e Cesar Cui. Balakirev inizialmente era l’unico musicista professionista del gruppo e si spese per promuovere e incoraggiare gli altri membri del gruppo. La stessa cosa fece per Tchaikovsky. Bravissimo ad improvvisare e a insegnare, fu meno produttivo come compositore dimostrando una certa pigrizia che lo portava a tenere in sospeso opere per anni, tanto che a volte a pubblicò sue opere dopo quelle dei suoi protetti che si erano ispirati ad esse. Questo favorì la poca considerazione di Balakirev come compositore, oscurato dalla fama di Mussorsgkij, Rimsky-Korsakov, Tchaikovsky
Moritz Moszkowski (1854-1925) fu considerato come l’erede di Chopin e fu molto noto in vita. Già a 54 anni però si ritirò dalla scena e dall’insegnamento “perché i suoi allievi volevano imparare da artisti come Debussy, Scriabin, Schoenberg”, quanto di più lontano dallo stile romantico di Moritz. Così dopo una vita di successo e di agi, finì in povertà anche per aver investito i suoi soldi in bond Austriaci e Tedeschi, divenuti carta straccia dopo la prima guerra mondiale.
Emil von Sauer (Hamburg, 1862-1942) fu insignito del titolo nobiliare (con l’aggiunte del von al proprio cognome) dalla monarchia austriaca per i suoi meriti come pianista, considerato l’erede di Liszt, insegnante e compositore. La sua carriera si svolse però in un momento di grande fermento musicale, con l’avvento di Stravinsky, Ravel, Mussorgskij che portarono a superare il romanticismo. Le sue opere, pur molto belle, furono considerate ormai superate e preso dimenticate fino alla riscoperta attuale.
L’ascolto di questi autori “minori” ci aiuta a capire la vastità dell’offerta musicale classica, un vero universo da esplorare per scoprire gemme come quelle proposte oggi.
Buon ascolto